Per consolidare la conoscenza dello schema corporeo possiamo proporre queste schede didattiche.
Scarica qui tutte le schede in formato PDF
Filastrocca sullo schema corporeo: "Filastrocca del corpo umano".
Per favorire la conoscenza dello schema corporeo proponiamo ai bambini di osservarsi allo specchio indicando e nominando le principali parti del corpo.
Chi sono? Come sono? Mi guardo allo specchio e scopro... Nel periodo da gennaio a maggio 2015 i bambini sono stati c oinvol...
Articoli e Idee creative per l’insegnamento
Lo schema corporeo è il risultato delle esperienze, sensazioni e informazioni provenienti dall’interazione con la realtà esterna e corrisponde all’immagine del proprio corpo che ogni bambino ha interiorizzato.
La passeggiata di un distratto – Mamma, vado a fare una passeggiata. – Va’ pure, Giovanni, ma sta’ attento quando attraversi la strada. – Va bene, mamma. Ciao, mamma. – Sei sempre tanto distratto. – Sì, mamma. Ciao, mamma. Giovannino esce allegramente e per il primo tratto di strada fa bene attenzione. Ogni tanto si ferma e si tocca. – Ci sono tutto? Sì, – e ride da solo. È così contento di stare attento che si mette a saltellare come un passero, ma poi s’incanta a guardare le vetrine, le macchine, le nuvole, e per forza cominciano i guai. Un signore, molto gentilmente, lo rimprovera: – Ma che distratto, sei. Vedi? Hai già perso una mano. – Uh, è proprio vero. Ma che distratto, sono. Si mette a cercare la mano e invece trova un barattolo vuoto. Sarà proprio vuoto? Vediamo. E cosa c’era dentro prima che fosse vuoto. Non sarà mica stato sempre vuoto fin dal primo giorno… Giovanni si dimentica di cercare la mano, poi si dimentica anche del barattolo, perché ha visto un cane zoppo, ed ecco per raggiungere il cane zoppo prima che volti l’angolo perde tutto un braccio. Ma non se ne accorge nemmeno, e continua a correre. Una buona donna lo chiama: – Giovanni, Giovanni, il tuo braccio! Macché, non sente. – Pazienza, – dice la buona donna. – Glielo porterò alla sua mamma. E va a casa della mamma di Giovanni. – Signora, ho qui il braccio del suo figliolo. – Oh, quel distratto. Io non so più cosa fare e cosa dire. – Eh, si sa, i bambini sono tutti così. Dopo un po’ arriva un’altra brava donna. – Signora, ho trovato un piede. Non sarà mica del suo Giovanni? – Ma sì che è suo, lo riconosco dalla scarpa col buco. Oh, che figlio distratto mi è toccato. Non so più cosa fare e cosa dire. – Eh, si sa, i bambini sono tutti così. Dopo un altro po’ arriva una vecchietta, poi il garzone del fornaio, poi un tranviere, e perfino una maestra in pensione, e tutti portano qualche pezzetto di Giovanni: una gamba, un orecchio, il naso. – Ma ci può essere un ragazzo più distratto del mio? – Eh, signora, i bambini sono tutti così. Finalmente arriva Giovanni, saltellando su una gamba sola, senza più orecchie né braccia, ma allegro come sempre, allegro come un passero, e la sua mamma scuote la testa, lo rimette a posto e gli dà un bacio. – Manca niente, mamma? Sono stato bravo, mamma? – Sì, Giovanni, sei stato proprio bravo. (Gianni Rodari) Questo percorso inizia con il racconto di Rodari. Durante la narrazione viene usato un personaggio (realizzato in cartoncino) che mi permette di staccare le varie parti del corpo (attaccate con il velcro) via via che il racconto procede, suscitando la curiosità e l'interesse dei bambini. Dopo aver ascoltato la storia, ognuno rappresenta graficamente Giovannino. Il giorno seguente propongo ai bambini grandi di disegnare con la matita il proprio ritratto e di osservarlo. Riprendendo la storia del bambino distratto abbiamo modo di scherzare e divertirci se scopriamo che manca qualcosa. Forse l'abbiamo perso come Giovannino? Tutta queste attività si intrecciano con quelle già presentate nel post precedente http://catemaestra.blogspot.it/2016/01/schema-corporeo-alla-scoperta-di-me.html 1) Mi disegno e mi descrivo 2) Mi osservo e rifletto... manca qualcosa? 3) Mi guardo allo specchio 4) Mi ritraggo facendo attenzione ai particolari 5) Osservo attentamente il disegno... non manca proprio niente! Qualche attività per dimostrare che, ormai, sono un esperto/a di... RITRATTI! 1) Disegno il viso con la matita 2) Ritaglio e incollo al posto giusto le parti del viso 3) Completo il viso 4) Cerco la metà del viso mancante e la incollo 1) Cerco, ritaglio, incollo la parte mancante. 2) Completo la figura. (I modelli di queste schede li ho trovati su Pinterest. Altri modelli interessanti si trovano nel sito di Maestra Gemma e nel web). Dal web alcune filastrocche da recitare toccandosi le parti del corpo nominate. FILASTROCCA BIRIMBO' FILASTROCCA BIRIMBO' IL NASINO TOCCHERO' E GLI OCCHIETTI MUOVERO' LA BOCCUCCIA E' PROPRIO QUA LE ORECCHIE DIETRO UN PO' FILASTROCCA BIRIMBO' IL MIO COLLO ECCOLO QUA I CAPELLI TOCCHERO' LE MANINE MUOVERO' LE MIE BRACCIA ALLUNGHERO' LA MIA PANCIA E' PROPRIO QUA LA MIA SCHIENA DIETRO UN PO' FILASTROCCA BIRIMBO' LE MIE GAMBE MUOVERO' CON I PIEDI SALTERO' GIRO INTORNO ANCORA UN PO' POI MI FERMO E COSA FO' PATAPUNFETE, BIRIMBO' FILASTROCCA TOCCA TOCCA Filastrocca tocca tocca tocca la testa tocca la bocca tocca il naso tocca la gamba tocca il ginocchio. Filastrocca vecchia vecchia tocca la schiena, tocca l'orecchio tocca il pollice e il mignolo tocca le spalle, tocca il piedino. Filastrocca sul panchetto tocca la pancia toccati il petto tocca la coscia, tocca il culetto per guadagnare un altro confetto. Appare una manina Appare una manina si mette a ballare si apre e si chiude e poi se ne va. Appare l’altra mano, si mette a ballare si apre e si chiude e poi se ne va. E adesso tutte e due si mettono a ballare si aprono e si chiudon e poi se ne van.
Blog scuola, Schede didattiche scuola dell'infanzia, La maestra Linda, Schede didattiche da scaricare,
Quest’anno oltre a matematica, scienze e informatica avrò tra le mie materie anche Educazione Fisica. Inizio un bel nuovo ciclo con la mia prima e, come da tradizione, mi presento con storie e giochi. In queste due prime settimane i libri illustrati e le storie mi hanno aiutato a conoscere …
Per favorire la conoscenza dello schema corporeo proponiamo ai bambini di osservarsi allo specchio indicando e nominando le principali parti del corpo.
Per favorire la conoscenza dello schema corporeo possiamo proporre di completare la figura disegnando i particolari mancanti.
Per favorire la conoscenza dello schema corporeo possiamo proporre di completare la figura disegnando i particolari mancanti.
Per favorire la conoscenza dello schema corporeo proponiamo ai bambini di osservarsi allo specchio indicando e nominando le principali parti del corpo.
Il VISO LO SCHEMA CORPOREO Vorrei cambiare argomento e passare allo schema corporeo e più precisamente a quella fase in cui il bambino passa dallo scarabocchio alla realizzazione del proprio viso, poi del corpo e poi via via di ciò che lo circonda prendendo coscenza di se nello spazio e nella realtà. Per loro una breve poesia o filastrocca in modo da facilitare l'impresa. IL MIO VISETTO Disegnare un bel visetto? Non é difficile , chi lo ha detto? Lo puoi fare in un secondo gira gira fai un bel tondo... Ora metti due cerchietti: questi sono i tuoi occhietti Poi al centro un bel puntino, ecco fatto il tuo nasino Sulla testa i capelli, colorati saran più belli, Gia, le cose son parecchie... non scordiamoci le orecchie Per completare , poi, la bocca É finita la filastrocca. La maestra Francy
Scopriamo con i bambini l'interno del nostro corpo formato dallo scheletro, dai muscoli e da vari organi: i polmoni, il cuore, il cervello, l'apparato digerente... Il nostro corpo è fatto a strati, come una cipolla. C'è uno strato esterno che si chiama pelle, uno più interno che sono i muscoli, un altro più duro che è fatto dalle ossa ed uno più delicato dove sta il cuore, lo stomaco, i polmoni e gli altri organi. Il cervello, che sta nella testa, mette tutti questi strati in comunicazione fra loro: quando siamo stanchi, ad esempio, i muscoli lo dicono al cervello che ci fa sbadigliare e venire sonno; quando abbiamo fame la bocca lo ricorda alla pancia e sentiamo una specie di buco. Il nostro corpo è una macchina molto delicata, che bisogna tenere sempre sana e pulita perché funzioni a dovere. I muscoli servono a farci muovere, correre e camminare. Coi muscoli delle braccia possiamo portare la spesa o metterci lo zaino in spalla; con quelli delle gambe saltiamo, corriamo e giochiamo a pallone; con quelli del viso parliamo, ridiamo, mangiamo. Sotto la pelle i muscoli ricoprono il nostro corpo dalla testa ai piedi; perfino gli occhi sono comandati da piccoli muscoli che ci permettono di guardare in alto ed in basso, a destra e a sinistra anche senza muovere la testa. Le ossa servono a sostenere tutto il nostro corpo. È come un'impalcatura su cui si costruisce una casa: così possiamo muoverci senza che i muscoli se ne vadano uno da una parte e l'altro dall'altra. Ci sono ossa lunghissime, come quelle della gamba, e ossa cortissime, come quelle del dito mignolo. Ci sono ossa fragili e ossa robuste, e ci sono anche ossa che proteggono gli organi più importanti: le costole ad esempio proteggono il cuore ed i polmoni; il cranio invece protegge il cervello che è molto delicato e deve rimanere ben chiuso e difeso dall'esterno. Quando il sangue passa dai polmoni prende l'aria che abbiamo respirato e la porta con sé, perché anche il resto del corpo possa respirare. Se il nostro corpo non avesse più aria, non potrebbe più funzionare. Dentro il petto tic-tac-tic-tac il cuore batte come un orologio sempre in movimento. Il suo compito è quello di far arrivare il sangue ai muscoli, alla pelle, al cervello, a tutte le parti del corpo. È un po' come una caldaia che manda il calore in tutta quanta la casa. Dal cuore il sangue fa tutto il giro del corpo, dalla cima della testa alla punta dei piedi: sale su fino al cervello, fa un giro nei polmoni, scende nello stomaco e poi ritorna al cuore per rifare il giro. E ad ogni passaggio si ricarica di energia e di sostanze nutritive e le porta a tutto l'organismo. L'apparato digerente trasforma gli alimenti perché possano essere assorbiti dal nostro corpo. Questi alimenti, tagliati e triturati dai denti, vengono ridotti in una poltiglia densa che attraversa l'esofago per arrivare poi nello stomaco. Quest'ultimo lavora come un frullino perché la poltiglia diventi molto liquida prima di passare nell'intestino tenue, dove gli alimenti vengono selezionati: ciò che è buono per il corpo va nel sangue, ciò che non è buono va nell'intestino crasso e verrà eliminato: è la cacca. Il cervello è un organo molto perfezionato che lavora giorno e notte, un vero computer. È protetto dalla scatola cranica ed è collegato a tutte le parti del corpo per mezzo dei nervi, che sono come i fili del telefono. Il cervello comanda tutti i movimenti che facciamo, come camminare, muovere le palpebre... È sempre il cervello che ci permette di riconoscere gli odori, i suoni... controlla il ritmo del cuore e del respiro, anche durante il sonno. Scarica qui tutte le schede in formato PDF
Per favorire la conoscenza dello schema corporeo proponiamo ai bambini di osservarsi allo specchio indicando e nominando le principali parti del corpo.
Articoli e Idee creative per l’insegnamento
My quest this year was to create a more organised environment in my classroom. A space that allowed for natural expression through various forms of play as well as a space that was organised and wa…
Visita l'articolo per saperne di più.
Una raccolta di 26 schede in PDF con attività sullo schema corporeo per la scuola dell'infanzia. Ogni scheda include le istruzioni per l'insegnante, utili a realizzare l'attività; Ideali per aiutare i bambini a comprendere le parti del corpo e del viso; Adatte a sviluppare la consapevolezza di sé nei bambini di 4 e 5 anni;
Qui puoi scaricare tutte le schede in formato pdf
Il progetto, rivolto ad una sezione 3 anni di Scuola dell'Infanzia, nasce dall'intento di guidare e stimolare i bambini affinché sviluppino gradualmente una presa di coscienza di se stessi, del sé corporeo, delle capacità e potenzialità che lo caratterizzano.
Invitiamo i bambini ad osservarsi allo specchio e a nominare le parti del viso e del corpo. Possiamo proporre delle poesie che aiutano i bambini a memorizzare lo schema corporeo.
Goal: reducing the visible world in horizontal and vertical lines and primatr colors. Technique: stamping. You need: black cardboard sponges cut in different sizes (squares and rectangles) tempera paint in red, blue and yellow brushes white crayons View these artworks of Mondrian and talk about how he abstracted a tree. Also talk about Victory Boogie Woogie, the painting in which you can see part of the map of New York. Tell students we are going to make our own Mondrian map. Discuss the terms primary colors, square, rectangle, vertical and horizontal lines. Instruction Brushes will not be rinsed, but will remain the same color. Show how to use a brush to rub the sponge with paint. Show how to stamp: do not slide the sponge, but lift it off the paper. This way you'll get a tight shape. Stamp horizontally or vertically only. Do not stamp two of the same colors next to each other. Make sure the shapes don't touch each other. You must be able to see the black roads between them. When the work had dried, draw stripes on the black roads using a white crayon. Elements of art: shape, color, line. Artworks are made by students of grade 1/2.
L’omino Stecco per conoscere il proprio corpo, esprimersi, relazionarsi, comunicare con la mimica facciale e gestuale, facendo accrescere sia l’autostima che un’immagine positiva di sé.
arte, progetti