E' raro, rarissimo, talmente improbabile da risultare, secondo gli studi di statistica, quasi impossibile. Quasi, appunto. E quindi come per magia, o miracolo, ogni tanto, ma proprio tanto, improvvisamente accade. Per una volta non son, o non sembro, in ritardo sulla vita. Pila della roba da stirare: inesistente. Cena: avviata e quasi pronta. Cesto della roba sporca: se ne vede il fondo, ottimo segno. Lavastoviglie svuotata, lavandino vuoto, forno spento, fornelli puliti. Telefono che non suona, tutte le email hanno avuto risposta, e so persino di cosa parlare domani in classe. La registrazione di "Grey's Anatomy" l'ho vista, ed al libro del momento ho dato gia' una bella botta. Per correre, anche oggi ho dato con una decina di km. Incredibile ma vero, ho un paio d'ore tutte per me. Ed allora me la godo, la doccia, per una volta senza insaponarmi con dieci mani come la dea Kali', e senza fare i salti mortali per non aver ancora capito che non posso, proprio non posso, lavarmi i capelli ed i piedi nello stesso momento, anche se lo vorrei tanto. Aspetta, mi faccio pure lo scrub, che uno strato nuovo di pelle fa sempre comodo. Mi asciugo all'aria, senza sfregarmi con le mille mani della dea di cui sopra. E mi passo la crema sulle gambe, ed una diversa sulle braccia. Intanto mi metto la maschera nutriente in testa, dopo la quale potro' usare la mia chioma come arma di distruzione di massa, secondo le indicazioni. Beh, visto che ci siamo, non vuoi che mi faccia la pedicure? Ponderatissima la scelta dello smalto: Rouge Noir o Vendetta? Opto per quest'ultimo, che nella vita non sai mai quello che ti puo' capitare, ed e' meglio premunirsi... E via di risciacquo maschera, prima di passare al phon. Se ci fossero le Olimpiadi dello stiro-capelli-a-tempo-di-record avrei ottime possibilita' di vittoria, o quantomeno di piazzamento tra i primi tre se dovesse partecipare anche mia sorella. Bene bene, trucco fatto, ultimo atto manicure. Una french decente, mi esce. Quando si dice avere tempo... Cielo, mio marito. Eccolo di rientro, con quel suo solito sorriso. Mi da un bacio, leggermente sul collo. D'altronde sono appena arrivata con la chioma-da-distruzione-di-massa, ricordate? Mi guarda strano per un attimo. Intontito dal mio fascino? Sai di polvere di sparo. E il bello e' che non sta scherzando. Si, di topo matto. Sono basita, non so se di piu' per la polvere da sparo o per il mai sentito nominare prima "topo matto", che non e' un roditore fuori di se' ma pare sia, in quel di Livorno, una specie di petardo o miccetta da sparare a Capodanno. Mi riannusa, e conferma. Ora, non abbiamo capito ad oggi cosa gli abbia fatto l'effetto polvere da sparo. Io continuo a sostenere l'ipotesi di qualche odore arrivato da fuori, perche' non voglio pensare alla possibilita' della reazione chimica tra creme, maschere per capelli ed il profumo di Marilyn Monroe... Chissa', che sia questo quello che si intende per bellezza esplosiva? :-) Come si toglie l'odore di polvere da sparo? Ma con un bel fritto! A me friggere non dispiace, ma ho la fortuna di vivere in un clima che mi consente sempre di farlo con un certo numero di finestre aperte, cappa accesa e "air extractor" in funzione. Eppure, credetemi, per queste frittelle accetterei di friggere dentro...un igloo! E se le farete, capirete il perche'... ;-) FRITTELLE DI MARIETTA (per 20-25 frittelle, a seconda delle dimensioni) 500g di farina 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva un uovo intero 30 g di parmigiano 2 cucchiaini di sale una bustina di lievito per torte salate "Pizzaiolo", o per chi non lo trova 15 grammi di lievito chimico acqua q.b, circa 150-170 ml Versare in una ciotola, o nell'impastatrice, tutti gli ingredienti tranne l'acqua. Cominciare ad impastare ed aggiungerla a poco a poco, regolandosi sulla quantita': bisognera' ottenere un impasto morbido, ma non appiccicoso, come una morbida pizza, per intenderci, quindi potrebbe servirvene di piu' o di meno a seconda della farina, del clima, dell'umidita'... Impastare qualche minuto e fare riposare l'impasto una quarantina di minuti. Dopodiche' prelevare delle palline di impasto della dimensione preferita, e schiacciarle bene sul piano di lavoro con il palmo della mano. Mi raccomando che siano abbastanza sottili, ma non trasparenti. Tirare i bordi leggermente, come si fa con le pizze, per allargarle ulteriormente. Quindi preparare una pentola con dell'olio abbondante e ben caldo. Se la temperatura non sara' giusta non si gonfieranno! Friggere poche frittelle alla volta, immergendole totalmente. Vedrete che gonfiano e diventano bellissime. Farle colorire da entrambi i lati e scolarle su carta assorbente. Servire ben calde con salumi e formaggi, eventualmente con una spolverata ulteriore di sale...e se avete strani gusti come me, non le disdegnerete nemmeno con la marmellata ;-)