Le Paste di meliga sono dei golosi Biscotti piemontesi con farina di mais e burro, realizzati in sac a poche: ruvidi, rustici e friabili !
Le paste di meliga sono delle ciambelline di origine piemontese, dalla consistenza rustica e friabile, a base di farina di mais fioretto. Ottime da gustare a colazione o al termine del pasto con un bicchiere di Barolo, si preparano con un impasto simile a una frolla montata.
Come preparare in casa i classici biscotti piemontesi con farina di mais: la ricetta facile delle paste di meliga
PASTE DI MELIGA CATEGORIA: prodotto da forno I CINQUE SENSI PIU' UNO: SENSAZIONI E RICORDI Ah...le Paste di Meliga o Paste...
Le paste di meliga (in piemontese paste'd melia) sono un biscotto frollino tipico del Piemonte e, in particolare, delle Valli di Lanzo, del cuneese, del biellese e bassa Val di Susa. Di origine antica, si vuole che siano nati per necessità di fronte ad un cattivo raccolto che aveva fatto salire alle stelle il prezzo del frumento. I fornai cominciarono quindi a mescolare il fior di farina (oggi definito farina 00) con il frumento di mais, cioè con la farina ricavata dal mais macinata finissima, del tipo non utilizzabile per la polenta ma destinata a confezionare dolci. Farina 00, farina di mais fioretto, burro, zucchero, uova, lievito, sale,
Paste di meliga | Ricetta di Luca Montersino
These delicious treats are crumbly cornmeal shortbread cookies popular in pastry shops all over northern Italy.
Le paste di meliga sono biscotti perfetti per l'ora del thè, nati in Piemonte, resi ancora più speciali dall'uso della farina di mais.
Una delle piacevoli scoperte che ho fatto quando sono venuta ad abitare in Piemonte sono state le paste di meliga, dei deliziosi biscotti molto friabili e perfetti per iniziare piacevolmente la giornata.
Le Paste di Meliga sono dei biscotti di frolla tipici del Piemonte, realizzati con un mix di farina 00 e farina fioretto di mais. Vediamo insieme la ricetta!
Le paste di meliga piemontesi sono dei friabili biscotti a base di farina di mais, ottimi sia per la merenda che per la colazione!
PASTE DI MELIGA CATEGORIA: prodotto da forno I CINQUE SENSI PIU' UNO: SENSAZIONI E RICORDI Ah...le Paste di Meliga o Paste...
Per la rubrica al Km 0 oggi prepariamo cibo colorato, l'ideale per tirare su il morale ai meteoropatici (quindi a me non riguarda, non ne soffro, anzi io amo il tempo autunnale e invernale :-)). Le paste di meliga sono famosissime, ma per chi non conoscesse questo delizioso, friabilissimo e burroso biscotto piemontese, racconto che fino agli anni ’50 la polenta era il piatto principale dell’alimentazione rurale. La gente dei campi era riuscita, ad ottenere varietà di mais speciali, nel gusto e nel profumo. Nel secondo dopoguerra gli ibridi di mais provenienti dall’America hanno sostituito nei campi, le varietà locali, Per fortuna alcuni agricoltori hanno continuato a coltivare una manciata di semi nell’orto di casa per farsi la “polenta buona” e ciò ha permesso di recuperare il lavoro di secoli di selezione contadina e non perderlo del tutto. Gli antichi mais come l’OTTOFILE, il PIGNOLETTO, l’OSTENGA, il NOSTRANO DELL’ISOLA, producono anche meno della metà degli ibridi ad uso umano, ma hanno caratteristiche gustative decisamente interessanti: antichi mais piemontesi Io mi diletto a creare sempre versioni nuove miscelando le varie farine di mais, ecco l'ultima (n.b.nella foto le pannocchie non sono di mais 8 file), puoi anche rifare le mie paste di meliga semi-integrali, quelle fini da pasticceria al miele, quelle classiche e quelle di Montersino. Sicuramente ne seguiranno altre varianti :-) Cosa serve: 50 g. farina di mais tipo fumetto (per pasticceria) 80 g. farina 00 100 g. farina di mais ottofile giallo integrale macinato a pietra 100 g. burro morbido 100 g. zucchero semolato (possibilmente extrafine) 60 g. tuorlo (3) la punta di un cucchiaino di lievito per dolci 1 pizzico sale scorza di mezzo limone bio grattugiata 1 o 2 cucchiai latte freddo se serve 1/2 bacca vaniglia (i semi) Montare il burro tenuto fuori dal frigo almeno da due ore con lo zucchero, il pizzico di sale, la vaniglia e la scorza del limone grattugiata, quando la massa è biancastra unire, uno alla volta i tuorli, poi le farine precedentemente mescolate con il lievito setacciato, amalgamare velocemente ed unire poco latte (se serve) per ottenere un composto consistente ma dev'essere morbido da poterlo modellare con una sac a poche. Con l'aiuto di una spatola inserire l'impasto in una tasca da pasticcere usa e getta resistente o in tessuto munito di bocchetta a stella, formare subito le paste di meliga, un po' distanziate tra loro perchè si allargheranno un pochino, sulla leccarda rivestita con carta da forno; mettere la leccarda in frigorifero almeno 30 minuti, meglio ancora se per più tempo. Intanto preriscaldare il forno statico a 160°/165° infornare per 15-20 minuti (dipende dal forno). Trasferire sulla gratella e lasciare raffreddare, conservare i biscotti in una scatola di latta Carla: Baccalà al forno con patate e pomodorini Laura: Minestra d'orzo e zucca Paola: Crostatine con marmellata ai frutti di bosco e mele Sabrina: Teglia di verdure al forno Simona: Paste di meliga 8 file (giallo) Seguiteci anche sulla nostra pagina facebook cliccando QUI
These ancient and deliciously crumbly biscuits (meliga meaning mais, or corn, in dialect) are often served in Turin’s piole, the classic trattorie serving traditional dishes. They are offered with a glass of moscato or dolcetto at their simplest, or with a bowl of creamy, freshly whipped Zabaione at the end of the meal. Cavour, a native Piedmontese, is said to have requested at the end of every meal two paste di meliga with a glass of Barolo Chinato, a herby, digestive dessert wine. A real treat. Recipe excerpted with permission from Tortellini at Midnight by Emiko Davies, published by Hardie Grant March 2019, RRP $35.00 Hardcover.
Buon giovedì, oggi al Km 0 siamo indaffarate, di corsa :-) e dunque prepariamo piatti da preparare in 30 minuti; io faccio la colazione ed ho pensato di offrire le paste nostre di meliga (significa mais in dialetto) di pasticceria. Ci sono due versioni di questo dolcetto della tradizione piemontese, più rustico da panetteria, che si impasta con la farina di mais fioretto (una macinatura molto fine del chicco) e quella da pasticceria che è un impasto fatto con la farina fumetto (che è finissima quasi come il borotalco, non si trova da comprare nei supermercati, occorre acquistarla nei negozi specializzati), la percentuale del burro è sempre altissima e dona friabilità e golosità alla pasta, come accade per tutti i frollini al burro. Per questa occasione ho scelto la ricetta di Montersino (piemontese come me). Guarda anche le paste di meliga tradizionali e le mie paste di meliga al miele Photo by Graffi Narrazioni Fotografiche Cosa serve: 200 g. farina di mais fumetto (per pasticceria) 200 g. farina 00 200 g. burro a pomata 160 g. zucchero semolato (*io ho sottratto 8 g. leggi sotto) 1 uovo e 1 tuorlo 8 g. lievito per dolci i semi di mezza bacca di vaniglia (*io una bustina zucchero da 8 g. con semi di vaniglia bourbon) buccia grattugiata 1/2 limone naturale (mia aggiunta, ci sta benissimo!) 1 pizzico sale Setacciare bene le farine con il lievito, mettere in planetaria o in una ciotola usando un cucchiaio di legno, aggiungere la scorza del limone grattugiata mescolare bene con il burro fatto a pezzetti e a pomata (tirarlo fuori dal frigo almeno un'ora prima), quindi unire il resto degli ingredienti ed amalgamare velocemente. Trasferire il composto in una tasca da pasticcere e tagliare semplicemente la punta se si vuole ottenere paste di meliga lisce come le mie, altrimenti usare la punta a stella. Formare le classiche ciambelle sulla leccarda del forno rivestita con carta da forno. Mettere poi la teglia in frigo. Nel frattempo preriscaldare il forno statico a 170°, quando arriva in temperatura, infornare e cuocere per circa 15 minuti. Non farsi ingannare dall'aspetto, anche se sembreranno pallide e poco cotte, in realtà devono essere così: appena-appena colorite sul fondo, si rassoderanno una volta fredde e acquisiranno la caratteristica texture. Quindi sfornare e con molta delicatezza (meglio usare una spatolina piatta) trasferire le paste di meliga sulla gratella e farle completamente raffreddare. Si conservano a lungo chiuse in una scatola di latta o confezionate nei sacchetti di polipropilene. Una vera coccola, raffinata e golosa, adatta a colazione e a metà pomeriggio con un the, ma si trovano spessissimo nei ristoranti di un certo rilievo servite come dessert di fine pasto accompagnate da zabaione (un classico per noi in piemonte) Colazione Simona: Paste di meliga di Montersino Pranzo Sabrina: Pennette di lenticchie rosse con pesto di pomodori secchi ed acciughe Merenda Carla: Cheesecake semplice nel bicchiere Cena Monica: Spaghetti al sugo di tonno Seguiteci anche sulla nostra pagina facebook cliccando QUI
Enjoy these crumbly polenta cookies, known as paste di meliga, alongside a glass of Barolo.
Una delle piacevoli scoperte che ho fatto quando sono venuta ad abitare in Piemonte sono state le paste di meliga, dei deliziosi biscotti molto friabili e perfetti per iniziare piacevolmente la giornata.
É da qualche settimana che smatto alla ricerca della ricetta ideale delle paste di meliga, biscotti piemontesi con la farina di mais. Dopo aver assaggiato le paste d’amelia della pasticceria Massera di Biella…biscotti meravigliosi che…
Un biscotto rustico e spettacolare, un'idea regalo per le feste che arrivano, un'occasione per mangiare un biscotto a chi ha problemi con il saccarosio, perchè dolcificate con il maltitolo (eh ma se non l'avete - e non avete intolleranze - non disperate e sostituite tranquillmente con comune saccarosio!!) Ingredienti: 200 gr farina debole 200 gr farina di mais (più è a grana grossa e più sono friabili, io uso una fioretto, che è una via di mezzo) 200 gr burro 200 gr maltitolo 25 gr tuorli 60 gr uova 4 gr lievito per dolci 1 gr sale qb vaniglia Procedimento: montare burro e maltitolo, unire a filo le uova e i tuorli sbattuti insieme, aggiungere vaniglia e sale ed infine le polveri miscelate. Come ogni frolla dare riposo in frigo almeno mezz'ora ma anche tutta una notte, poi formare, e cuocere a 170° per circa 15 minuti. Un riposo in frigo ai biscotti formati prima della cottura aiuterà il mantenimento della forma (utile soprattutto se si fanno con la finestrella in mezzo come nell'originale formatura di Montersino o se si fanno con il forellino per appenderli all'albero di natale) Non dimezzate la dose anche se ne vengono tanti, spariranno subito!!!!!!
Paste di meliga, detti anche biscotti di meliga....deliziosi dolcetti tipici piemontesi a base di pasta frolla fatta con farina di mais.
These ancient and deliciously crumbly biscuits (meliga meaning mais, or corn, in dialect) are often served in Turin’s piole, the classic trattorie serving traditional dishes. They are offered with a glass of moscato or dolcetto at their simplest, or with a bowl of creamy, freshly whipped Zabaione at the end of the meal. Cavour, a native Piedmontese, is said to have requested at the end of every meal two paste di meliga with a glass of Barolo Chinato, a herby, digestive dessert wine. A real treat. Recipe excerpted with permission from Tortellini at Midnight by Emiko Davies, published by Hardie Grant March 2019, RRP $35.00 Hardcover.
Le paste di meliga sono dei biscotti con la farina di mais di origine piemontese, ora puoi prepararle con il tuo bimby.
biscotti, meliga, mais
I biscotti della tradizione sono i più buoni, tutti da riscoprire, come le paste di meliga: deliziosi frollini al burro con farina di mais. Una specialità piemontese da gustare a colazione, ma anche dopo cena, con un buon bicchiere di Barolo in cui intingere questi friabili biscottini.
Vediamo ora il procedimento per eseguire le paste di meliga, facilmente e rapidamente grazie all’aiuto del robot da cucina Bimby
Paste di Meliga
Paste di Meliga, ma anche biscotti di Pamparato, di Sanfront, di Barge, ad indicare le tappe golose di una antichissima tradizione dolciaria che, dal Monregalese dove nacque, ha diffuso la sua fama in tutta la Penisola, tanto da essere oggi Presidio Slow Food e da fregiarsi del marchio PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale). Chissà se lo […]
I biscotti della tradizione sono i più buoni, tutti da riscoprire, come le paste di meliga: deliziosi frollini al burro con farina di mais. Una specialità piemontese da gustare a colazione, ma anche dopo cena, con un buon bicchiere di Barolo in cui intingere questi friabili biscottini.
Le paste di meliga sono dei deliziosi biscotti della cucina tradizionale piemontese. La meliga in dialetto piemontese è infatti il granoturco, e questa ricetta è citata da Giovanni Vialardi nel suo ricettario del 1854. Il granoturco, che si racconta sia stato diffuso in Piemonte all'epoca delle grandi carestie del XVI secolo da San Carlo Borromeo, ha…
These ancient and deliciously crumbly biscuits (meliga meaning mais, or corn, in dialect) are often served in Turin’s piole, the classic trattorie serving traditional dishes. They are offered with a glass of moscato or dolcetto at their simplest, or with a bowl of creamy, freshly whipped Zabaione at the end of the meal. Cavour, a native Piedmontese, is said to have requested at the end of every meal two paste di meliga with a glass of Barolo Chinato, a herby, digestive dessert wine. A real treat. Recipe excerpted with permission from Tortellini at Midnight by Emiko Davies, published by Hardie Grant March 2019, RRP $35.00 Hardcover.
Per la rubrica al Km 0 oggi prepariamo cibo colorato, l'ideale per tirare su il morale ai meteoropatici (quindi a me non riguarda, non ne soffro, anzi io amo il tempo autunnale e invernale :-)). Le paste di meliga sono famosissime, ma per chi non conoscesse questo delizioso, friabilissimo e burroso biscotto piemontese, racconto che fino agli anni ’50 la polenta era il piatto principale dell’alimentazione rurale. La gente dei campi era riuscita, ad ottenere varietà di mais speciali, nel gusto e nel profumo. Nel secondo dopoguerra gli ibridi di mais provenienti dall’America hanno sostituito nei campi, le varietà locali, Per fortuna alcuni agricoltori hanno continuato a coltivare una manciata di semi nell’orto di casa per farsi la “polenta buona” e ciò ha permesso di recuperare il lavoro di secoli di selezione contadina e non perderlo del tutto. Gli antichi mais come l’OTTOFILE, il PIGNOLETTO, l’OSTENGA, il NOSTRANO DELL’ISOLA, producono anche meno della metà degli ibridi ad uso umano, ma hanno caratteristiche gustative decisamente interessanti: antichi mais piemontesi Io mi diletto a creare sempre versioni nuove miscelando le varie farine di mais, ecco l'ultima (n.b.nella foto le pannocchie non sono di mais 8 file), puoi anche rifare le mie paste di meliga semi-integrali, quelle fini da pasticceria al miele, quelle classiche e quelle di Montersino. Sicuramente ne seguiranno altre varianti :-) Cosa serve: 50 g. farina di mais tipo fumetto (per pasticceria) 80 g. farina 00 100 g. farina di mais ottofile giallo integrale macinato a pietra 100 g. burro morbido 100 g. zucchero semolato (possibilmente extrafine) 60 g. tuorlo (3) la punta di un cucchiaino di lievito per dolci 1 pizzico sale scorza di mezzo limone bio grattugiata 1 o 2 cucchiai latte freddo se serve 1/2 bacca vaniglia (i semi) Montare il burro tenuto fuori dal frigo almeno da due ore con lo zucchero, il pizzico di sale, la vaniglia e la scorza del limone grattugiata, quando la massa è biancastra unire, uno alla volta i tuorli, poi le farine precedentemente mescolate con il lievito setacciato, amalgamare velocemente ed unire poco latte (se serve) per ottenere un composto consistente ma dev'essere morbido da poterlo modellare con una sac a poche. Con l'aiuto di una spatola inserire l'impasto in una tasca da pasticcere usa e getta resistente o in tessuto munito di bocchetta a stella, formare subito le paste di meliga, un po' distanziate tra loro perchè si allargheranno un pochino, sulla leccarda rivestita con carta da forno; mettere la leccarda in frigorifero almeno 30 minuti, meglio ancora se per più tempo. Intanto preriscaldare il forno statico a 160°/165° infornare per 15-20 minuti (dipende dal forno). Trasferire sulla gratella e lasciare raffreddare, conservare i biscotti in una scatola di latta Carla: Baccalà al forno con patate e pomodorini Laura: Minestra d'orzo e zucca Paola: Crostatine con marmellata ai frutti di bosco e mele Sabrina: Teglia di verdure al forno Simona: Paste di meliga 8 file (giallo) Seguiteci anche sulla nostra pagina facebook cliccando QUI
Paste di Meliga, ma anche biscotti di Pamparato, di Sanfront, di Barge, ad indicare le tappe golose di una antichissima tradizione dolciaria che, dal Monregalese dove nacque, ha diffuso la sua fama in tutta la Penisola, tanto da essere oggi Presidio Slow Food e da fregiarsi del marchio PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale). Chissà se lo […]
Tutte le migliori ricette della cucina piemontese. Cosa aspetti? E' ora di iniziare a cucinare!
Le Paste di meliga sono dei biscottini tradizionali del Piemonte, dove vengono preparati soprattutto nella provincia di Cuneo e Torino.