Una regione piccola ma con una grande tradizione gastronomica: il Molise. Per la rubrica sulle cucine regionali l’Abc della cucina molisana.
La cucina cilentana e le ricette cilentane tipiche di Castellabate “Ci sono ricette che hanno una storia, un segreto, una tradizione, e a seconda del paese in cui vengono cucinate, possono ca…
La ricetta del Lampredotto in umido è un piatto tipico fiorentino molto diffuso in Toscana, preparato in maniera simile alla famosissima trippa alla fiorentina. Il lampredotto è ricavato dall'abo...
Buccellato lucchese toscano
Ricetta della torta Sbrisolona mantovana: la ricetta originale, facile e veloce, per fare il dolce dei Gonzaga e una variante al cioccolato e caffè.
Jota Triestina, un piatto caldo della tradizione triestina fatto con ingredienti poveri ma nutrienti.
La Frandura di Montalto Ligure è una torta di patate salata tipica Ligure in particolare di di Montalto Ligure, località in provincia di Imperia. L'ho scoperta qualche tempo fa grazie ad amici di...
Piatto povero della tradizione contadina marchigiana simile alla polenta ma preparato con farina di grano. Le vergare rientravano a ...
Focaccia al formaggio, Ricette liguri, Ricetta Vegetariana, Liguria, Recco, Prescinseua, Crescenza, Cucina ligure
Ricetta degli Strangozzi alla Norcina, Speciale Italia.
La Spongata, un dolce tipico di Sarzana, due sfoglie di pasta friabile che racchiudono un morbido ripieno di marmellate, frutta secca e spezie.
Ormai mi conoscete. Viaggio moltissimo (qui qualche foto dei miei viaggi), se non fisicamente almeno mentalmente. Spesso sfoglio le mie foto, il cuore inizia a battere forte forte e, immancabilment...
La Polenta concia è un primo piatto tipicamente del Nord Italia, in particolare della Lombardia e Valle D’Aosta. Ci sono numerosi varianti in base ai vari gusti, io vi riporto la ricetta che prevede un mix di formaggi d’eccellenza. Vediamo cosa ci occorre per preparare la Polenta concia, primo piatto. Ovviamente ci tengo a chiarire è una…
Malloreddus sardi alla campidanese, un primo piatto di pasta della tradizione culinaria sarda che li vede protagonista in ogni concorrenza in Sardegna.
Ricetta tradizionale del tortel di patate trentino con patate - potato cake italian recipe
La ricetta di oggi, i pici all'aglione, sono un tipo di pasta del centro Italia. Pasta povera, un tempo preparata dalle massaie è oggi una specialità.
Tra i cibi inestricabilmente legati alla geografia sentimentale della mia infanzia, ai torcetti spetta senza dubbio un posto d’onore. I miei ricordi di bambina sono costellati di profumi e sapori che si mescolano con i luoghi, gli affetti e quel ventaglio di minute circostanze la cui apparente levità ha in realtà lasciato un segno profondo che a distanza di anni si ripresenta vivido nella memoria. Non è un caso che tanta parte di questo patrimonio intimo abbia una collocazione spaziale a me estremamente cara, ovvero la casa in montagna dei miei nonni materni, dove ho trascorso molti momenti spensierati ed alla quale ritorno con immutato piacere quando gli impegni quotidiani me lo consentono. All’epoca, dopo una salita tutta curve che metteva a dura prova il mio stomaco, prima di arrivare a destinazione eravamo soliti fermarci in una panetteria nelle valli di Lanzo, dove spesso, oltre ad una micca dorata e fragrante, i miei genitori acquistavano qualche dolcetto. Il profumo che aleggiava nell’aria e la vista della vetrina ricolma di paste e pasticcini bastavano, come per miracolo, a farmi dimenticare le pene del viaggio, già pregustando il goloso fine-pasto che attendeva avvolto con cura nell’incarto bordeaux. E’ da lì che provengono i miei primi ricordi dei torcetti, semplici biscotti di pasta lievitata dalla caratteristica forma a goccia e dalla superficie caramellata tipici di queste zone e diffusi anche nel Canavese, nel Torinese e nelle vallate biellesi, senza dimenticare quelli di Saint Vincent. Ho atteso anni prima di provare a replicarli, perché la paura di andare incontro ad una cocente delusione era più forte della voglia di riassaporare quel gusto pieno e burroso e ritrovare la fragranza di un impasto rustico e croccante. Poi finalmente mi sono arresa al potere dei ricordi ed ho cominciato ad impastare. Nel corso delle mie ricerche ho appurato che esistono innumerevoli varianti di questo biscotto, talune più ricche, cicciotte e “pallide” – soprattutto nel biellese – talaltre con meno burro, più dorate e sottili, del tutto simili a quelle della mia infanzia. Anche il procedimento varia: c’è chi propende per un’unica lievitazione, chi per un impasto sostanzialmente analogo ad una frolla e chi parte da una semplice pasta di pane lievitata per poi unirvi il burro, proprio come i torcetti dovevano essere ai loro albori. Io ho scelto quest’ultima strada ed il risultato mi ha lasciata davvero soddisfatta: addentando i miei torcetti mi è sembrato di tornare indietro di vent’anni. I torcetti o “torchietti”, come venivano chiamati per via della forma attorcigliata, nascono tradizionalmente come dolci a base di pasta lievitata arricchita con zucchero o miele, cotti nei forni a legna comuni: essi venivano infornati in attesa che la temperatura del forno fosse sufficientemente elevata per cuocervi il pane e rappresentavano un goloso sfizio per i bambini a cui erano espressamente dedicati. Le prime testimonianze scritte di questo dolce risalgono alla fine del Settecento ma è nel 1854 che la ricetta viene codificata nel “Trattato di cucina, Pasticceria moderna, Credenza e relativa Confettureria” di Giovanni Vialardi, capocuoco del re Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II, il quale fornisce tre differenti versioni di questo dolce. Rispetto alle origini, che rimarcano una sostanziale affinità dei torcetti con i grissini ed in generale ne tradiscono la rustica semplicità, con il passare del tempo questo prodotto subì una lenta evoluzione, fino a diventare una raffinatezza di pasticceria degna di accompagnare il fine pasto nelle ricorrenze familiari. Torcetti di Lanzo Ingredienti: 200 g di farina 00 50 g di farina Manitoba 130 ml circa di acqua tiepida 4 g di lievito di birra fresco 5 g di sale fino 5 g di malto d’orzo (o miele) 80 g di burro morbido (per una versione più ricca si può salire a 100 g) zucchero semolato q.b. Sciogliere il lievito nell’acqua tiepida con il malto od il miele e lasciare riposare una decina di minuti, fino a quando sulla superficie si sarà formata la caratteristica schiumetta. Setacciare le due farine in una terrina, unirvi il sale e mescolare in modo da amalgamare gli ingredienti ed impedire in seguito un contatto diretto tra il lievito ed il sale. Aggiungere poca alla volta l’acqua con il lievito ed impastare energicamente dapprima nella ciotola e poi sulla spianatoia per una decina di minuti, fino ad ottenere un panetto morbido e liscio; riporre l’impasto nella terrina, coprire con un foglio di pellicola e lasciar lievitare in luogo tiepido ed al riparo da correnti d’aria per un paio d’ore o fino al raddoppio del volume iniziale. Riprendere l’impasto, sgonfiarlo ed incorporarvi a poco a poco il burro morbido in piccoli fiocchetti, senza aggiungere il successivo fino a quando il precedente non sarà stato completamente assorbito (se si dispone di una planetaria questo passaggio risulterà più semplice; in questo caso utilizzare il gancio ad uncino e lavorare l’impasto a velocità media durante l’inserimento del burro). Riporre l’impasto nella terrina, coprire con la pellicola e lasciar riposare nuovamente per circa un’ora. Trasferire quindi in frigorifero per 20-30 minuti, in modo che l’impasto si rassodi. Trascorso il tempo di riposo, infarinare leggermente la spianatoia e ricavare dall’impasto delle piccole porzioni di pasta; arrotolarle fino ad ottenere dei bastoncini lunghi e stretti, del diametro di circa 5mm e di una lunghezza pari a circa 15-20 cm. Unire le due estremità di ciascun filoncino fino a creare la caratteristica forma a goccia dei torcetti, accavallandole leggermente e premendo per fissarle. Procedere allo stesso modo fino ad esaurimento dell’impasto, trasferendo mano a mano i biscotti su una leccarda rivestita di carta forno. Spennellare delicatamente i torcetti con un po’ d’acqua tiepida e quindi passarli nello zucchero in modo che ne risultino completamente rivestiti. Disporli nuovamente sulla leccarda, ben distanziati tra loro, e cuocere in forno caldo a 200° per circa 15 minuti o fino a quando la superficie risulterà ben caramellata. Con la ricetta dei torcetti partecipo al giveaway della Baita dei dolci
Le Busiate alla trapanase (Pasta alla trapanese) è un primo piatto con un formato di pasta chiamato busiate, condite con Pesto alla trapanese
La pasta con le cozze e il limone è un primo piatto fresco e saporito. Siamo già soliti mangiare questo frutto di mare con una bella spruzz
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Piatto tipico della cucina calabrese, i fusilli alla silana racchiudono i sapori ricchi e robusti della gastronomia di questa regione e v...
Una panatura dall'aroma inconfondibile, da usare in mille modi diversi per portare un po' di aria siciliana nelle nostre case
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