“L'insalàtta no l' è bónn-a e nun l' è bèlla se no gh'è a Pimpinellae co-a Pimpirinella a va condîa da ’na fìggia bèllaca l’agge pöco sentiméntoma tànto condiménto” La Pimpinella o Pimpirinella è la seconda delle erbe del Mio Prebuggiun che voglio presentarvi.Come dicevo in un altro post (vedi qui>>>) presto si comincerà ad andare per erbe, visto l'inverno mite che abbiamo avuto quest'anno e vi aspetto agli incontri di Erbando dove è possibile riconoscere le erbe dal vero.Questa è una
Quasi a richiesta, mi ritrovo a parlare di questa erba che ancora qualcuno conosce. Ne avevo già fatto cenno in Fiori antichi dei miei giardini spariti (qui>>>) dove nostalgicamente parlavo dei giardini di una volta dove anche i fiori avevano una ragione di essere e un uso non solo decorativo.Mi sono ritrovata a parlarne con una coetanea dei miei figli, che chiedendomene il nome e se la conoscevo, mi ha raccontato come fosse preziosa e intoccabile nel giardino dei suoi genitori e avrebbe volut
Da tempo volevo provare questa crostata e a dirla tutta volevo farla con la farina di grano saraceno, ma tant'è ho dimenticata di comperarla una, due, tre volte e allora mi sono rassegnata a farla con farina bianca.La ricetta è quella di una frolla normale, già descritta più volte, per esempio qui >>>Crostata al limone , la solita con la regola dell'un-due-tre, farcita però con ricotta e marmellata e ricoperta di briciole di pasta frolla.Per questa piccola torta, tendo ormai a diminuire sempre l
Sciguelli, strigoli, scioppettini, carletti , scrusat, erba del cucco... con quanti nomi è conosciuta questa buonissima erba che spunta con le prime giornate tiepide di primavera.Silene vulgaris è il nome scientifico, e tutto il genere di Silene, del quale esistono diverse varietà, è dedicato a Sileno, compagno del Dio Bacco, personaggio mitologico che pare fosse rivestito di schiuma, come sono rivestite di schiuma molte specie di queste piante, o forse perchè panciuto per le libagioni frequenti
“... Finché nel seno tuo fuggito Riposo e decotti di ortica Mi hanno guarito..."(Catullo) Per parlare a sufficienza dell'ortica non servirebbe un post ma un blog intero dedicato a lei.Eppure abbiamo dimenticato tutti i benefici che si possono trarre da questa pianta e ci rammentiamo solo dell'unica cosa negativa: che punge...Ha talmente tante proprietà e usi che se ce ne ricordassimo non dovremmo coltivare altro e invece la estirpiamo... Usiamo frasi dispregiative nei suoi confronti come "get
Un'altra erba talmente infestante da non poter fare a meno di scriverne, specie in questo periodo che si trova un po' dappertutto, persino sui vasi nei terrazzi.Un'altra erba commestibile poco conosciuta qui nella mia zona dal punto di vista alimentare, io stessa non ne vado matta come mi succede per tutte le erbe che hanno un che di "piccante" nel sapore.È più facile mi succeda di usare i fiorellini bianchi come guarnizione nelle insalate, sulle tartine, nel mio Burro Fiorito qui>>>. A fine
... È un fior magato.Il suo germe quassú lo portò il vento.Il suo nome lo cantano le stelle.Nulla sa delle selve e dei giardinisparsi pel mondo: sta, fra tetti e cielo,felice: al mondo unico fior si crede,ed io l’amo per questo...Ada NegriÈ arrivato il momento di parlare anche di lei, la Cymbalaria muralis.Me la fece notare qualche anno fa quel gran saggio che è Don Sandro Lagomarsini, fermandosi un attimo al mio gazebo di selvatiche commestibili, da lontano segnandola col dito, abbarbicata a
... l'acqua corre alla borrana ... Oggi tocca alla Borragine, Borago officinalis L..Nella cucina ligure è una delle più conosciute e usate.Pianta rustica, resistente in inverno fino a sparire solo con il freddo intenso, preferisce terreni sabbiosi umidi, infestante negli orti concimati, le foglie sull'ovale, pelose, dall'odore che ricorda il cetriolo, con nervature evidenti la fanno riconoscere abbastanza facilmente, Il fiore azzurino violetto, anch'esso riconoscibile, sui fusti ramosi dai
-1970- mia mamma raccoglie il biancospino dalle stesse piante dove lo raccolgo io ora - Si porta il nostro amore alla maniera in cui si porta il fior di biancospino, che avvinto all’albero tutta la notte tremando resta nella pioggia e al gelo fino al domani,quando il sol s’effonde sul ramoscello tra il verde fogliame. -Guglielmo IX d’Aquitania, Con la dolce stagione rinnovata, vv. 13-8 È maggio, è il tempo dei Biancospini.Come sia possibile tanta bellezza in così poco fiore, la forma delle fo
Costeggiando il mare, sui vecchi muri calcarei delle strade di Liguria non si può non notare questo bellissimo fiore rosa acceso che, pur se colpito dai venti di mare, si abbandona con il suo lungo stelo cavo, senza rompersi.È il Centranthus ruber o meglio la Valeriana semplice, leggermente diversa da quella officinale, ma con più o meno le stesse qualità.E cioè la sua radice ha proprietà sedative, antispasmodiche, antinevralgiche anche se non si è ancora capito come agiscano. I pareri sono dis
Presto presto che altrimenti non le troviamo più... le radici di Raperonzolo!Una delle erbe più buone che conosco, la radice dolce e la sua foglia fanno parte della composizione del Mio Prebuggiun(qui>>>) quello che vado mostrando agli incontri dell'Associazione Erbando (qui>>>) Il Raperonzolo o raponzolo (Campanula rapunculus L.) è un poco più difficile da riconoscere delle altre mostrate fino ad ora. Difficile per le caratteristiche della rosetta basale che ama stare nascosta fra le altre erb
Oggi vi presento la Piantaggine, per mia esperienza, la più trascurata delle erbe spontanee, la più dimenticata delle erbe commestibili e con grandi proprietà terapeutiche ignorate da molti. In realtà faceva parte delle nove erbe sacre, proprio per le sue virtù, conosciuta e amata già da Alessandro Magno e Dioscoride.A me riguarda come erba del Prebuggiun (qui>>), come dicevo non molti la usano per scopi alimentari, eppure a parte il misto di erbe, è un ottima verdura per zuppe, minestre, polp
È gennaio, è davvero inverno, la natura dorme o sembra dormire. In realtà sta preparando il vestito nuovo per la primavera che verrà. Una volta era quasi ora di andar per erbe, la prima vera verdura fresca che si aveva a portata di mano, prima di quella coltivata nell'orto, ma è ancora oggi il momento di disintossicare l'organismo dal pesante cibo invernale, o di cominciare a pensare alle cure di bellezza per essere in forma l' estate prossima, e quindi non rimane che tornar per erbe.La prima
Liguria in questo periodo martoriata da piogge intense ... certo la terra aveva bisogno di acqua, ma forse non così tutta in una volta e con questa veemenza...Per pensare positivo, guardo l'erba che assetata dal caldo estivo, beneficando dell'acqua, pare rinascere, e prima dei geli invernali ci regala ancora qualche giro fra i campi a raccogliere la seconda ondata di erbe per il Prebuggiun (qui>>>)Fra queste non ho ancora parlato del Bunommo, o come lo chiamano in altre parti Boccione Magg
Con l'alternarsi di pioggia e sole primaverile tra le prime erbe spontanee selvatiche commestibile pronte a crescere c'è quella del Grugnin Pursin. Nome quanto mai bizzarro, a guardare le tenere rosette verde smeraldo di questa pianta, che non ricordano affatto il grugnetto di un maiale.Invece anche il suo nome scientifico vuol dire più o meno la stessa cosa:Hypochaeris radicata, da khóiros , maiale, porco, che ne mangia la radice.E questo in effetti è, appetita da maiali e cinghiali che grufola
Acqua di San Giovanni: che cos’è, come si prepara, quando, con quali fiori ed erbe, come si usa e perché secondo la tradizione.
Nell'elenco di piante del Il Mio Prebuggiun (qui>>>) mancava il post dedicato specificatamente alla Reichardia picroides, da noi nel Tigullio chiamata generalmente Talegua o Cialegua ma, come succede con altre piante, conosciuta con un'infinità di altri nomi dialettali.Nello specifico "legua", nel dialetto ligure dei monti significa "lepre", e questa erba è talmente buona che dette bestiole, erbivori dal palato fino, la prediligono, e quindi Ta-legua.È generalmente riconosciuta anche dagli uman
Questo è un post nostalgico come succede solo a chi ha una certa età.Al giorno d'oggi a fine inverno si va in un garden si spende due soldi e si torna con i fiori, già pronti, praticamente destinati a vivere quel tot.Una volta no, una volta nei giardini delle case e se possibile anche di città non potevano mancare alcune piante, che venivano scambiate tra vicine, chi riusciva meglio a coltivare una cosa, chi l'altra, e ogni fiore aveva spesso un motivo per esserci.Oggi ve ne presento qualcuna di
PIANTAGGINE , spontanea, mangereccia, comune e così preziosa. Antinfiammatoria, lenitiva e cicatrizzante. Per la pelle, l’acne, la tos...
Tutto sulla silene vulgaris o 'strigoli'. Informazioni botaniche, fitoterapiche e usi alimentari della silene. Applicazioni erboristiche della silene.
Maggio è sempre stato per me il mese più atteso, il più bello per il tripudiare di prati fioriti prima della fienagione.Son almeno due anni che preparo questo articolo e mi sono resa conto come con il passare degli anni, i fiori sono sempre meno e diversi.Fra le tante ragioni c'è anche quello dell'abbandono di queste campagne.Errore di molti è pensare che i nostri meravigliosi prati fioriti fossero opera della natura e basta.In un ambiente antropizzato è difficile che sia così.Da tempi immemo
"L'uomo non produce nulla. Neanche una piantina. È la natura che le dà vita. Coltiva il tuo orto, è la tua più grande ricchezza. Io sono pigro e continuerò a raccogliere amorevolmente erbe spontanee e mangerecce per le vie della campagna smarrita. Ero ateo ma presto mi convertii al paradiso in terra e alla sacerdotessa Natura. Gli aerei non dovrebbero lanciare bombe, ma semi. Salveremmo il mondo seminando semi dappertutto, così, senza criterio, se non quello di lasciar poi fare alla natura". (M.
Fra le erbe che resistono anche ai freddi invernali e spuntano per prime c'è la scixèrboa o sciscerbua, un'erba molto comune ovunque, in campagna come in città, dove c'è una fessura nel marciapiede o al limite di un prato incolto o persino in un vaso sul balcone. È pianta che accompagna la civiltà umana quasi da sempre, dopo la cicoria è una delle prime usate per l'alimentazione, tanto che nella specie più comune, il Sonchus oleraceus, oleraceus significa "simile a verdura dell'orto"Plinio il
Sciguelli, strigoli, scioppettini, carletti , scrusat, erba del cucco... con quanti nomi è conosciuta questa buonissima erba che spunta con le prime giornate tiepide di primavera.Silene vulgaris è il nome scientifico, e tutto il genere di Silene, del quale esistono diverse varietà, è dedicato a Sileno, compagno del Dio Bacco, personaggio mitologico che pare fosse rivestito di schiuma, come sono rivestite di schiuma molte specie di queste piante, o forse perchè panciuto per le libagioni frequenti
Quasi a richiesta, mi ritrovo a parlare di questa erba che ancora qualcuno conosce. Ne avevo già fatto cenno in Fiori antichi dei miei giardini spariti (qui>>>) dove nostalgicamente parlavo dei giardini di una volta dove anche i fiori avevano una ragione di essere e un uso non solo decorativo.Mi sono ritrovata a parlarne con una coetanea dei miei figli, che chiedendomene il nome e se la conoscevo, mi ha raccontato come fosse preziosa e intoccabile nel giardino dei suoi genitori e avrebbe volut
Usi, proprietà e tradizioni del tasso barbasso o verbasco
Tante le erbe selvatiche commestibili da raccogliere in aprile: dall'aspra acetosa fino ai bruscandoli, passando per le dolci cime di ortica, i p ...
Oggi vi presento la Piantaggine, per mia esperienza, la più trascurata delle erbe spontanee, la più dimenticata delle erbe commestibili e con grandi proprietà terapeutiche ignorate da molti. In realtà faceva parte delle nove erbe sacre, proprio per le sue virtù, conosciuta e amata già da Alessandro Magno e Dioscoride.A me riguarda come erba del Prebuggiun (qui>>), come dicevo non molti la usano per scopi alimentari, eppure a parte il misto di erbe, è un ottima verdura per zuppe, minestre, polp
Fra le erbe che resistono anche ai freddi invernali e spuntano per prime c'è la scixèrboa o sciscerbua, un'erba molto comune ovunque, in campagna come in città, dove c'è una fessura nel marciapiede o al limite di un prato incolto o persino in un vaso sul balcone. È pianta che accompagna la civiltà umana quasi da sempre, dopo la cicoria è una delle prime usate per l'alimentazione, tanto che nella specie più comune, il Sonchus oleraceus, oleraceus significa "simile a verdura dell'orto"Plinio il
Nell'elenco di piante del Il Mio Prebuggiun (qui>>>) mancava il post dedicato specificatamente alla Reichardia picroides, da noi nel Tigullio chiamata generalmente Talegua o Cialegua ma, come succede con altre piante, conosciuta con un'infinità di altri nomi dialettali.Nello specifico "legua", nel dialetto ligure dei monti significa "lepre", e questa erba è talmente buona che dette bestiole, erbivori dal palato fino, la prediligono, e quindi Ta-legua.È generalmente riconosciuta anche dagli uman
"L'uomo non produce nulla. Neanche una piantina. È la natura che le dà vita. Coltiva il tuo orto, è la tua più grande ricchezza. Io sono pigro e continuerò a raccogliere amorevolmente erbe spontanee e mangerecce per le vie della campagna smarrita. Ero ateo ma presto mi convertii al paradiso in terra e alla sacerdotessa Natura. Gli aerei non dovrebbero lanciare bombe, ma semi. Salveremmo il mondo seminando semi dappertutto, così, senza criterio, se non quello di lasciar poi fare alla natura". (M.
“Nu gh’è bèlla rösu(r)a ch’ā longa a nu se müe in grattacü...”Uno dei frutti più belli e utili da raccogliere tra autunno e inverno sono senz'altro le bacche di rosa canina, a disposizione di tutti in grande quantità e gratuitamente.Il loro nome botanico non è bacca ma cinorrodo.Principalmente ricchi di vitamina C, un etto ne contiene quanto un chilo di arance; stimolano il sistema immunitario, hanno proprietà diuretiche, aiutano a eliminare gli acidi urici e combattono i dolori reumatici e le
Latito dal blog da un po' di tempo, ma a parte impegni vari, è difficile parlare di erbe abitando in campagna nell'estate più calda e siccitosa che io ricordi, anche se mi capita di trovare sui social inviti a gite di riconoscimento o di raccolta e mi chiedo come sia possibile.Gli articoli di questo blog nascono dalle mie passeggiate cercando e riconoscendo un'erba, ricordando letture e parole sentite a proposito di questa, esperimenti fatti da sola o con amiche o tradizioni di famiglia di una v
Forse sono finalmente cambiate un poco le temperature di questo autunno primaverile con giornate estive e oggi ho azzardato la prima Pasta e Fagioli.Scarso il raccolto quest'anno fra siccità e cimici, pochi i Borlotti raccolti, nemmeno una Fagiolana, il fagiolo bianco di Spagna che una volta era una delle colture principali di questa campagna.Il post sui fagioli era lì che aspettava da un po' perché è una di quelle situazioni dove devo sempre iniziare con una polemica, nel caso su tutte quelle