Il Metodo Analogico di Camillo Bortolato applicato all'apprendimento della letto-scrittura con un cofanetto ricco di materiali: Italiano in Prima.
La tribù degli indiani Cu Cu Conosci la tribù degli indiani Cucù? C'è l'indiano Cuore che raccoglie le more, c'è l'indiano Cuoco che accende un bel fuoco. C'è Cuoio, un indianone che fa lo stregone, c'è Scuola, l'indiana che fila la lana, Conosci la tribù degli indiani Cucù? Se li scrivi con la Q ride tutta la tribù! Gianni Rodari
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Controllo delle fonti e revisione dei testi sono due aspetti fondamentali per scrivere testi efficaci. Scopri gli altri in questo articolo
Il metodo sillabico parte dalla natuarale predisposizione dei bambini a sillabare le parole e arriva all'apprendimeto della letto-scrittura: scopriamo come
Il metodo analogico di Camillo Bortolato per aiutare i bambini ad apprendere più facilmente la matematica e l'italiano
La tribù degli indiani Cu Cu Conosci la tribù degli indiani Cucù? C'è l'indiano Cuore che raccoglie le more, c'è l'indiano Cuoco che accende un bel fuoco. C'è Cuoio, un indianone che fa lo stregone, c'è Scuola, l'indiana che fila la lana, Conosci la tribù degli indiani Cucù? Se li scrivi con la Q ride tutta la tribù! Gianni Rodari
Insegnare a leggere e scrivere con i più begli albi illustrati della letteratura per l'infanzia
Il Metodo Analogico di Camillo Bortolato applicato all'apprendimento della letto-scrittura con un cofanetto ricco di materiali: Italiano in Prima.
In this post you should learn to read and write numbers in English. To help you with this I have created a simple graphical presentation and three games. I hope you will find them useful and that it will help you learn English better. Have a look at the graphic and read the instructions how […]
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Proponiamo una risorsa davvero straordinaria. Si tratta di un intero percorso dedicato ad insegnanti, educatori, genitori che volessero insegnare a scrivere e a leggere ai più piccoli.
Nella nostra classe la lettura ha un ruolo fondamentale. Abbiamo una biblioteca di classe in cui scegliere tra una gamma di libri di vario genere (compresi albi illustrati e graphic novel), teniamo aggiornato lo stato della nostra lettura e, già in questo primo mese di scuola, abbiamo letto in media uno o due libri tutti quanti (poi, si sa, la media è un po' particolare: c'è chi ne ha letti 4 e chi sta finendo il primo, ma questo rientra nel gioco), teniamo lo stato di lettura personale dei testi, li abbandoniamo nel caso non ci piacciano proprio e, al loro posto, ne leggiamo altri, poi facciamo una cosa stranissima... niente scheda del libro ma conversazione sul libro!! Di libri si parla e si scrive. Scheda libro? Eddai, no!! Lo abbiamo appena detto! Abbiamo un nostro taccuino in cui annotiamo le nostre riflessioni, diciamo quale episodio o personaggio ci è piaciuto, cosa ci ha ostacolato la lettura, cosa ha fatto salire il nostro indice di gradimento, spieghiamo a chi consiglieremmo il libro letto e poi diamo un voto finale tenendo in considerazione parametri come la scorrevolezza o la capacità di far divertire. Il libro lo "studiamo" perfino: come è fatto, quali sono i generi che vanno per la maggiore, cosa vuol dire distinguere un libro di poesie da un romanzo, un albo illustrato, una graphic novel o un silent. Discutiamo sulle nostre opinioni in merito ai libri e ne lasciamo traccia in semplici cartelloni Insomma, stiamo diventando piano piano dei lettori esperti. L'obiettivo supremo è rimanerlo per tutta la vita. Per ora ce la stiamo mettendo tutta.
Kreuzworträtsel-Spaß für Erstleser mit Bibi und Tina: Spielend leicht Lesen und Schreiben lernen und ganz nebenbei den Wortschatz erweitern! Über 50 altersgerechte Rätsel mit vielen Bildern aus der Bibi & Tina-Welt Einfache Wörter für Lese-Anfänger Verschiedene Schwierigkeitsstufen für schrittweise Lernerfolge Das ideale Geschenk zum Schulstart Für Kinder ab 6 Jahren Fördert Konzentration, logisches Denken und Wortschatzerweiterung In diesem Buch warten viele knifflige Kreuzworträtsel rund um die beiden Freundinnen und den Martinshof auf dich. Auf den vielen bunten Seiten findest du außerdem Buchstabengitter und Labyrinthe: für stundenlangen Rätselspaß! Erweitere spielend leicht deinen Wortschatz, während du in die Welt von Bibi und Tina eintauchst. Entdecke deine Lieblingsfiguren und löse die Rätsel mithilfe der Bilder. Dank der verschiedenen Schwierigkeitsstufen kannst du dich nach und nach durch das Buch rätseln: So wirst du im Nu zum Profi-Leser! Besonderes Extra: Viele interessante Fakten zu Pferden, Hoftieren und Co. Das perfekte Geschenk zur Einschulung, zum Geburtstag oder für zwischendurch! Unterstützen Sie Ihr Kind mit diesem Buch spielerisch beim Lesen und Schreibenlernen und nutzen Sie die Kreuzworträtsel als optimale Ergänzung zum Unterricht in der Schule. Der altersgerechte Inhalt ist optimal auf den Schulanfang abgestimmt: Erste, einfache Wörter, Erstlese-Schrift und viele farbige Bilder sorgen für Spaß am Lernen. Mit diesem Buch können Sie Ihrem Kind ganz einfach dabei helfen, beim Rätseln seinen Wortschatz zu erweitern. Die Lieblingscharaktere aus "Bibi & Tina" motivieren Ihr Kind dazu, sich mit dem Buch zu beschäftigen: So macht das Rätseln gleich doppelt so viel Spaß! Ideal für alle Bibi & Tina-Fans ab 6 Jahren.
Ci sono molti libri che parlano di libri e dell’amore per la lettura: per il lavoro di arte e immagine di questa settimana con i bambini ho scelto questo pubblicato qualche mese fa da Corraini, che mi entusiasma e mi appassiona come se fossi ancora un piccolo lettore. Lo sfoglio, pagina dopo pagina, una cornice di colore che ne racchiude un’altra, e poi un’altra e un’altra ancora, in un gioco di scatole cinesi. Al centro un piccolissimo libro arcobaleno, in cui la storia raccoglie a sé tutti i protagonisti, che leggono, leggono, leggono… e poi, uno ad uno, chiudono il proprio libro, fino alla fine, affinché ogni lettore possa aprirne un altro. http://www.corraini.com/scheda_libro.php?id=694 Come incomincia: “Apri questo…Piccolo Libro Rosso e leggi la storia di Coccinella, che apre un…Piccolo Libro Verde e leggi la storia di Rana, che apre un… Piccolo Libro Arancione e leggi la storia di Coniglio, che apre un… Piccolo Libro Giallo e leggi la storia di Orsa, che apre un… Piccolo Libro Blu e leggi la storia della donna gigante che –Oh, no! La donna gigante non riesce ad aprire il suo piccolo libro perché…” KLAUSMEIER J. – SUZY LEE, Apri questo piccolo libro, Corraini Lunedì e mercoledì pomeriggio, in un impeto di incoscienza, icon i 25 bambini di una classe e i 29 dell'altra abbiamo realizzato questi in 54 copie, tutte rigorosamente diverse una dall'altra (tranne quelle di due amiche del cuore, che sono riuscite a realizzarle assolutamente identiche!) Ognuno di questi piccoli libri è una gioia per gli occhi, imperfezioni comprese: i bambini hanno scelto 4 fogli di colore diverso, hanno deciso in quale ordine disporli, hanno piegato il primo a metà, poi, via via che ritagliavo i successivi della giusta misura, li hanno piegati e posizionati, inserendo alla fine tre piccoli foglietti bianchi, fino ad arrivare ai risultati che avete appena visto. Ora, però, devo decidere come proseguire; i bambini sono entusiasti dei loro capolavori, vorrebbero portarli a casa oggi stesso. Io invece vorrei completarli, dar loro la struttura di un albo illustrato, incollare didascalie e immagini che ogni bambino realizzerà… Mi chiedo se abbia senso, o se invece lasciare che ognuno utilizzi il suo manufatto in maniera personale. Forse ne parlerò con loro, e decideremo insieme il da farsi: un po’ di democrazia non può certo guastare! In ogni caso, vi terrò aggiornati...
Il Metodo Analogico di Camillo Bortolato applicato all'apprendimento della letto-scrittura con un cofanetto ricco di materiali: Italiano in Prima.
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Scrivere in modo chiaro, pianificare il contenuto e inserire indicazioni sono tre delle regole per scrivere sul web e farsi leggere on-line
Una casa è più bella se si può scrivere “ti amo” sulla polvere sul mobilio. Io lavoravo 8 ore ogni fine settimana per rendere tutto perfetto, “nel caso venisse qualcuno”. [...]
La nuova dieta 4 più 1 – 4 più 1, il manuale della giornalista e conduttrice televisiva Rosanna Lambertucci (Mondadori, 18 euro) è ricco di consigli per perdere peso, depurarsi e rigenerarsi. L’autrice evidenzia, per esempio, alcuni super food, ovvero alleati alimentari che giovano all’organismo. Eccone tre. Semi di lino Utilissimi per il cuore […]
Come scrivere un testo? Beh, fino a qualche anno fa avevo poche idee e ben confuse a riguardo, direi. E provavo frustrazione nel non sapere come aiutare i miei ragazzi a migliorare nella lettura e nella scrittura. Qualche anno fa però mi sono imbattuta nel blog di Jenny Poletti Riz e nel gruppo Italian Writing Teachers (qui il sito, qui il gruppo FB) e le cose sono cambiate. Non posso dire di applicare in toto il metodo ma ci sto provando. Nel corso degli ultimi anni, sto introducendo via via sempre nuove modifiche alle mie lezioni in modo da avvicinarmi pian piano al Writing and Reading Workshop. Consiglio vivamente l'unico manuale in italiano riguardante il metodo: il libro Scrittori si diventa di Jenny Poletti Riz. ______________________________ Qui ci sono appunti vecchi, ante WRW :) Video Infografica: testo narrativo ______________________________________ Cos'è un testo? I vari tipi di testo I generi testuali from Mara Beber O vedi su http://prezi.com/glly8t3d3tz7/il-testo/ ______________________________________ Il testo descrittivo - slides La DESCRIZIONE from Mara Beber Idee su DESCRIZIONE DI LUOGHI e GENERE FANTASY: descrivere a partire dall'osservazione diretta di un giardinetto fai da te: ATTIVITA' GIARDINO FANTASY ______________________________________ Il testo REGOLATIVO Costruisci un oggetto e compila una scheda tecnica con materiali, strumenti e procedimento (idea tratta da http://www.maestraflaviafranco.blogspot.it/2014/04/un-compito-diverso.html). ______________________________________________________ Indicazioni per i diversi tipi di testo (prese, adattate, integrate da manuali, siti internet, chissà dove, chissà quando!) A proposito, vedi la presentazione sul testo argomentativo su http://prezi.com/t1aqmatxg5-m/testo-argomentativo/
Come Scrivere in Calligrafia Gotica. La scrittura gotica ha più di 800 anni. Si tratta di una delle calligrafie più decorative e difficili da realizzare. Continua a leggere per imparare a riprodurre questa sontuosa calligrafia. Misura la...
Il gioco delle frasi per imparare a leggere
la settimana scorsa zerocalcare è tornato a palermo, sempre al tmo, a quasi un anno e mezzo dall'ultima volta in cui era venuto a presentare dimentica il mio nome (ne parlai a suo tempo qui). questa volta ovviamente la presentazione riguardava kobane calling, il suo ultimo libro, uscito ad aprile per bao publishing. il libro raccoglie sia i reportage già pubblicati su internazionale (il primo a gennaio e il secondo a ottobre del 2015), oltre a materiale inedito. il risultato è qualcosa di incredibilmente potente, importante, fondamentale. zerocalcare è diventato un vero e proprio fenomeno, un autore di fumetti italiano che sta nei primi posti delle classifiche per settimane accanto a quei nomi che vendono più del pane, è conosciuto da tutti, anche chi non legge fumetti, anche chi non legge e basta ha sicuramente, almeno una volta, letto qualcosa di zerocalcare. te lo ritrovi dappertutto, ed è sempre un piacere. io all'inizio lo vedevo un po' come l'ortolani del momento, quello che fa ridere ma che è bravo, è intelligente, sa dire la cosa giusta nel modo giusto, è giovane, sa cosa piace ai ragazzi della sua età, sa parlare del mondo di oggi, dei trentenni che entrano in crisi a sentirsi dare del lei, di quelli che stanno mentalmente ancora dentro fino al collo nell'adolescenza anche con quindici anni di ritardo, volenti ma sopratutto nolenti, per colpa di una società malata che ci ha tolto la possibilità di crescere ma non quella di ammazzarci di serie tv come se non ci fosse un domani (non sono sicura che ci sia un domani a dirla tutta). poi ho letto dimentica il mio nome, e mi sono resa conto, del tutto inaspettatamente, che zerocalcare sapeva essere di più che lo specchio di una generazione. zerocalcare è un ottimo narratore, uno che sa scrivere oltre che fa ridere. altro che ortolani. questo è il picco, mi ero detta. da adesso magari si ritorna alle storielle cazzone sul trauma dei duemila che tra poco prendono la maturità e noi ci sentiamo freschi di diploma, viviamo con la mamma e non ci accorgiamo dei capelli che imbiancano. oppure tira fuori un altro bel romanzo come questo, che sarebbe una gran cosa, eh. e invece, ho dimostrato solo la mia scarsa capacità di immaginazione. kobane calling è qualcosa di più che il prodotto dell'autore del momento, qualcosa di più del graphic novel che mi ci sparo venti euro perché faccio parte di quella minoranza di gente che in questo paese legge qualcosa, e ancor di più di quella minoranza che legge fumetti senza credere che sia roba per bambini o per chi non c'ha una vita. kobane calling è, per quel che riguarda la mia esperienza ovviamente, al momento la migliore spiegazione di quello che diamine sta succedendo nel mondo. o almeno in suo pezzetto. il terrorismo, questo cazzo di isis che sembra spuntato come un fungo durante la notte, i profughi e le teste di cazzo che gli urlano contro di tornare a casa, la turchia, gli attentati, l'islamofobia, la confusione, la gente che non sa nulla e parla, parla, parla, da opinioni che valgono meno della mia cacca, che pensa di poter risolvere tutto a suon di bombe e odio. ma cosa sta succedendo davvero? perché tutto questo? quando è cominciato? chi è questa gente? e quell'altra? perché questa guerra? perché perché perché. non so a voi, ma a me risuonava in testa da mesi. e puoi provare a cercare informazioni, ma o sei veramente molto ferrato in storia moderna, o è difficile capirci qualcosa, ti perdi tra un link e l'altro, fai fondere i server di wikipedia e alla fine sei più confuso di prima. o magari sono solo io idiota, chi lo sa. insomma, ho seguito la presentazione di zerocalcare, per quel poco che sono riuscita a capire ché l'acustica di quel posto - perdonatemi - fa schifo. una presentazione "alla zerocalcare", con qualche parolaccia e un po' di romanesco qui e lì, ma coinvolgente e interessante. anche chi non aveva letto il libro, e plausibilmente non aveva seguito la vicenda di kobane, si è ritrovata a interessarsi di quegli argomenti. più dell'altra volta, e forse proprio per le tematiche affrontate, zerocalcare è stato coinvolgente, ha raccontato, più che il viaggio in sé, com'è stato vivere quel viaggio. ho letto kobane calling tutto d'un fiato, in piena notte, con gli occhi che chiedevano pietà ma senza voler smettere di leggere, con la stessa sensazione di scoperta di quando ti svelano qual è il trucco dietro il giochino di magia. e qualcosa l'ho capita. andiamo con ordine, tra quello che ricordo della presentazione (e quello che sono riuscita a sentire) e quello che il libro racconta. il primo viaggio a kobane, o meglio, vicino a kobane, è del novembre 2014, insieme alla staffetta romana per kobane, un gruppo volontario di gente che cerca di portare medicinali, assistenza, cibo eccetera ai profughi e a chi fa resistenza contro l'isis. in questo primo viaggio, zerocalcare e compagni raccontano di non potere entrare a kobane, ancora sotto assedio dall'estate dello stesso anno. si ritroveranno dall'altra parte della frontiera, in un villaggio di nome mehser. da qui, la guerra non si vede, ma si sente. si sentono gli scoppi, le bombe, gli spari, ma sopratutto le testimonianze di chi sta vivendo il conflitto sulla propria pelle. kobane è il centro, il cuore di tutta la resistenza contro l'isis. è una guerra non solo di bombe e mortai, ma sopratutto di idee contro ideologie. nel campo di mehser zerocalcare ci fa scoprire qualcosa che le tv e i giornali preferiscono non sottolineare troppo, se non omettere completamente. la resistenza lì è fatta da tutti, uomini e donne insieme, e il ruolo delle donne è più importante di quello che si può immaginare. le donne hanno svolto un enorme lavoro culturale, riprendendosi la loro dignità, la loro consapevolezza, la loro autonomia. le donne combattono, gestiscono i campi, aiutano chi ne ha bisogno, addestrano gli altri combattenti. non sono inferiori a nessuno. qui si impara la totale differenza tra isis e musulmani, tra degli assassini senza nessun principio e tra la gente che rispetta la propria fede senza opprimere nessuno. si intravede quello che poi verrà spiegato meglio più tardi: l'utopia che il rojava, di cui kobane è divenuta il simbolo, vuole realizzare, una convivenza pacifica tra popoli, culture, religioni diverse, l'uguaglianza tra uomini e donne, l'abolizione della pena capitale, il diritto al lavoro, allo studio e alla libertà. insieme. non con tolleranza, che è un modo per dire ti sopporto, anche se non mi vai bene, ma con un senso di fratellanza e convivenza. il secondo viaggio è quello raccontato più nel dettaglio, avviene a luglio del 2015, mesi dopo che kobane era stata ripresa dai combattenti, da quelli che hanno cacciato isis a calci nel culo. ci sono molte testimonianze, di chi ha combattuto per riprendersi la propria libertà, contro l'isis e contro un regime a cui fa comodo avere dei pazzi feroci da scagliare contro la popolazione e sopratutto contro i curdi, la minoranza che vive, o che meglio cerca di farlo, in turchia e nei paesi confinanti, un regime capace di colpire persino il suo popolo pur di continuare a mantenere il suo potere, basato su odio e paura (ve lo ricordate l'attentato a suruc? io sì. ne parla anche zerocalcare da qualche parte nel libro, poche parole, intensissime. che nessuno - forse qualche giornalistoide nostrano - c'ha bisogno di mettersi a far i sentimentalisti quando la gente muore così) l'ingresso nel rojava, ora possibile, è un momento commovente. ci sono le macerie della guerra, il dolore di chi ha perso tutto, i cimiteri e le foto dei martiri, ma c'è la volontà, nata proprio da quel dolore, di costruire, insieme, una società più giusta, basata sul rispetto delle persone, della loro identità, e sul rispetto della terra, dell'ambiente. una volontà fortissima a cui è difficile credere, se si pensa alla guerra che quella gente ha combattuto e continua a combattere, contro un governo di regime oppressivo e tirannico e contro dei pazzi, spesso drogati e incoscienti, scatenati contro qualcosa che non sanno neppure cosa sia esattamente. una guerra che noi conosciamo da qualche anno, ma che loro sperimentano da tutta una vita, in silenzio, senza l'attenzione dell'opinione pubblica, dei media, senza l'aiuto di nessuno. kobane calling non è un reportage giornalistico, è molto di più. ci sono dentro tutte le domande, le paure, le emozioni di chiunque si ritrovi a vivere per qualche giorno la resistenza curda - e non solo - contro dei crimini che a noi fa comodo non vedere. non è il racconto distaccato e oggettivo degli eventi, no, grazie a dio, per quello potreste provare su wikipedia. è inevitabile prendere una posizione in questi casi, chiunque abbia una coscienza, non per forza politica, ma anche solo morale, deve prendere una posizione. bisogna schierarsi, decidere chi sostenere, per quali idee lottare, ognuno a modo suo. davanti agli abusi, all'oppressione, all'orrore, non si può far spallucce e pensare agli affaracci propri. zerocalcare l'ha fatto con le parole e i disegnetti, come li chiama lui. gli diamo ragione quando dice di non essere un poeta, ma l'umanità che ha raccontato in questo libro, la sete di giustizia che c'è in queste pagine, valgono come milioni di versi. ognuno lotta a modo suo, raccontare come stanno davvero le cose è un bel modo di mettersi contro chi vuol tacere e far tacere. scegliere il mezzo del fumetto, tanto bistrattato e relegato a lettura da ombrellone se non da cesso, è stato il modo migliore di far arrivare la consapevolezza di eventi terribili che si svolgono a pochi chilometri da noi, a chi non avrebbe avuto la possibilità di conoscere quella realtà. c'è chi dice che questo libro andrebbe consigliato nelle scuole e io sono d'accordo. andrebbe consigliato a tutti, sopratutto agli sputasentenze dalla parola facile che si grattano la pancia davanti alle telecamere, ai politici complici, a chi quei politici li vota, a chi fino ad adesso ha fatto spallucce. ognuno lotta a modo suo, smettere di essere indifferenti, di fare il gioco di chi vuole il silenzio, sarebbe già un bel modo di cominciare.
Il Modo Indicativo Italiano Il Presente La lingua italiana ha tre coniugazioni di verbi: verbi che finiscono in -ARE (mangiare, ascoltare, lavorare) verbi che finiscono in -ERE (leggere, scrivere, ridere)
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Sull'uso delle consonanti doppie è necessario rispettare alcune regole. Ti diamo qui di seguito uno schema semplice e ragionato per scrivere senza fare erro