Gli agnolotti, anche detti agnelotti, sono una specialità tipica della cucina piemontese, una pasta fresca all'uovo ripiena di carni arrosto e verdura stufata. Perfetti per il pranzo delle feste.
La ricetta degli agnolotti, vanto della cucina piemontese, tipici della zona del Monferrato, una pasta ripiena molto ricca e un tantino laboriosa, servita, come da tradizione, con burro, formaggio e un sugo saporito d'arrosto.
I ravioli di patate e salsiccia sono un tipo di pasta ripiena molto rustica e gustosa che potrete condire con un classico sugo di carne, di selvaggina, di funghi ma anche più semplicemente con bur...
Mai avrei pensato di passare un pomeriggio a fare agnolotti. Insieme a tutta la pasta ripiena erano stati catalogati tra i "ma chi me lo fa fare", ovvero tra quelle preparazioni che non rientrano nei miei gusti di donna pigrissima. Se c'è chi lo può fare molto bene per me, perchè mai mi ci devo mettere? Questo ho sempre pensato di tutti quei piatti che richiedono tanto tempo nella preparazione. Questo penso ancora, ma c'è un piccolo problema. C'è una sfida che si insinua strisciando nella mia pigrizia e che quasi ogni mese mi fa affrontare per la prima volta dei capitoli della cucina che avevo deciso di lasciare ai futuri concorrenti di Masterchef. Così. per star dietro al folle gruppo dell'emmetichallenge, ho deciso che dopo essermi cimentata col disosso del pollo, avrei anche affrontato la pasta ripiena. La mia storia è scandita dalle paste ripiene. Torino, tavolo di formica giallo, una rotella in mano e la nonna che, la sua mano nella mia, tagliava insieme a me gli agnolotti per il pranzo di Natale. Milano, tinello di casa dei miei e mia mamma che ci porta in tavola i ravioli comprati nel pastificio artigianale vicino a casa. Pianello Val Tidone, i compleanni della nonna dell'allora fidanzato (ora marito) fatti di trattorie, lunghe tavolate di parenti e ciotole piene di caramelle piacentine condite con fiumi di burro e salvia profumata Ferrara, il lavoro lontano da casa del marito ha avuto i suoi vantaggi. Come non dimenticare i cappellacci di zucca conditi col ragù assaporati nei tanti ristoranti frequentati durante la trasferta ferrarese? Posada, ancora tavolate, ancora pasta ripiena. Questa volta si tratta di amici, tanti bambini e culurgiones come se piovesse. Pomodoro e basilico fresco e tanto tanto pecorino. E quindi con cosa cimentarmi? Con ciò che mi definisce di più, con la mia storia più profonda. Con gli agnolotti della nonna. Non avendo ricetta, non ricordando nulla se non il tavolo di formica, ho cercato nei miei libri di cucina piemontese e ci ho provato. AGNOLOTTI PIEMONTESI AL SUGO D'ARROSTO e profumo di tartufo bianco Dosi per un sacco di agnolotti.... non saprei dirvi quanti Ingredienti Per la pasta 500 g di farina 00 4 uova un cucchiaio di olio acqua se necessario Per il ripieno 250 g di sottopaletta di vitello (o arrosto della vena) 250 g di coscia di maiale olio extravergine d'oliva burro rosmarino alloro un cuore di porro (variante mia, ci vorrebbe dell'aglio) un bicchiere di vino bianco brodo di manzo (io l'ho preparato con un bel pezzo di biancostato di scottona, carota, sedano, cipolla) un uovo 50 g di parmigiano grattugiato 250 g di spinaci lessati (gli agnolotti langaroli vogliono la verdura, come la ricetta di fotocibiamo, quelli di Torino e provincia no, io ho preferito seguire la prima versione, anche se la tradizione vuole la scarola) un pizzico di noce moscata un cucchiaino di sale aromatizzato al tartufo bianco PROCEDIMENTO Preparate prima di tutto l'arrosto e il brodo In un tegame scaldate tre o quattro cucchiai di olio e una noce di burro. Tritate il porro e soffriggete insieme agli aromi. Asciugate la carne e fatela rosolare a fuoco vivace in tutti i lati. Bagnate con un bicchiere di vino bianco e fate sfumare. Abbassate la fiamma, coprite il tegame e fate cuocere a fuoco molto basso per tre ore circa, bagnando se necessario con il brodo. Fate raffreddare e tritate l'arrosto insieme agli spinaci In una ciotola unite il trito di arrosto e spinaci, l'uovo, il parmigiano, la noce moscata e il sale. Impastate bene con le mani. Mentre l'arrosto cuoce, preparate la pasta. Setacciate la farina e sistemate nel centro le uova e il cucchiaio di olio. Impastate e aggiungete l'acqua se necessario. Quando avrete un impasto liscio e omogeneo, avvolgetelo in una pellicola e mettetelo a riposare in frigorifero per almeno mezz'ora Dopo il riposo tirate la sfoglia. Sistemate dei mucchietti di impasto sulla sfoglia e copriteli con altra. Premete e tagliate con una rotella. Mettete gli agnolotti a riposare per un paio d'ore in un luogo fresco. Per cuocere gli agnolotti potete procedere in due modi: con la cottura in acqua salata o con cottura nel brodo. Io ho deciso che era meglio l'acqua anche perchè per i soliti impegni dell'ultimo minuto mi hanno costretta a congelare il brodo. Cuocete gli agnolotti in acqua salata per qualche minuto. Nel frattempo passate il sugo d'arrosto al setaccio, fatelo restringere un po' ed eventualmente aggiungete un paio di cucchiaini di fecola di patate per addensare Io ho aggiunto anche un goccio di concentrato di pomodoro. Scolate gli agnolotti, irrorateli con il sugo di arrosto e aspettate il giudizio del marito :) CONSIDERAZIONI un vero lavoraccio.... la mia nonna era davvero una donna paziente, ne ho la prova devo sistemare gli ingredienti della sfoglia, la ricetta che avevo non mi ha convinta a pieno anche perchè la pasta non era facile da lavorare diciamo che sono ben lontana dall'ottenere una sfoglia uniformemente sottile e per questo i miei agnolotti sono rimasti molto spessi ai bordi è sempre bello mettersi alla prova, ma ... gli agnolotti li faceva meglio la mia nonna PS non ne potevo più di fare agnolotti... e quindi con il ripieno avanzato ho fatto una sorta di mini bacon bomb o polpettone svuotafrigo. Cotto non sul bbq ma in padella, è stato molto apprezzato dal marito
Gli agnolotti sono uno dei piatti tipici della cucina Piemontese e sono conosciuti ed apprezzati all'estero come in Italia per la loro bontà
Gli agnolotti del Plin sono tipici delle Langhe in Piemonte. Il plin è il pizzicotto con cui vengono chiusi questo tipo particolare di agnolotti.
Ravioli ricotta e prosciutto, penso che voi che mi seguite, sapete quanto mi piace fare la pasta in casa, è tutta un altra storia, il piacere di mettere le mani in pasta, tirare la sfoglia, fare i...
Ricetta Agnolotti alla piemontese un piatto della tradizione contadina, semplice da preparare e veloce da mangiare e gustare!
Un piatto piemontese composto da due ricette in una, che unisce la tradizione della pasta fresca con la corposità di un condimento a base di carne.
Gli agnolotti alla piemontese sono uno dei formati di pasta ripiena più famosi in Italia. A base di carne macinata arricchita da verdure lessate, questi ravioli hanno da sempre caratterizzato le prime portate della cucina piemontese. Ottimi, gustosi e ricchi vengono spesso serviti con condimenti a base di brasato di carne oppure in brodo, ma anche semplicemente con burro e salvia.
Ricetta Agnolotti alla piemontese un piatto della tradizione contadina, semplice da preparare e veloce da mangiare e gustare!
Troppo, troppo tempo dal mio ultimo post qui nel blog. Mi sento davvero in dovere di ringraziare i lettori che passando di qui hanno sempre lasciato un segno, una parola o un saluto. Soprattutto mi sento in dovere assoluto di riconoscenza e ringrazio immensamente le ragazze e blogger del gruppo di Cucina e territorio di casa nostra A questo punto mi sono decisa di ripostare in toto una vecchissima ricetta presente nel mio blog. Qualcuno se la ricorderà (foto comprese),qualcuno magari se la era persa.... Comunque sia, ci riprovo, vediamo se riesco..... RIPARTO DA QUI.... PASTA RIPIENA La pasta ripiena piemontese per eccellenza! Gli agnolotti piemontesi Gli agnolotti sono una specialità di pasta ripiena piemontese, particolarmente diffusa tra Monferrato, Astigiano e Alessandrino, anche se in realtà si trovano su tutto il territorio regionale e sconfinano fino alla provincia Pavese, ma con differenze relative al ripieno. Come si legge su wikipedia, pare che il nome derivasse dall'invenzione di un noto cuoco di nome Angiolino, detto Angelot e in seguito la sua specialità fu chiamata Agnolotto. Le caratteristiche sono la forma quadrata, la sfoglia all'uovo, il ripieno di carne arrosto trattenuto appunto tra le due sfoglie. Una menzione va ai famosi Agnolotti del Plin, tipici del Monferrato dalla forma più rettangolare che vengono chiusi appunto con un pizzicotto (detto plin). Addirittura questa specialità è riconosciuta Prodotto Agroalimentare Tradizionale Italiano, e tutelati da un disciplinare. Sono ammessi questi condimenti *sugo di carne arrosto *burro, salvia e grana *ragù di carne *in brodo Per quanto riguarda il ripieno, considerando la nostra tradizione piemontese tipica contadina, esso veniva fatto con avanzi di arrosto, pochissime verdure ed altri ingredienti a disposizione. Anceh il sugo per il condimento, spesso ottenuto non solo da carne avanzata, ma anche dal sughetto di cottura dell'arrosto suddetto, sempre per evitare ogni spreco. (e qui forse la vicinanza della Liguria ci ha insegnato qualcosa vero??) Agnolotti piemontesi (la ricetta di famiglia tramandata dalla nonna a mia mamma) Ingredienti per 10 tabelle da 36 ravioli cadauna Per la pasta 1 kg di farina 6 uova bio acqua tiepida Impastare a mano farina, uova e acqua. Tirare la sfoglia con la Imperia o se preferite a mano. Per il ripieno 600 gr di carne da arrosto 100 gr prosciutto cotto 100 gr mortadella 100 gr salsiccia 3 uova grana prezzemolo e aglio tritati maggiorana 2 rametti (a piacere si può aggiungere della scarola bollita) Far cuocere la carne arrosto a pezzetti, verso metà cottura aggiungere la salsiccia. Far raffreddare. Il trito con gli affettati va passato nel macinacarne a mano, prima con la trafila a grana grossa, poi con quella fine. Amalgamare con il resto degli ingredienti, per ottenere una farcia più morbida si può aggiungere il sugo di cottura dell'arrosto. A questo punto procedere con la realizzazione degli agnolotti, una sfoglia sotto, il ripieno ed una sopra. Si può usare sia lo stampo per agnolotti Raviolamp sia la classica rotella tagliapasta, a questo punto saranno ancor più preziosi essendo tagliati manualmente. con la rotella classici Con stampo raviolamp A casa mia quando si preparano gli agnolotti è una giornata di gran lavoro....e tutti collaborano! Noi li congeliamo e li utilizziamo al bisogno...sono irresistibili! A questo punto scegliete voi il vostro condimento preferito... Agnolotti piemontesi con burro e salvia Io vi propongo la maniera in cui venivano assaporati dalla mia dolce nonnina (che ormai non c'è più dal lontano 1984) ed è a lei che io (e la mia mamma) dedichiamo questo post! Gli agnolotti nel vino Visto che in molti di voi mi hanno chiesto spiegazioni sull'ultima foto ed il metodo di degustazione I ravioli caldi ed appena scolati dopo la cottura in acqua salata, vanno posizionati in una "coppetta" o tazza da colazione (di quelle senza manico, ma io non l'avevo!!!) e sopra vi si versa del buon vino rosso a temperatura ambiente. Si gusta col il cucchiaio, prelevando un agnolotto e un pò di vino... **** Le mani nelle foto sono quelle della mia mamma!!! Carla: Lombardia - I casonsèi de la bergamasca (i casoncelli bergamaschi) Stefania: Friuli Venezia Giulia - Idrijski Zliklofi (la cucina di Stefania è in allestimento!) Artù: Piemonte - Agnolotti Piemontesi (qui da me) Sonia: Liguria - Pansoti con tocco di carne Ilenia: Toscana - I tortelli di patate Katia: Marche - Gnocchi ripieni alla Marchigiana Silvia: Lazio - I cannelloni Paola: Campania - Cannellone alla napoletana Nadina: Basilicata - Ravioli alla potentina Alessandra: Puglia - Calzoni dolci di ricotta al sugo Giovanna: Calabria - Pasta china (aspettiamo Giovanna con tanto affetto) Rita: Sardegna - Coccoi prena Patrizia: Sicilia - (angolo cottura sarà con noi prossimamente)
Fluffy pasta pillows with creamy pea and ricotta filling!
Gli agnolotti alla piemontese con ripieno di arrosto ed erbette sono una delle specialità più rinomate della gastronomia del Piemonte.
Gli Agnolotti, sono una ricetta di media difficoltà, soprattutto se non si è pratici nel realizzare la pasta fresca fatta in casa. Ma ormai in casa, chi è che non ha una planetaria e sicuramente...
@ http://lacasadi-artu.blogspot.it/ Bentornati al nostro appuntamento quindicinale con le idee dall'Italia che cucina, oggi con grande gi...
Cerchi idee per il pranzo natalizio o per altre occasioni importanti? Fai in casa i prelibati agnolotti alla piemontese ai 3 arrosti.
Gli agnolotti al brasato sono una ricetta elaborata ma di sicuro successo. Una volta ritagliato la pasta per realizzare gli agnolotti li farete cuocere, scolati quindi con la schiumarola e adagiati in fondine e guarniti con il sugo del brasato. Ecco i passaggi per gli agnolotti al brasato.
Gli agnolotti del Plin sono tipici delle Langhe in Piemonte. Il plin è il pizzicotto con cui vengono chiusi questo tipo particolare di agnolotti.
Il nome di questa prelibata pasta ripiena, secondo la tradizione popolare, sarebbe da attribuire ad un cuoco del Monferrato, tale Angiolino, conosciuto come Angelòt. Sarebbe stato lo chef ad aver sperimentato la ricetta per primo, battezzando con il suo nome, poi trasformato in agnolotto, il quadrato di pasta all'uovo ripieno di carne pronto per essere tuffato in acqua bollente. Altri, invece, sostengono che il termine derivi dal piemontese anolòt, che sarebbe il ferro utilizzato per tagliare la pasta, orginariamente a forma di anello. Difficilmente però, dinnanzi ad un piatto di agnolotti, ci si perde in discussioni volte ad individuare l'origine del nome. Più facile immaginare che il pensiero prevalente sia invece quello di sollevare la forchetta in direzione della bocca per deliziare il palato con questo piatto che, nato come piatto delle feste ed in particolare del Natale, si consuma ormai tutto l'anno. Gli agnolotti piemontesi vengono fatti a mano, tirando la sfoglia con il mattarello o, per i più attrezzati, con l'apposita macchina per fare la pasta in casa. A tal proposito ricordiamo che la Imperia, la macchina tirasfoglia più diffusa nelle abitazioni italiane, ha un forte legame con la Valsusa: l'azienda che la produce, nata a Torino, fino a pochi anni fa era infatti insediata nell'area dell'ex manifattura Bosio di Sant'Ambrogio, prima di trasferirsi a Moncalieri. La preparazione degli agnolotti della nostra amica Simonetta Saffioti e, sotto, due immagini del "prodotto finito" La preparazione della pasta è un vero e proprio rito familiare, che raduna in cucina nonne, madri e figlie, coinvolgendo spesso anche i bimbi, impazienti di poter contribuire alla ricetta e magari di sottrarre in anteprima qualche assaggio del ripieno. La pasta, una volta disposta sugli appositi stampi o sul piano di lavoro, viene "farcita" con il ripieno e poi ricoperta da un altro strato di pasta, concludendo l'operazione con la suddivisione in quadrati rifiniti dalla rotella che conferisce i caratteristici bordi zigrinati. Non esiste una ricetta classica dell'agnolotto piemontese proprio perchè, essendo uno dei tanti modi di riciclare gli avanzi, le varianti sono moltissime. La ricetta della tradizione, ed il disciplinare della Regione Piemonte che ha inserito la preparazione nei Pat (Prodotti agroalimentari tradizionali italiani), vuole però che il ripieno sia a base di carne d'arrosto (alcune varianti ne prevedono addirittura di tre tipi diversi) mescolato ad uova, spezie, verdure. La ricetta: farina, uova e... olio di gomito Se volete cimentarvi nella loro preparazione, ecco la ricetta (dose per 4 persone). Per la pasta: 300 grammi di farina 00 setacciata 3 uova un pizzico di sale Per il ripieno: 1,5 lt di brodo di carne 50 gr di parmigiano grattugiato 200 gr di polpa di vitello 300 gr di polpa di manzo 100 gr di lonza di maiale un uovo una cipolla 3 foglie di verza sale, pepe, rosmarino burro un pizzico di noce moscata (se gradito) Setacciate la farina e disponetela a fontana, quindi versate al centro le uova ed un pizzico di sale. Impastate rapidamente, ottenendo un panetto di pasta omogeneo che andrà avvolto nella pellicola e posto in frigo a riposare. Dedicatevi quindi alla preparazione del ripieno: fate sciogliere una noce di burro in un tegame e unite la cipolla tritata finemente e qualche rametto di rosmarino. Aggiungete i 3 tipi di carne e lasciate rosolare a fuoco lento, incorporando qualche mestolata di brodo. Salate, pepate e, aggiungendo brodo all'occorrenza quando la carne tende ad asciugarsi troppo, lasciate cuocere per circa 3 ore. Sbollentate le foglie di verza lavate, scolatele e mettetele in un tritatutto. Prendete i pezzi di carne avendo cura di conservare il sugo di cottura nel tegame e tritateli con la verza, aggiungendo un uovo sbattuto con sale, pepe, parmigiano e noce moscata. LEGGI ANCHE: Che buona la pasta fresca fatta in casa. Che ne dite di un piatto di tagliatelle? Mescolate fino ad ottenere un composto morbido: ecco il vostro ripieno. Stendete la sfoglia, ponete al centro di ciascun agnolotto, opportunamente distanziato, un cucchiaino di ripieno fino a completare tutta la sfoglia e sovrapponete un altro strato di pasta. Pressate i bordi di ciascun agnolotto per fare uscire l'aria in eccesso e far aderire bene la pasta. Ritagliate gli agnolotti e cuoceteli in acqua salata; saranno pronti in 4 minuti. Conditeli a piacimento, volendo con il sugo di cottura della carne che avevate conservato. Paese che vai, agnolotto che trovi Una volta cotti, gli agnolotti possono essere conditi in vario modo. Le quattro ricette tradizionali prevedono il già citato sugo d'arrosto, oppure burro fuso, salvia e una spolverata di parmigiano reggiano, il ragù di carne o la cottura in brodo. Agnolotti al ragu (Ristorante La Stellina) Le differenti abitudini culinarie e particolari regimi alimentari, quali ad esempio le diete vegetariane, hanno nel tempo modificato la ricetta del ripieno degli agnolotti, che in questo caso non possono più definirsi tali ma assumono il nome di ravioli (o tortelli). Avremo così i ravioli di magro, con ripieno di ricotta e spinaci o quelli a base di fontina tipici della valle d'Aosta e del Canavese. Ci sono addirittura ravioli colorati ottenuti aggiungendo alla pasta delle verdure, di solito spinaci o barbabietola. Senza parlare di tonalità della pasta, gli agnolotti hanno comunque diverse sfumature a seconda della zona presa in esame. Sempre da Simonetta Saffioti, i ravioli verdi (con gli spinaci) Nelle Langhe e nel Monferrato sono molto diffusi gli agnolotti del plin, di forma rettangolare, più piccoli degli agnolotti classici, che prendono il nome dal plin, cioè il pizzicotto che si usa per sigillare la pasta. Per apprezzarne maggiomente l'intensità di gusto, nelle Langhe e nel Monferrato gli agnolotti vengono mangiati "al tovagliolo" ossia senza condimenti. Senza arrivare a tanto, ognuno scelga l'abbinamento con il sugo preferito, nella certezza che portare in tavola gli agnolotti sia un gesto d'amore e di rispetto delle tradizioni.
I ravioli di ortiche sono una pasta ripiena primaverile, realizzati con una sfoglia verde ed un ripieno alla ricotta!
Questi agnolotti ripieni di patate, provola e pecorino sono un primo piatto semplice e gustoso, da tenere in serbo per una domenica!
Gli agnolotti alla canavesana sono una ricetta molto particolare perché in loro ripieno e costituito da un risotto.
Una ricetta tipica i cjarsons agnolotti della Carnia ricetta friulana, con un dolce ripieno al cacao e frutta, conditi con burro fuso e ricotta affumicata
La preparazione à la minute è il segreto dei tortelli più acclamati d’Italia, frutto di un know-how a due stelle Michelin, convogliato da Giancarlo Tavani e Gianpietro Stancari in trattoria.
Dicono che gli agnolotti siano stati inventati da un cuoco francese a Torino durante un assedio, in un momento in cui l’usuale materia prima per la cucina mancava quasi del tutto: c’erano però ancora degli avanzi i più disparati, la farina per la sfoglia, ed egli tritò, mescolò per confondere i sapori, chiuse il tutto in quei minuscoli scatolini di pasta non avendo avanzato uova per tenere altrimenti unita e compatta quella mescolanza casuale. Anche all’origine degli agnolotti troviamo alcune componenti abituali di tanti nostri piatti “poveri” (“poveri” gli agnolotti!) e cioè la necessità urgente, l’insufficienza del materiale a disposizione e l’opportunità di non sprecare quel poco che si ha sotto mano, l’elementarità dei componenti fondamentali, i suggerimenti della fantasia. Non solo per questo però sono poco propenso ad accettare l’attribuzione al cuoco franco/torinese dell’invenzione degli agnolotti, ma piuttosto perché essi sono da troppe generazioni ed in troppe versioni diverse realizzati come piatto locale in tutti i borghi e cascine di Langa. Qui, dove probabilmente furono per lungo tempo piatto unico del pasto domenicale, si è raggiunto, nella versione asciutta, un equilibrio raro di sapori impiegando l’arrosto di vitello e di maiale nell’impasto del ripieno e l’arrosto delle medesime carni preparato appositamente per averne il sugo di condimento. Rimane il fatto che il sugo d’arrosto si sposa meravigliosamente con gli agnolotti e che è un piatto che i vostri ospiti gradiranno senza dubbio e non solo a Carnevale, nel quale troneggiano comunque come una vivanda classica ed immancabile.
Tre ricette del Piemonte: Vitello tonnato, Agnolotti del plin, brasato al Barolo
Agnolotti alla piemontese, una ricetta storica preparata con prosciutto cotto, costine e spinaci
Pansoti, the Italian Riviera traditional ravioli.