Una folla di teste e occhi e voci si disperdeva nell’ambiente. Le pareti erano serpeggiate da quadrati di varie dimensioni, dove sulla superficie un miscuglio di acrilici dai colori tenui dava vita a sagome astratte. Allungasti le labbra, spostando la vista da me alle mura. E in quel gesto si nascose la combinazione: la dolcezza del tuo sorriso come una vellutata; i colori dei quadri come zucchine, burrata e gamberi. Elementi di carattere tenue che incontravano la solidità del pistacchio.