L'acetosa è una pianta molto comune probabilmente il suo nome è dovuto al suo gusto acidulo buona cruda nelle insalate miste oppure se cotta assieme ad altre erbe spontanee Una volta i bimbi e non solo ne masticavano gli steli (io lo faccio ancora) Il suo gusto leggermente acidulo stimola la salivazione e in mancanza d'acqua può esse utile
Le erbe spontanee commestibili si trovano ovunque in Italia. Vediamo come riconoscere, trovarle e capire le loro proprietà nutrizionali.
"L'uomo non produce nulla. Neanche una piantina. È la natura che le dà vita. Coltiva il tuo orto, è la tua più grande ricchezza. Io sono pigro e continuerò a raccogliere amorevolmente erbe spontanee e mangerecce per le vie della campagna smarrita. Ero ateo ma presto mi convertii al paradiso in terra e alla sacerdotessa Natura. Gli aerei non dovrebbero lanciare bombe, ma semi. Salveremmo il mondo seminando semi dappertutto, così, senza criterio, se non quello di lasciar poi fare alla natura". (M.
Ecco allora la seconda parte di una utile guida al risparmio che ci conduce in mezzo ai campi e ai boschi per raccogliere le erbe commestibili selvati ...
Il tiglio è un albero maestoso della famiglia delle malvaceae. Ha proprietà rilassanti ed è un valido aiuto per raffreddore, tosse....
La settimana scorsa ve l'ho già anticipato che il tarassaco sarebbe stato il protagonista dell'autoproduzione di Marzo. Questa ricetta mi ha stuzzicata subito, anche se è stato difficile metterla in pratica visto che, nonostante abiti in piena campagna, non riesco a trovare una fonte affidabile di tarassaco da queste parti. Adesso è pieno dappertutto di quei fiori gialli che tanto ci somigliano, ma che che tarassaco non sono (io mi illudo ogni volta e invece no), ce ne sono una miriade, non so neanche come si chiami la pianta e se sia commestibile. Vabbè, non serviranno ai nostri scopi, ma sono davvero uno spettacolo in questi giorni, se ci passeggiate in mezzo è tutto un brulicare di api che non aspettavano altro che sbocciassero.
Quali sono i nomi dei fiori eduli? che sapore hanno? Leggi l'elenco completo dei fiori commestibili e come usarli nelle preparazioni dolci e salate!
Fiori commestibili, gustosi e ricchi di proprietà, ma è meglio saperli riconoscere e cucinare nel modo più adatto con ricette dolci e salate. E insalate.
La carota selvatica cresce spontanea in molte zone d'Italia. Ecco come riconoscerla e raccoglierla e quali sono gli usi e i benefici.
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Per un certo tempo, quando ho iniziato a interessarmi allo studio e agli utilizzi delle piante spontanee, la malva, seppur così comune, non è rientrata nei miei interessi. Forse perché fin troppo comune, appunto, priva, rispetto ad altre specie che scoprivo nel tempo, di quel fascino proprio dello sconosciuto, o del lontano ricordo che riaffiora alla memoria, a cui non sapevo e non so tuttora resistere. Così diffusa anche nella mia vecchia città, tra i marciapiedi, nelle aiuole trascurate ai margini delle strade, nei parchi pubblici, in mezzo alla sporcizia o nei giardini, l’ho trascurata a lungo come fosse cosa già vista, scontata, di poco valore rispetto ad un luppolo selvatico o ad una camomilla spontanea.
Ciao tutti, Negli ultimi tempi e diventato consuetudine andare nei campi abbandonati in cerca di erbe commestibili, sempre più persone si avvicinano a...
Regalo della primavera, i fiori di sambuco, che si trovano molto facilmente in parchi e boschi, possono essere utilizzati in svariati modi in cucina. Ecco come
Tante le erbe selvatiche commestibili da raccogliere in aprile: dall'aspra acetosa fino ai bruscandoli, passando per le dolci cime di ortica, i p ...
Anche i suoi usi sono innumerevoli: la tisana ha un ottimo gusto che ricorda i migliori thè, si può utilizzare come decotto ma anche in cucina, ad esempio con la ricetta del risotto che vi proponiamo oggi
E' primavera, stagione della fioritura. Perché non approfittarne tra i fornelli?
Questo è uno di 4 blog di questa sezione dedicato alle erbette primaverili, i bruscandoli.Sono chiamati bruscandoli i gettiti spontanei del Luppolo selvatico (Humulus lupulus). Pianta avvolgente,
Rosa canina e vitamina C: proprietà e controindicazioni, percentuale di vitamine e di sali minerali nel cinorrodo che è la bacca.
Ieri sono andata a trovare Isabella a San Lorenzo a Lerchi, in quel posto splendido sede della fondazione Archeologia Arborea, di cui vi ho parlato qui lo scorso autunno. Ci tenevo a rivedere quel posto in primavera, con i meli in fiore, con la natura nel pieno del suo risveglio e come al solito il viaggio non è stato vano. Ho tardato un po' rispetto a quello che era il mio intento e molti alberi erano già sfioriti, ma in compenso la compagnia di Isabella è sempre piacevolissima, le coccole del suo cane sono di quelle che mi fanno sciogliere come neve al sole e i prati erano stracolmi di erbe spontanee di ogni genere e tipo, fiori, orchidee selvatiche e di ogni bendiddio la natura possa tirare fuori nel mese di aprile.
Con il nome Consolida si raggruppano le piante del Genere Symphytum , appartenenti alla Famiglia delle Borraginaceae utili per curare ferite e fratture.
Agretti ricette e proprietà nutrizionali: scopriamo le ricette e le proprietà nutrizionali degli agretti, noti anche come barba di frate.
Trovo sia questo il senso, ancora oggi, di preparare un’acqua di San Giovanni o di scriverne: sentire e onorare l’enorme valore intrinseco dell’equilibrio naturale, così essenziale al nostro equilibrio stesso, delle piante, da cui la vita tutta dipende, del sole, l’energia primaria che nutre il nostro pianeta. E dell’uomo, che di questo equilibrio può essere parte e non ostacolo, se solo ricordasse di esserne stato parte sempre.
Sono talmente tante le piante spontanee che si possono utilizzare in cucina, che è quasi impossibile impararle tutte in breve tempo. Per fortuna ho un'amica che è appassionata di piante spontanee da molti anni, ha frequentato svariati corsi e qualche volta viene qui da me a "fare la spesa". Quando capita usciamo insieme, con cestino e coltello, e mi insegna sempre qualcosa di nuovo, scioglie i mei dubbi o mi suggerisce utilizzi inediti o assolutamente sorprendenti delle piante che di volta in volta raccogliamo. Qualche giorno fa mi ha mostrato una pianticina che non conoscevo: la CARDAMINE HIRSUTA, detta anche Crescione dei prati o Billeri Primaticcio. E' una piantina piccola, che forma un cespuglietto di una decina di centimetri, con un fiore bianco, piccolo, di aspetto insignificante. E' una pianta appartenente alle Brassicacee, Crucifere a cui appartengono anche broccoli, rape, cavoli, senape, rucola e ravanelli. E infatti, all'assaggio, questa pianta sa un po' di broccolo e un po' di ravanello. E' ricchissima di vitamine e sali minerali ed era utilizzata nella medicina popolare per contrastare la perdita di capelli. E' diuretica e ricostituente. E poi è buonissima! Una manciata nell'insalata, le conferisce un aroma piacevolmente piccante. Alcuni suggeriscono di raccogliere tutta la pianta, radici comprese, ma io personalmente preferisco tagliare con le forbici solo i rametti che mi servono, così da non estirpare la pianta che, almeno spero, rigetterà nuovamente. In questo periodo si possono trovare piantine minuscole come cespuglietti già formati. Molto dipende dalla ricchezza del terreno e dall'esposizione. Ringrazio di cuore la mia amica Claudia per avermi fatto conoscere questa pianticina che da oggi non mancherà mai nelle mie insalate di primavera!!! A presto, con nuove erbe spontanee da scoprire. Francesca
Di gran moda e davvero favolosi se usati con gusto e attenzione i fiori in cucina danno quel tocco in più, un po' esotico e un po' ...
Gelato ai fiori di acacia e altre storie. Capitava anche a voi, da piccini, di passare sotto le robinie e "sfogliare" i rami, per far piovere petali
Centocchio in cucina, come riconoscerlo ed utilizzarlo.Il centocchio comune, il cui nome scientifico è Stellaria media, è una pianta erbacea, appartenente alla famiglia delle Caryophyllaceae ed alla sottofamiglia delle Alsinoideae. Trattandosi di una pianta commestibile ho pensato di utilizzare il centocchio in cucina.
ogni pianta officinale, ogni tipo di estrazione, ogni abuso nell'uso improprio di queste piante, può avere controindicazioni sia per costituenti che ...
Dopo aver illustrato l’uso dei fiori commestibili e aver parlato delle loro proprietà curative, continuiamo a parlare di fiori spostandoci ai fornelli e proponendo degli accostamenti. Possiamo usare i fiori…
Caprifoglio, proprietà e come preparare infusi. Consigli sulla coltivazione e rimedi naturali a base della pianta ornamentale Lonicera caprifolium.
(Fumaria officinalis L.) DESCRIZIONE È una piccola pianta, esile, diffusa comunemente tra le macerie, lungo le siepi, lungo i muri; i suoi fusti sono sempre abbondantemente ramificati in modo da formare dei cespuglietti confusi e compatti portanti dei piccoli fiori roseo-porporini più intensamente colorati all'apice. PARTI DA USARE La pianta intera o le sommità fiorite. PROPRIETÀ CURATIVE Contiene vari alcaloidi ed acido fumarico che le conferiscono proprietà toniche, diaforetiche, deputative e spasmolitiche. INDICAZIONI Normalizzazione della secrezione biliare e dell'apparato gastro-intestinale, nelle emicranie e dispepsie. MODALITÀ D'USO Si può usare il succo oppure l'estratto acquoso alla dose di 2-4 grammi al giorno, oppure l'infuso con 50 grammi in un litro di acqua alla dose di 2-3 tazze al giorno. CURIOSITÀ Il nome "Fumaria" che viene dato alla pianta deriverebbe dall'odore di fumo che emana quando viene sfregata o perchè il succo messo negli occhi provoca intensa lacrimazione come il fumo.
L'articolo Le migliori erbe aromatiche da utilizzare in cucina proviene da Ricette della Nonna. Differenze tra erbe aromatiche fresche ed essiccate Se fino ad ora avete sempre utilizzato le erbe aroma
Scopri come coltivare la Lippia (Erba Luigia) in vaso o nel tuo giardino: caratteristiche e usi di questa pianta al profumo di limone.
Trovo sia questo il senso, ancora oggi, di preparare un’acqua di San Giovanni o di scriverne: sentire e onorare l’enorme valore intrinseco dell’equilibrio naturale, così essenziale al nostro equilibrio stesso, delle piante, da cui la vita tutta dipende, del sole, l’energia primaria che nutre il nostro pianeta. E dell’uomo, che di questo equilibrio può essere parte e non ostacolo, se solo ricordasse di esserne stato parte sempre.
Misurare il ph del terreno serve a garantire alla proprie coltivazioni le condizioni più favorevoli per crescere. Ecco tutto quello che devi sapere.
I capperi sono un'eccellenza tutta italiana che il mondo ci invidia. Oggi vediamo come coltivare questa pianta nel nostro orto, in modo semplice.
Vi lascio alcune notizie sulla borragine e la mia ricetta, una confettura di borragine e mele ottima per biscotti, e fette biscottate da gustare con un ottimo the ma anche con i formaggi.
Sapete quali sono le erbe selvatiche commestibili? Ecco tutti i suggerimenti per raccoglierle e utilizzarle, soprattutto durante la stagione..
Càpita, alle volte, che da un sopralluogo per un corso esca fuori anche un ottimo pranzo selvatico. Esattamente quello che mi è successo mercoledì mattina lungo il percorso sul fiume Elsa che stavo perlustrando per il secondo incontro al Cipollino Felice; c'era una vera profusione di piante, tutte arzille e pimpanti per la primavera appena arrivata
L'amaranto è una pianta spontanea spesso considerata infestante. In realtà è ottima da mangiare e ha un gusto simile agli spinaci.
Differenze tra Sambuco nero e Ebbio: come riconoscere con precisione il sambuco buono e come fare una marmellata con le sue bacche violette.
Ebbene sì, ancora erbe spontanee su queste pagine, ma d'altronde la stagione propizia per la loro raccolta durerà ancora per poco e quindi voglio approfittarne finché ne ho l'occasione. Oggi vi propongo una torta salata perfetta da tagliare a cubetti e condividere con gli amici. In questo caso si tratta di un'amica virtuale, conosciuta grazie al blog; anche se non ho ancora avuto il piacere di incontrarla, con Erika ci scambiamo spesso commenti ed impressioni, e nel corso di questi mesi abbiamo cominciato ad "annusarci". Con lei si è instaurato subito un buon feeling e quando mi ha invita a a partecipare alla sua rubrica Indovina chi invito a cena?, ho subito accettato con entusiasmo. Per celebrare questo incontro, ho pensato di portare un antipasto. Quando si è invitati a cena, infatti, non ci si può presentare a mani vuote, ed anzi è un piacere poter contribuire al menu con qualcosa di preparato da noi per l'occasione. In questi casi in genere preferisco orientarmi sul salato, ed in particolare su stuzzichini o pietanze adatte da spiluccare sorseggiando un aperitivo. Così per Erika ho pensato ad una torta verde ripiena di erbe spontanee: buona calda, ma ottima anche tiepida o fredda, facile da trasportare e comoda da mangiare anche in piedi durante un buffet. Per il ripieno ho scelto due erbe molto comuni e semplici da riconoscere anche per chi ha poca dimestichezza con la raccolta delle erbe. Il tarassaco, anche conosciuto col nome di dente di leone o soffione, è una pianta diffusissima su tutto il territorio italiano, caratterizzata da fiori gialli che a primavera punteggiano i bordi delle strade, i prati ed i sentieri. Qui in Piemonte viene comunemente chiamato "girasole" e consumato in insalata insieme alle uova sode quando la rosetta basale è ancora molto piccola e tenera. Oltre alle foglie,caratterizzate da un sapore amarognolo e da proprietà depurative, si possono consumare anche i boccioli messi sott'aceto ed utilizzabili alla stregua dei capperi, o le infiorescenze, da cui si ricava il cosiddetto "miele di tarassaco", una sorta di gelatina che può essere spalmata sul pane come una confettura oppure accompagnare formaggi erborinati e stagionati. Per smorzare il gusto amarognolo del tarassaco, l'ho abbinato alla piantaggine, un'erba officinale dalle proprietà depurative e disinfettanti, che si può consumare sia cruda che cotta e che in questo periodo cresce rigogliosa nei prati. Torta verde di erbe spontanee (tarassaco e piantaggine) Ingredienti per uno stampo rettangolare di 22x16cm: per la pasta 150 g di farina 00 50 g di farina integrale 50 ml di olio extravergine d’oliva 1 tuorlo 70 ml circa di acqua fredda ½ cucchiaino di sale per il ripieno 1 mazzetto di piantaggine (circa 80 g una volta lessata) 1 mazzetto di tarassaco (circa 80 g una volta lessato) 500 g di bietole 2 uova grandi 3 cucchiai di parmigiano 1 cucchiaio di farina di ceci 50 g di formaggio stagionato a cubetti piccoli (toma, fontina…) sale e pepe pangrattato q.b. (solo se necessario) Preparare la pasta. In una ciotola emulsionare il tuorlo con l’olio extravergine, aggiungendolo a filo come se si dovesse preparare una maionese e mescolando con una frusta, fino ad ottenere un composto cremoso. Riunire le farina a fontana su una spianatoia, aggiungervi il sale e versare al centro il miscuglio di tuorlo ed olio; aggiungere gradatamente l’acqua fredda e cominciare ad impastare. Lavorare l’impasto fino ad ottenere un panetto omogeneo, avvolgerlo in un foglio di pellicola e lasciarlo riposare i luogo fresco per 30 minuti. Pulire le bietole e le erbe, sciacquarle più volte in acqua corrente e sbollentarle separatamente per pochi minuti; scolarle, lasciarle intiepidire, strizzarle bene ed infine tritarle grossolanamente con una mezzaluna. Trasferirle in una terrina ad aggiungervi le uova, il parmigiano, la farina di ceci, il formaggio; mescolare accuratamente e regolare di sale e pepe. Se il composto dovesse risultare troppo liquido, aggiungere 1 o 2 cucchiai di pangrattato. Riprendere l’impasto, dividerlo a metà e stendere 2 sfoglie sottili. Rivestire la teglia di cartaforno e disporvi la prima sfoglia, facendola sbordare da tutti i lati. Bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta, spargervi un cucchiaio di pangrattato e distribuirvi il ripieno. Coprire quindi con il secondo rettangolo di sfoglia e pizzicare i bordi in modo da sigillare la pasta. Bucherellare la superficie e cuocere la torta in forno caldo a 180° per circa 30-40 minuti. Con questa ricetta vado a cena da Erika di Giochi di Zucchero