Ci casco tutte le volte. Mai che impari dai miei errori. O dai loro. Ogni volta lo stesso entusiasmo. Che forse sarà diverso. Forse per una volta potrò dare a dei conoscenti delle indicazioni turistiche diverse da, per dire, ricordare che la Monna Lisa non sia a Firenze o che Roma non ha un lungomare dove passeggiare la sera vista Colosseo. E quindi di nuovo che ascolto entusiasta il programma di viaggio della mia nuova conoscente americana. Passerà dall'Italia per poi continuare verso la Francia e l'Inghilterra. Mi chiede più che altro dove e cosa mangiare. Posso affermare tronfia che l'argomento mi trova piuttosto preparata. E mentre disserto di crepes suzettes, macarons e fish & chips quasi non ci faccio caso. Infatti deve ripetersi. Come pago? Sempre euro no? No. O meglio ok in Italia e Francia, ma in Inghilterra servono le sterline. Really? Si, really. E non da poco, eh. L'euro non l'hanno mai utilizzato. This is not true. Ecco, quindi risulto pure bugiarda. Si confonde evidentemente l'uscita dall'Europa con l'abbandono della moneta. Che pazienza. Dice che essendoci già stata ricorda l'uso dell'euro. Invoco tutti i santi. E la Regina. Che veglino sulla malcapitata. E a me, che ne risparmino i resoconti :) Allora, una torta può chiamarsi "impossibile"? Si, secondo Donna Hay, perchè è impossibile che non riesca e soprattutto è impossibile non rimanerne conquistati. Una roba, ma una roba... Correte a provarla, ve lo chiedo per favore. Mi ringrazierete! COCONUT AND LEMON IMPOSSIBLE PIE di Donna Hay per una teglia da 18 cm di diametro 375ml di latte 60 g di farina di cocco 50 g di burro fuso un cucchiaio di estratto di vaniglia un uovo intero 50 g di farina 160 g di zucchero semolato (220 nella ricetta originale) 2 cucchiai di succo di limone zucchero a velo, per la finitura Mettere tutti gli ingredienti (tranne lo zucchero a velo, ovviamente) in un frullatore e girare brevemente, quindi il composto ottenuto va versato nella teglia imburrata. Cuocere in forno preriscaldato a 160 gradi per circa 30-35 minuti (leggermente di più nel mio forno) o comunque finchè uno stecchino inserito al centro del dolce uscirà pulito. Far raffreddare prima di servire spolverizzando con zucchero a velo. NOTE - la torta è divina anche fredda di frigo. Comunque meglio cuocerla in una teglia che sia possibile presentare in tavola piuttosto che passare l'incubo di doverla sformare. - lo zucchero nella ricetta originale è molto di più, ma come osservato anche da La Blonde Femme un po' eccessivo. Fidatevi :) - ha una consistenza divina che consente di tagliare fette perfette dopo il raffreddamento e comunque ancora, volendo, di aggredirla con un cucchiaino. - la teglia migliore per questo dolce è quella che è chiamata pie dish, ovvero una teglia con i bordi leggermente svasati, ne esistono di molto carine perchè è adatta ad assere portata in tavola. Una di pyrex o una normalissima da torta farà comunque al caso vostro.