L’effimero è una costante nella storia dell’architettura: sia in relazione a manifestazioni celebrative, festival ed esposizioni, sia nell’ambito delle costruzioni ausiliarie per la realizzazione di ponti, o come soluzione abitativa temporanea. Il fascino di queste costruzioni risiede proprio nella loro limitata durata di vita e di utilizzo, nella sfida che pongono agli architetti, ai pianificatori, agli artisti e alle maestranze coinvolte. Le origini di queste tipologie architettoniche, così diverse fra loro, risalgono forse alle nostre radici nomadi ovvero alla tenda – l’esempio per eccellenza di «costruzione volante». Per questo numero le nostre autrici e i nostri autori ci hanno fornito un’interessante selezione di esempi, che dimostrano come a dispetto della sua complessità l’architettura effimera sia ricorrente e di un certo rilievo. Ogni epoca esprime attraverso il manufatto effimero la propria idea di celebrazione, materializzandola con i mezzi tecnici a disposizione. Il carattere evanescente e ludico di queste costruzioni soddisfa un’esigenza sperimentale e invita a riflettere sullo spazio pubblico e sulla partecipazione sociale. La storia del Locarno Film Festival rivela in modo esemplare come dal 1946 a oggi questo evento funzioni come un laboratorio urbano e come campo di sperimentazione. L’Esposizione nazionale svizzera del lavoro femminile (Saffa) del 1958, dal canto suo, documenta come il gruppo di lavoro presieduto da Annemarie Hubacher abbia sfruttato al meglio l’esigua disponibilità finanziaria per creare la cornice architettonica di questo evento valendosi di notevole ingegno, di materiali economici e di elementi edili riciclati, all’insegna di un’attitudine minimalista.
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La mostra al MoMA Insecurities: Tracing Displacement and Shelter colleziona progetti e riflessioni di architetti, artisti e designer attorno al tema dell’architettura effimera e del rifugio
lang/baumann have made over strelka bar in moscow, russia as part of 'bistro 16', a collaborative project with fashion designers and artists.
Allestita al di là dell'ex scalo ferroviario di Porta Romana, l'opera orchestrata da Federica Sala mette insieme sei visioni progettuali che riflettono sul rapporto tra spazio e intimità.
circular acrylic lenses of varying sizes are connected, modifying the movement of the light to distort their surrounding environment.
Scoprite le tendenze dell'architettura effimera attraverso i progetti realizzati per i nostri clienti al Cersaie 2023.
Le opere d'arte di Marco Casagrande sono architetture effimere in bambù e salice nel paesaggio per enfatizzare la cultura dei luoghi con materiali poveri.
Applicando lo stesso compensato su ogni superficie esistente dello spazio abitativo, Naad ha trasformato un edificio secolare in legno del centro di Kyoto in una dimora temporanea, evitando la dicotomia gerarchica tra passato e presente.
In INSCA vi aiutiamo a migliorare le vostre vendite con progetti su misura e con i nostri espositori per piastrelle, bagni e materiali da costruzione.
Home Sweat Home è la sauna pubblica progettata per Esterni e costruita in soli quattro giorni durante la Design Week di Milano
Image 39 of 101 from gallery of Public Art Installations from Numen / For Use Design Collective. Courtesy of Numen / For Use
the korean artist's thread and sheer fabric drawn floating buildings have been collected in an assemblage of what is his first solo exhibition in his home country after a decade.
Following deliberation from a judging panel, six emerging architecture firms have been shortlisted for the design of the Dulwich Pavilion 2019 in London.
Image 3 of 16 from gallery of MOSCA / Sarquella + Torres Arquitectes. Photograph by Joan Guillamat
Click to enlarge Max Streicher is a sculptor and installation artist from Alberta, now residing in Toronto, who has worked extensively with inflatable technology in kinetic sculptures. His inflatab…
Image 19 of 28 from gallery of BCN Re.Set - Identity Pavilion / Urbanus + La Salle. Photograph by Runze Hu
A look at the work of modern architecture legend Oscar Niemeyer in Brazil
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"String Web" woven sculpture by Machiko Agano. Located in Fabrica art gallery, situated in the former Holy Trinity Church on the corner of Ship Street and Duke Street.
