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Sono numerose le piscine naturali in Sardegna, alcune in riva al mare, altre negli angoli più interni dell'isola. Scopriamo insieme questi meravigliosi paradisi naturali.
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La geologia della Sardegna ha sempre attratto l'interesse degli studiosi poichè essa può raccontare più di 570 milioni di anni di storia geologica...
Il Parco dei Petroglifi è uno di quei siti che non ti aspetti per bellezza, originalità e per quanto sia adatto ai bimbi.
La Sardegna del Sud Est nasconde meravigliose spiagge, fatte di incanto, natura e poesia. Eccone qui 5, più due bonus, da vedere e da vivere!
Nel Sud dell’isola possiamo trovare un paesaggio quasi fiabesco. Si tratta di Sa Buddidorgia, non lontano dalle spiagge incantate di Villasimius e di Costa Rei. Sono le piccole cascate del Rio Sa Buddidorgia, nel comune di Villaputzu, che formano delle piscine naturali color smeraldo. Nascoste dalla natura selvaggia e rigogliosa, fatta di fitte foreste e rocce scolpite dalle piene del torrente, una zona dove vivono pochissime persone, sono un piccolo paradiso terrestre. Questi corsi d’acqua, originati dalle piogge, si formano solo in certi periodi dell’anno e non sempre sono visibili. La primavera sarsarebbe la stagione migliore per fare un’escursione e, perché no, magari un bel bagno refrigerante nelle cascate. Peccato che quest’area si trovi all’interno di un sito militare e che non ne sia consentito l’accesso. Neppure rivolgendosi a una guida locale. Il sentiero che porta a questo sito è quello del Fosso del frate (in sardo, “Fossu de su para”) che attraversa le valli del Sarrabus Gerrei e costeggia ogni ansa del torrente. Situata sul bordo orientale dell’altopiano di Quirra, la valle è un ambiente che stupisce per le forme e i colori inusuali. Si tratta di uno degli ambienti più belli e incontaminati che si possano immaginare. Seguendo il sentiero e attraversando più volte il fiume è possibile raggiungere alcuni punti suggestivi del torrente, come la cascata del ramo destro e le vasche del tratto inferiore, che sono meta di itinerari escursionistici. E infine è possibile raggiungere il “Fungo” ovvero il ”Fossu de su para”, uno dei punti più caratteristici della gola di Buddidorgia.