Diresti che la tua casa rispecchia la tua personalità? Dì addio alla produzione in serie e impara a creare mobili tutti tuoi con le tue mani. Con l'aiuto di Patricio Ortega, architetto, falegname e cofondatore del laboratorio Maderística, potrai ottenere risultati bellissimi e professionali. Impara a padroneggiare la conoscenza, la disciplina, la tecnica e la creatività per diventare un abile falegname mobiliere. In questo corso costruirai uno scaffale con anta scorrevole e scoprirai le tecniche fondamentali per dare forma a qualsiasi progetto con caratteristiche simili. Se ammiri il lavoro di Maderística o vuoi diventare un esperto nella lavorazione del legno, puoi continuare ad imparare con Patricio in Falegnameria professionale per principianti.
Il pettine liccio Si chiama pettine liccio perché a differenza dei pettini dei telai tradizionali, svolge la funzione sia dei licci per l’apertura dei vari passi per la trama, sia la classica funzione del pettine per accostare le trame. Le dimensioni del pettine e il numero dei suoi denti sono fondamentali sia per stabilire la larghezza del tessuto che il numero dei fili di cui sarà composto. In genere per i telai da tavolo esistono due tipi di pettini: Uno da 30/10 cioè 30 denti in 10 cm e uno da 40/10 cioè 40 denti in 10 cm. Con il primo otteniamo dei tessuti più larghi e morbidi, mentre con il secondo dei tessuti più fitti. L’orditura Prima di iniziare l’orditura dobbiamo sapere che tipo di tessuto vogliamo realizzare e quindi il tipo di pettine da utilizzare. Se volessimo realizzare una sciarpa conviene utilizzare un pettine da 30/10 (30 denti in 10 cm). La sciarpa sarà larga 20 cm, di conseguenza avremo in ordito 60 fili. A questi 20 cm del tessuto conviene sempre aggiungere almeno 1 cm per cimosa, questo perché c’è sempre un restringimento laterale del tessuto. A questo influisce molto il tipo di filato che utilizziamo e la mano stessa di chi tesse. In conclusione, aggiungendo altri 2 cm lo spazio utilizzato sul pettine sarà di 22 cm e in orditura dobbiamo porre 66 fili che nell’orditoio da tavolo saranno 33 fili per parte. Molto importante è terminare con l’ultimo filo di ordito dove si è iniziato, questo perché ci causerebbe un filo libero per ogni parte dell’ordito in più problemi durante la tessitura. La lunghezza della sciarpa verrà stabilita dalla distanza in cui mettiamo gli orditoi uno dall’altro. Il restringimento del tessuto in genere non avviene solo nelle cimose, ma anche nella lunghezza, specialmente quando si utilizzano lane morbide ed elastiche. A questo bisogna aggiungere in genere anche la perdita di ordito che si ha quando si realizzano alcuni tipi di tessuto, per esempio quando non si usano le frange ma si vuole realizzare un bordo. Se la nostra sciarpa comprese le frange è lunga 1,50cm conviene aggiungere dai 10 ai 15 cm di distanza in più tra gli orditoi. Dai 40 ai 50 cm in più se realizziamo tessuti più fitti. Si opera come segue: legare il filo al piolo esterno di uno degli orditoi e formare su ogni orditoio una sorta di 8. È importante che tra un orditoio e l’altro si formino due binali paralleli liberi al centro formati dai fili. Una volta terminato,fermare l’ultimo filo al piolo dove abbiamo posto il primo e legare i due incroci del filato con dei fili colorati. Nell’incrocio dove si hanno i 2 fili liberi utilizzeremo un filo lungo circa 80cm mentre sull’altro un filo lungo quanto basta per un nodo e un fiocco. Montaggio dell’ordito Una volta bloccati gli incroci dei fili su gli orditoi, levare l’ordito e stenderlo di lungo sul telaio da tavolo. La parte con il filo lungo e i due fili di ordito liberi andranno sul davanti del telaio, mentre la parte con il filo corto andrà sulla parte posteriore del telaio. Nel subbio di ordito srotolare un poco l’asticella di metallo quel tanto che basta per poterla liberare dal cordino di nylon da un lato. Inserire nel passo esterno dell’incrocio dell’ordito il tondino di metallo, facendo attenzione che tutti i fili siano inseriti. Agganciare nuovamente il cordino di nylon al tondino di metallo e dove abbiamo la legatura con il filo colorato inserire le verghe di incrocio e legarle negli appositi fori. A questo punto sfilare il filo colorato e stendere tutti i fili lungo l’asta di metallo facendo attenzione a non far scorrere i fili in senso verticale ( questo causerebbe un filo più corto e uno più lungo). Una volta sistemati tutti i fili lungo l’asta tenendoli ben stretti con la mano sinistra, far scorrere le verghe di incrocio verso l’alto fino alla parte alta del telaio. Mentre con la mano sinistra teniamo ben stretti e con una tensione uniforme tutti i fili, con la mano destra facciamo girare lentamente il subbio di ordito fino a quando sarà possibile inserire e bloccare il cartoncino ondulato tra i fili e il tondino di metallo. A questo punto continuare ad avvolgere l’ordito tenendolo sempre ben teso uniformemente, portando via via che si avvolge le verghe di incrocio sempre verso l’alto e cercando di mantenere la larghezza dei fili che avvolgiamo uniforme. Impettinatura Una volta avvolto tutto l’ordito, disfare il nodo e il fiocco del filo colorato nella parte anteriore dell’ordito senza sfilarlo e bloccarlo su ambo i lati nei poggia pettine. Bloccare le verghe di incrocio al telaio per fare in modo che non creino problemi durante l’impettinatura. Con il metro segnare il centro del pettine e calcolare la meta della larghezza dell’ordito che sulla sciarpa calcolata da noi sarà di 11 cm. A questo punto iniziamo con l’inserimento dei fili di ordito nel pettine che dovranno essere inseriti uno nel buco e un nella riga in modo sequenziale. Utile sarà seguire il movimento dell’ordito nel filo colorato legato al poggia pettine. Legare i fili inseriti in piccoli mazzetti per evitare la fuori uscita dai fori in caso di caduta accidentale del pettine. Legatura Terminata l’impettinatura sfilare il filo colorato e smollare le verghe di incrocio. Portare avanti il tondino di metallo del subbio anteriore e i fili dell’ordito smollando il subbio posteriore quel tanto che basta per legarli al tondino di metallo. Importante ricordare che la lunghezza dei fili che andranno legati al tondino, sarà la lunghezza delle frange della sciarpa. Se volessimo realizzare un tessuto senza frange è bene utilizzare i fili per la legatura quel tanto che basta per il nodo e il fiocco. I fili andranno legati due per parte dall’esterno verso l’interno e dovranno essere tutti con la stessa tensione per non creare difetti di tessitura. Le verghe di incrocio dovranno essere sempre posizionate in alto nella parte posteriore del telaio. tessitura terminata la legatura e controllato che tutti i fili siano ben tesi in modo uniforme siamo pronti per la tessitura. Caricare la spola come nella figura Si può iniziare a tessere sia abbassando il pettine liccio che alzandolo. Inserire la spola nel passo di ordito lasciando qualche cm di filo fuori ( filo che poi andrà bloccato cucendolo sul retro del tessuto o inserendolo con l’ago nelle trame) Nelle passate successive accostare la trama alla cimosa senza tirare troppo e dando al filo un movimento ad arco, questo eviterà di creare delle cimose irregolari. l’impugnatura del pettine durante la tessitura deve avvenire con tutte e due le mani tenendo il pettine su ambo i lati per far si che il tessuto non sviluppi storto. Terminato di tessere, srotolare tutto il tessuto dal subbio anteriore, disfare i fiocchi e i nodi da ambo i lati dall’esterno verso l’interno e annodare immediatamente per evitare che le trame possano scorrere. Stessa cosa nel subbio posteriore. Schede tecniche per la tessitura su telaio con due licci o telaio con pettine liccio.
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Quando abbiamo bisogno di unire due tessuti con una cucitura resistente e vogliamo un risultato pulito anche a rovescio (senza fili e orli vivi), può aiutarci la cucitura ribattuta (detta anche cucitura ribattuta piatta o cucitura doppia). A differenza della cucitura inglese, ha l'aria molto sportiva: avete presente la cucitura laterale dei nostri jeans? La sua caratteristica è quella di risultare bella piatta sia a diritto sia a rovescio. 1. Prendiamo le due stoffe da unire e facciamo combaciare rovescio contro rovescio. (Per rendere la guida più chiara, ho scelto due stoffe diverse). 2. Sistemiamo la stoffa "di sotto", facendo avanzare il margine di circa 1 o 2 centimetri. Se il tessuto è più pesante occorre lasciare più spazio. Fermiamo con gli spilli. 3. Facciamo una prima cucitura a punto diritto: il piedino resta in linea con il margine della stoffa superiore. 4. La cucitura finita risulterà più o meno così. 5. Ora dobbiamo aprire le due parti unite, appiattirle bene vicino alla cucitura e piegare verso l'interno la striscia di tessuto che abbiamo lasciato avanzare (vedi le frecce). 6. La piega si formerà subito, perché andrà a fermarsi sul margine della stoffa che sta sotto (fermata dalla cucitura). Se non basta appiattirla con le dita, potremo usare il ferro da stiro. 7. Pieghiamo ancora una volta, sempre verso l'interno e fermiamo di nuovo con gli spilli. 8. Eccoci alla seconda e ultima cucitura, che faremo molto vicino al margine della piega. Alla fine, sul diritto del lavoro, avremo due cuciture diritte abbastanza vicine. Sul rovescio del lavoro, invece, avremo una sola cucitura. Se ci piace di più questa versione con una sola cucitura a vista, basterà unire i tessuti facendo combaciare diritto su diritto e non rovescio su rovescio come spiegato al punto 1. In genere, a me piace di più vedere le due cuciture, anche con la stoffa dello stesso tipo. Per un esempio di utilizzo della cucitura ribattuta, clicca al mio post: borsa della spesa bicolore. Troverai il tutorial di una borsa della spesa originale ispirata ai classici sacchetti di plastica. Questa cucitura, era usata parecchio dalle nostre mamme/nonne, per riciclare le lenzuola strappate e unire i vari pezzi. Mi ricorda sempre la mia mamma Tina, la prima persona che ho visto seduta davanti alla macchina per cucire, la macchina magica, che appariva saltando fuori da un mobile, come la sorpresa da un uovo di Pasqua. Guardavo le mani della mia mamma domare la cinghia di cuoio (mi sembra di sentire ancora l'odore pungente) finché la dura ruota gigante di ferro era pronta a girare. Di lì a poco, sarebbe iniziato lo spettacolo: la danza dei piedi, la musica della pedana, il ritmo della cinghia; l'ago che inseguiva la stoffa lasciando la scia dei punti, come i sassi di Pollicino. Condivido foto e testi solo per uso personale - - - For personal use only.
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