Ricette di primi piatti: scopri gli ingredienti utilizzati, i tempi e le modalità di preparazione delle ricette dello Chef Antonino Cannavacciuolo.
Risotto alla parmigiana ricetta facile per un primo piatto cremosissimo, gustoso, delicato e che piace molto anche ai bambini. Il riso al parmigiano si prepara facilmente e con pochi e semplici ingredienti. Il risotto a fine cottura viene matecato con il parmigiano che ne conferisce sapore e cremosità
Questo piatto nasce dalla tradizione contadina, dove l’arte di valorizzare ciò che la terra offre era fondamentale. Pomodori maturi, aglio, basilico fresco e un buon olio d'oliva extra vergine sono i protagonisti indiscussi di questa ricetta.
Le penne all'arrabbiata sono un primo piatto della tradizione culinaria romana; una preparazione semplice dai sapori decisi. Scopri la ricetta!
An exotic and colourful Moroccan Couscous with chickpeas, roasted red peppers, diced carrots, toasted almonds and plump raisins are tossed in a fragrant dressing of fresh garlic, tangy lemon juice, fruity extra virgin olive oil and an aromatic combination of fragrant seasonings: ground coriander, cumin and cinnamon. Simple and delicious, the dressing really highlights the roasted vegetables, which have already been sweetened and intensified in flavour during cooking. The chickpeas, and excellent source of protein, fibre and vitamins, add their own wonderful flavour and texture to this festive dish. Another feature of Moroccan Couscous is that it can be varied in endless ways: the carrots and red pepper can easily be replaced by sweet potato, pumpkin or eggplant; pistachios, pine nuts or walnuts can be used in lieu of almonds, and chopped dates, apricots or prunes can easily be replaced by the raisins. Light and delicious served either warm or cold, this colourful Moroccan Couscous salad is excellent paired with grilled lamb, chicken or even a traditional Tagine. Moroccan Couscous with roasted vegetables, chickpeas & almonds Serves 4 4 tbsp extra virgin olive oil 2 carrots, cut into quarters lengthways and thinly sliced 2 red peppers, diced 1 zucchini, thinly sliced 1 red onion, cut into wedges and separated 1/2 cup slivered almonds 4 tbsp freshly squeezed lemon juice 2 garlic cloves, minced 1 tsp turmeric 2 tsp ground cumin 2 tsp ground coriander 1/2 tsp ground cinnamon 2 tsp salt 2 cups couscous 1/2 cup raisins 2 1/2 cups chicken stock, brought to a boil 2 cup canned chickpeas, rinsed and drained 1/4 cup fresh cilantro, finely chopped plus extra for garnish 2 tbsp fresh mint, finely chopped plus extra for garnish Preheat the oven to 475°F. Toss the carrot, red pepper, zucchini and red onion in a baking dish with 1 tablespoon of the olive oil and bake for 15 minutes. While the vegetables are cooking, lightly toast the almonds in a frying pan until they're golden brown. Remove from the pan and set aside. In a small bowl, whisk together the remaining 3 tablespoons of olive oil, lemon juice, garlic, cumin, coriander, cinnamon and salt, and mix well. Five minutes before the vegetables have finished roasting, mix the couscous, turmeric and raisins in a large bowl and pour over the boiling stock. Cover with plastic wrap to seal in the steam, and let sit for five minutes. Then fluff the couscous with a fork to separate the grains and stir through the carrot, red pepper, red onion, almonds, chickpeas, mint and cilantro. Pour over the dressing and toss together until well combined. Serve on a large platter, either warm or at room temperature with a garnish of cilantro and chopped mint.
La ricetta pugliese per preparare le orecchiette alle cime di rapa, un primo piatto semplice e gustoso che tutti amano
Anelletti siciliani al forno un piatto tradizionale siciliano gustoso e saporito preparato solitamente la Domenica a pranzo.
La sogliola alla mugnaia è un secondo piatto molto leggero e semplice da preparare ma dal gusto intenso. Vediamo la ricetta per prepararla ed alcuni accorgimenti utili
Le penne rigate 'strascicate' sono un primo piatto molto antico e tipico del centro di Firenze, ma in generale di tutta la Toscana.
Una crema di ceci vellutata e semplicissima, aromatizzata al rosmarino e servita con sfiziosi crostini, un modo gustoso per proporre i legumi anche ai bambini.
Una delle preparazioni tradizionali della cucina casalinga italiana è il Risotto al pomodoro!
Candele col sugo alla genovese La genovese è un piatto tipico napoletano, quasi sconosciuto fuori dalla Campania. Si tratta di sugo a base di uno stufato di carne con le cipolle, in cui, però, le vere protagoniste sono le cipolle, che grazie a una lunga cottura danno vita a una salsa dolce e saporita. È il piatto della domenica insieme al “raù” e, per questo, è difficile darne la ricetta: ogni massaia napoletana e ogni trattoria che si rispetti ha la sua e tutti ne difendono l’originalità. La ricetta del sugo alla genovese che vi propongo è quella che ho costruito leggendo tutti i ricettari napoletani che avevo in casa e poi studiando le ricette dei mie blog di riferimento per la cucina napoletana. Il risultato di queste prove e riprove non è la genovese perfetta, ma quella che a casa mia incontra il gusto di tutti, che tutti accolgono con un gran sorriso perché è buonissima e, miracolosamente, digeribile. Le foto non rendono idea di quanto sia buono questo piatto, ma se lo provate, state certi che non vi deluderà. L’origine della genovese e l’etimologia del suo nome non sono noti con certezza, forse deriva da uno stufato di carne, detto tocco, tipico di Genova, che i napoletani hanno deciso di usare per condire la pasta, in modo da riempire lo stomaco e soddisfare la gola pur avendo a disposizione poca carne. C’è chi vede una parentela con la zuppa di cipolle francese e chi sostiene derivi dal soprannome dell’oste che l’ha cucinata per primo. Quello che posso dirvi con certezza è che la genovese è una coccola, un atto d’amore, richiede di affettare tante cipolle e una cottura lenta lenta e lunga lunga. Per questo, il consiglio più importante che posso darvi è quello di Luciano Pignataro: “La Genovese è un piatto della famiglia unita, forse quella che non esiste più ma che rassicurava tutti. Il suo arrivo a tavola in una sola zuppiera dove tutti possono attingere è davvero un rituale magico che ogni napoletano si porta nella vita dai primi pranzi in cui, bambino, era ammesso a tavola, sino all’ultimo possibile. Va dunque consumata sempre con le persone giuste.” La Genovese La carne del sugo alla genovese Il sugo e la carne alla genovese Il sugo alla genovese va cotto a lungo e lentamente Ingredienti (per 8/10 persone) Un pezzo di girello di spalla di bovino da un chilo e mezzo (in napoletano si chiama lacierto), io ne taglio una metà a bocconcini, in modo che si sfaldi in cottura, e tengo il resto intero, legato con uno spago, per servirlo come secondo Olio extravergine di oliva 1 pezzo di gambetto di prosciutto crudo (circa 100 g) 1 pezzetto di cotenna di prosciutto 1 gambo di sedano 1 carota grande 2 chili di cipolle ramate (se le trovate, quelle di Montoro) 1 bicchiere di vino bianco secco (ma anche un po’ di più) 4 o 5 pomodorini del piennolo (facoltativi) 1 foglia di alloro (facoltativa, come tutti gli altri aromi) Due o tre rametti di timo Un ciuffetto di prezzemolo Sale q.b Pepe in grani macinato al momento Procedimento Tritare finemente sedano, carota e una cipolla. Affettare finemente le restanti cipolle, mettendole man mano a bagno in un recipiente con acqua fredda. In una pentola alta e capiente, l’ideale sarebbe un tegame di coccio, far rosolare in un fondo di olio extravergine d’oliva la carne, con la cotenna e il gambetto di prosciutto tagliato a pezzettini. Sigillare bene la carne da tutti i lati, senza avere fretta e girandola con due cucchiai di legno, senza bucarla. Quando gli umori rilasciati dalla carne saranno evaporati, sfumare col vino bianco mescolando e raschiando il fondo con un cucchiaio di legno a paletta. Lasciar evaporare tutta la parte alcolica, quindi aggiungere un po’ di sale e una macinata di pepe, per insaporire direttamente la carne. A parte, soffriggere la carota, il sedano e la cipolla tritati a fiamma bassissima e col coperchio. Le verdure devono appassire, senza bruciare, se necessario aggiungere un po' d’acqua, un cucchiaio alla volta. Quando le verdure saranno appassite e il vino evaporato, versare le verdure nella pentola con la carne, mescolare e ricoprire con le cipolle. Aggiungere anche gli aromi e i pomodorini del piennolo. Coprire e far cuocere a fuoco bassissimo mescolando di tanto in tanto. Non dovrebbe essere necessario aggiungere acqua, perché il fondo di cottura della carne e delle verdure stufate dovrebbe bastare a tenere il tutto umido, mentre le cipolle appassiscono. Dopo circa due ore, le cipolle saranno appassite e la carne perfettamente cotta. Se avete scelto di usare un pezzo intero, questo è il momento di toglierlo dalla pentola. Avvolgerlo nella carta stagnola e conservarlo in forno. Proseguire la cottura, sempre col coperchio, mescolando di tanto in tanto per evitare che si attacchi al fondo della pentola (in particolare verso fine cottura), fino ad ottenere una crema densa e indistinta dal sapore tendenzialmente dolce e succulento. Regolare di sale e pepe, correggendo la dolcezza del sugo secondo i propri gusti. I tempi di cottura dipendono molto dalla qualità e da quanto sono state affettate finemente le cipolle, sono necessarie almeno cinque ore, ma il sugo che vedete in foto, ne ha richieste ben sette! Per regolarsi, bisogna considerare che le cipolle devono diventare quasi caramellare, il sugo deve essere marroncino e omogeneo, senza acqua. Se usate la carne tagliata a bocconcini, alla fine sarà sfatta, morbidissima e indistinguibile dalle cipolle. Se avete usato un unico pezzo di carne, è ora di unirlo nuovamente al sugo, in modo da farlo ammorbidire e assorbire gli umori del sugo. Io preparo la genovese sempre il giorno precedente (il sabato per la domenica), la lascio riposare per una notte e il giorno dopo la rimetto sul fuoco giusto il tempo necessario per cuocere la pasta. Se cucinate la carne in un unico pezzo scaldatela col sugo, quindi affettatela sottilmente e servitela ricoprendo ogni fetta con una bella cucchiaiata di sugo. La carne sarà tenera e saporitissima. Le candele alla genovese Le candele spezzate condite col sugo napoletano chiamato genovese Ingredienti (per dieci persone) Sugo alla genovese q.b. Sale q.b Pepe in grani macinato al momento 800 g di candele (o ziti) spezzate a mano Formaggio grattugiato a piacere per servire (c’è chi usa solo Parmigiano Reggiano e chi solo Pecorino, io trovo che l’ideale sia un mix dei due) Procedimento Lessare la pasta (rigorosamente spezzata a mano) in abbondante acqua salata. Scaldare il sugo, lasciandone un po’ da parte insieme alla carne intera da servire come secondo. Scolare la pasta al dente e unirla al sugo, aggiungendo spezie e odori freschi a piacimento. Mescolare il tutto a fuoco vivo per uno o due minuti in modo che l’amido della pasta leghi bene col sugo e che questo entri dentro ogni candela. Impiattare, aggiungendo un generoso mestolo di sugo in ogni piatto. Servire col formaggio grattugiato, che ognuno potrà aggiungere a piacere. La carne cotta nella genovese Note Il procedimento per la rosolatura della carne e delle verdure, prevede l’utilizzo di una pentola in più, ma permette di cuocere alla temperatura ideale sia la carne (che ha bisogno di temperature alte), che le verdure, che vanno cotte dolcemente. In alternativa si possono versare le verdure crude sulla carne rosolata dopo che il vino è evaporato, attendendo che siano appassite prima di aggiungere le cipolle. Se volete maggiori informazioni sulla reazione di Maillard che rende la carne e le verdure saporite, vi rimando al blog di Dario Bressanini :) Se usate ziti o candele spezzati a mano, è essenziale che i pezzettini di pasta che restano durante questa operazione finiscano in pentola perché contribuiscono ad amalgamare ulteriormente il piatto. Una buona alternativa sono paccheri, rigatoni, penne e pennoni. In tutti i casi, usate una pasta “buona”, di qualità, preferibilmente artigianale, tutte le attenzioni che avete dedicato alla preparazione del sugo alla genovese non vanno sprecate per una pasta che sia meno che eccellente. Affidatevi a una buona pasta di Gragnano, è il matrimonio ideale: io ho usato le candele del Pastificio Dei Campi e mi sono consolata! Per quello che riguarda la carne, io in genere mi faccio consigliare dal macellaio, i pezzi usati in genere oltre al girello di spalla sono lo scamone (detto colarda a Napoli) e il muscolo dello stinco (gammuncello). Se lavorate bene e senza fretta, otterrete un sugo dolce, che non sa di cipolla "cruda", non “puzza” e, soprattutto, è digeribilissimo. Ci vogliono tempo e pazienza, ma ne vale decisamente la pena. Le cipolle devono brunire
ZUPPA DI CECI gustosa primo piatto unico economico e gustoso semplice e confortante
Facebook LinkedIn Stampa Twitter Pinterest Gnocchi alle zucchine – ricetta primi piatti estivi Gli gnocchi alle zucchine sono un primo piatto estivo a base di zucchine e patate, una pietanza golosa e genuina che mette d’accordo grandi e piccini. Seguitemi e venite a scoprire quanto buoni e semplici sono gli gnocchi alle zucchine !!!! E se […]
La pasta alla norma: La vera ricetta della tradizione siciliana spiegata da una nonna. "Il segreto è nella salsa. Ecco cosa aggiungere"
Sin da quando ero bambina ho sempre amato la pastina al pomodoro. In realtà anche la classica pastina con il formaggino. Crescendo ho sempre continuato a mangiarla soprattutto d'inverno (ma, ve lo...
La zuppa di legumi misti e farro è un vero comfort food che riscalda cuore, anima e... pancino nelle giornate fredde della stagione invernale. Provatela!
I Passatelli sono un primo piatto in brodo, della cucina dell'Emilia Romagna; un tipo di pasta fresca a base di uova, formaggio, pangrattato
Per il pranzo di oggi un piatto povero ma ricco di gusto : La minestra con patate e zucchine. Da realizzare anche con il bimby.
Lo Spezzatino di Vitello con Patate è un secondo piatto tradizionale della cucina italiana. Si prepara solitamente durante i pranzi della domenica in famiglia.
La ricetta di oggi, i pici all'aglione, sono un tipo di pasta del centro Italia. Pasta povera, un tempo preparata dalle massaie è oggi una specialità.
Mi piacciono le frattaglie e le ricette che ne prevedono l' utilizzo, mangio con gusto coratella, fegatini di pollo, di maiale, di vitello, torcinelli ( specialità molisana) , cotiche, lingua . Mancava all'appello la coda. Mi reco, tutta baldanzosa nel supermercato dove sono certa di trovarla e, con altrettanta sicurezza prelevo il vassoio dal banco frigo e lo metto nel carrello, fidandomi dei miei occhi. Per poi tornare a casa, anche con un bel mazzo di sedano, e rendermi conto che non avevo comprato la coda, ma due colli di tacchino. Poco male, li ho utilizzato per un ottimo brodo e sono andata dal macellaio a recuperare una coda che, per fortuna, ho trovato: felicità . La ricetta della tradizione romana prende il nome dai vaccinari, gli uomini addetti alla macellazione, che risiedevano nel quartiere "Regola". Piatto principe del quinto quarto, prevede due versioni, entrambe originali : con o senza aggiunta di cacao, pinoli,uvetta e spezie, può essere preparata nel modo tradizionale o con la pentola a pressione, io ho usato quest' ultima. Se vi dovesse venire la voglia e non siete a Roma, procuratevi una coda, fatevela tagliare in rocchi , pezzi, dal vostro macellaio e procedete con la preparazione. Io ho seguito questa ricetta . Coda alla vaccinara Per 3/4 persone 1,5 kg coda di vitello , tagliata a pezzi 1 litro di passata di pomodori 1 cipolla 1 carota 8 coste di sedano 1 spicchio di aglio 1 bicchiere di vino bianco ½ lt di brodo di carne Olio extravergine d'oliva Sale Lavare la coda sotto l' acqua corrente e lessarla per pochi minuti, scolarla è tamponarla per asciugarla. Fare un trito di carota, cipolla e aglio e far soffriggere con olio nella pentola a pressione, senza il coperchio. Unire la coda e farla rosolare bene, quando risulterà sigillata da tutti i lati, sfumare con il vino bianco e farlo evaporare. Aggiungere la passata di pomodoro e il brodo, chiudere la pentola a pressione e proseguire la cottura per due ore circa, su fuoco al minimo, una volta raggiunta la pressione. Nel frattempo tagliare il sedano in pezzi di circa un cm e lessare per pochi minuti, scolare e riservare. Dopo le due ore porre la pentola a pressione sotto un getto di acqua fredda, per far diminuire la pressione, controllare la cottura, la carne dovrà quasi staccarsi dall'osso e il fondo dovrà essere abbastanza addensato, nel caso prolungare la cottura, al termine inserire il sedano e proseguire la cottura per 10'. Servire calda e godersela.
Gli spaghetti alla bottarga sono un primo piatto Cremoso e Saporito da preparare con pochissimi Ingredienti: Olio, Aglio, Bottarga e Prezzemolo. Una ricetta Facile e Veloce che potrete realizzare sia con la bottarga di Tonno che con quella di Muggine. Oggi vi svelerò qualche piccolo Trucchetto per rendere la vostra pasta alla bottarga Cremosa e ben equilibrata in Sapidità. Ecco come fare!
Piatto tipico campano: Polipetti alla Luciana
Tagliatelle con crema di parmigiano e funghi porcini: un primo piatto semplice e velocissimo da realizzare!
La vera salsa di noci genovese senza panna è un simbolo della cucina ligure, fatta da pochi ingredienti che la rendono cremosa e che sono abbinati assieme in modo sublime.Questa salsa è il condim...
8 errori che facciamo spesso quando cuciniamo il cous cous. Da impiegare solo acqua a non salare quella di cottura, da come si separano i grani al condimento.
Il gazpacho è una ricetta semplicissima da fare, velocissima e soprattutto davvero buona! Stupite i vostri amici con questa ricetta!