Bruno Munaris ABC vermittelt mit farbenfrohen Illustrationen und einfachem Wortwitz das Alphabet und zugleich erste Schritte in die englische Sprache. Spielerisch werden Buchstaben und Bilder mit einfachen Ausdrücken des Englischen kombiniert. Das Buch eignet sich zum Vorlesen für Kleinkinder, für erste Schritte im Vorschulalter und zum Blättern für die kleinen wie grossen Liebhaber alles Schönen. Der erstmals 1960 erschiene Band ist ein zeitloser Klassiker des Kinderbuchs, der zahlreiche Neuauflagen erfahren hat und bis heute einen internationeller Longseller darstellt. Hier nun endlich in englisch-deutscher Ausgabe.
Sei un creativo e ti chiedi come progettare al meglio? In questo articolo scoprirai il metodo ideato da Bruno Munari e riadattato per tutti i progettisti.
Maria Montessori e Bruno Munari in mostra al Museo Tattile Statale Omero di Ancona.
Per ogni creativo di professione e per chi aspira a vivere la propria vita con creatività, conoscere Bruno Munari è indispensabile. Ecco tre libri per te!
“Plus and Minus”, 1970 is a wonderfully inventive and imaginative visual game created by italian masters Bruno Munari & Giovanni Belgrano This beautiful visual game consists of 72 c…
Fuori dalla porta, un cavalletto in legno, con un promemoria dell'attività della giornata. Succede alla Scuola dell'infanzia di Genestrerio....
"Conservare lo spirito dell’infanzia dentro di sé per tutta la vita vuol dire conservare la curiosità di conoscere, il piacere di capire la voglia di
Materiali naturali quali conchiglie, sassi, pigne, baccelli, semi, legni e legnetti oppure materiali artificiali come pettini, spazzole, bulloni, viti, aggeggi per cavi elettrici... possono diventare degli strumenti per creare texture. Quale non è la sorpresa nel vedere quanti tipi di segni differenti lasciano se utilizzati in molti modi differenti: di piano, di lato, di coda, di testa. Durante questo laboratorio ho potuto notare con gioia tante bocche di bambini e adulti aprirsi per lo stupore. Un laboratorio semplice che utilizza la tecnica della stampa con materiali insoliti. Ecco come fare... MATERIALI NATURALI MATERIALI ARTIFICIALI SPUGNE PER FIORI RECISI Un po' di delicatezza e il gioco è fatto. Tempera nera, rulli e vaschette proseguono la sperimentazione. La tecnica è quella della stampa. COME CONTINUARE IL GIOCO? Una possibilità potrebbe essere quella di trasformare le texture in cortecce di molti alberi diversi. Le cortecce degli alberi si distinguono tra loro a dipendenza della specie, dell'età, dell'orientamento rispetto al sole, del luogo, del clima, del terreno e si modificano col passare del tempo. Immagini tratte da "Cortecce" di Cédric Pollet, L'ippocampo Grazie alla regola della ramificazione dell'albero (il ramo che segue è sempre più piccolo di quello che lo precede) descritta da Bruno Munari in "Disegnare l'albero" con poche sforbiciate, da una striscia di carta texturizzata, l'albero prende vita. E tanti alberi fanno un bosco.
I prelibri di Munari sono dei libricini che aiutano a stimolare la creatività e la fantasia dei bambini. Vi spiego cosa sono, dove comprarli o come crearli!
Pablo Picasso called the great 20th-century Italian graphic designer Bruno Munari “the Leonardo of our time.” A creative polymath of the first order,...
«Fu così che nacquero i libri illeggibili così definiti perché non c’è niente da leggere ma molto da conoscere attraverso i sensi». rezPez_lab semana 25 en el Mater / Lab 15 en el Mar…
Bruno Munari è un personaggio talmente eclettico che è difficile ricostruirne un profilo. Forse è anche per questo che, a 20 anni dalla su...
Nel 1949 Munari progetta per la prima volta una serie di “libri illeggibili”, opere che definitivamente rinunciano alla comunicazione testua...
Questo blog vuole essere un luogo per condividere pensieri e idee di chiunque voglia parlare di creatività, del fare manuale e che sia in linea con l'ideologia e il metodo di apprendimento di Bruno Munari. Si parla e parlo certo di Bruno Munari, del suo metodo, ma non solo... Si può parlare anche più in generale di creatività, fantasia, invenzione, sperimentazione. Si possono promuovere progetti ed eventi. Si può parlare anche di un buon libro. Mi piacerebbe che questo luogo sia un ritrovo aperto per condividere e dare voce a chi come me ama l'arte, l'immagine, il fare manuale e le cose belle! Quindi se avete idee scrivetemi! Questa la voce di un' amica e collega a proposito di un progetto comune. [di Laura Frigerio Bonoli] Con Simona ho fatto un pezzo di strada importante, quello che ci ha cambiato la vita, il punto di vista da cui guardare, osservare la bellezza delle piccole cose e le meraviglie che ogni giorno si nascondono tra le pieghe dei nostri gesti quotidiani. Questo percorso si chiama « Bruno Munari » e, il suo Metodo, poterlo scoprire, capire e operare è quello che facciamo entrambe da qualche anno. Sulla strada lo scorso giugno abbiamo avuto l’occasione di collaborare ad un progetto rivolto alle insegnanti di scuola dell’Infanzia della regione in cui viviamo. Abbiamo deciso di affrontare con le insegnanti il tema del tattilismo, per poter aprire finestre utili alla loro sperimentazione personale e offrire spunti di riflessione alla loro pratica con i bambini delle loro sezioni. I bambini di oggi hanno quantomai necessità di un’educazione alla sensorialità, l’esplorazione del mondo e la scoperta manipolativa dei materiali è fondamentale. Abbiamo così proposto giochi di esplorazione sensoriale andando alla riscoperta di una moltitudine di materiali diversi approfondendo una ricerca delle qualità, sia intrinseche che soggettive, analizzandone le caratteristiche in un’ottica più scientifica, per favorirne una classificazione e infine andando a realizzare una tavola tattile che raccontasse attraverso i materiali e sensazioni una propria storia personale. Come sempre, durante i Laboratori Munari®, le risposte, le realizzazioni erano tutte diverse e personali e l’esperienza di ogni insegnante è andata ad arricchire il bagaglio di tutti. Il laboratorio favorisce proprio tutto ciò, perché pone l’attenzione sui processi e non sui risultati, smuove dal pregiudizio per aprirsi al nuovo, dà la possibilità a tutti di ricercare e trovare le proprie risposte, le proprie soluzioni ideative attingendo alle proprie risorse personali. È stata un’esperienza intensa, gratificante e bella soprattutto perchè condivisa. Ed è soltanto l’inizio…
Questa attività prende spunto dall’opera di Bruno Munari (1907-1998), artista e designer italiano. Realizzeremo la ciotola Maldive disegnata nel 1960. Guarda con attenzione il video in…
Bruno Munari è un personaggio talmente eclettico che è difficile ricostruirne un profilo. Forse è anche per questo che, a 20 anni dalla su...
Aria, luce, vento, orizzonte, suono, colore, emozione, ricordo, bosco, città, deserto, montagna, mare, fiume... Ognuna di queste parole può ricordare un paesaggio? Cos'è un paesaggio? Com'è un paesaggio? Quali parole si associano al paesaggio? Se si pensa al paesaggio inevitabilmente riaffiorano ricordi. Ricordi di vacanze o di luoghi cari. Se si pensa ad un paesaggio può ritornare alla mente un colore o un profumo. Paesaggio è terra, acqua, luce, ma non solo. Paesaggio è un luogo misterioso letto in un libro. Paesaggio è rumore o musica. Ci sono i paesaggi delle stagioni. I paesaggi dei luoghi come il paesaggio di mare, di montagna, di città. Il paesaggio collinare, desertico, marittimo... Il paesaggio è qualcosa che muta. Cambia durante un'intera giornata. Un paesaggio al tramonto è diverso da un paesaggio mattutino. Cambia lungo il corso degli anni. Ricordo una delle mie canzoni preferite che racconta la nostalgia di un vecchio che racconta ad un bambino gli inevitabili cambiamenti. "E il vecchio diceva, guardando lontano: Immagina questo coperto di grano, immagina i frutti e immagina i fiori e pensa alle voci e pensa ai colori e in questa pianura, fin dove si perde, crescevano gli alberi e tutto era verde, cadeva la pioggia, segnavano i soli il ritmo dell' uomo e delle stagioni..." "Il vecchio e il bambino" di Francesco Guccini Di paesaggi, i bambini della scuola dell'infanzia di Stabio ne hanno parlato, visto attraverso immagini, raccontato grazie ai propri ricordi. E i paesaggi li hanno anche sperimentati grazie a due tecniche, quella del frottage e del collage. Cominciamo con il creare alcune carte che ci serviranno per comporre il paesaggio grazie alla tecnica del frottage (parlo in maniera più approfondita della tecnica qui). Sul tavolo intanto ho allestito tante carte verdi differenti, alcune che ho portato io, altre invece portate dai bambini con l'aiuto dei genitori e delle insegnanti. Aggiungiamo anche i fogli decorati con il frottage e ora è tutto pronto per progettare i paesaggi. I bambini strappano tanti pezzi di carta, le loro preferite, e cominciano a comporre un paesaggio collinare con le carte sovrapposte tra loro. Una volta composto il paesaggio i bambini lo arricchiscono con l'aggiunta di fiori utilizzando un gioco di Italian Toy, Flora Zu, sempre utilizzando la tecnica del frottage che abbiamo precedentemente sperimentato. E voilà i paesaggi... tutti differenti tra loro. Scuola dell'infanzia – Stabio
Fuori dalla porta, un cavalletto in legno, con un promemoria dell'attività della giornata. Succede alla Scuola dell'infanzia di Genestrerio. Paola e Giovanna accolgono così i loro bambini. In questo post vi propongo alcuni laboratori sperimentati lo scorso anno sul tema della linea. Qui e qui potete leggere l'incipit dei laboratori iniziati con una sperimentazione dei segni con vari strumenti che inseguito viene elaborata grazie ad una catalogazione e una corretta nomenclatura dei termini. Dopo segni e strumenti grafici la mia proposta è stata quella di continuare la sperimentazione della linea attraverso la carta. E qui entra in gioco un fattore molto importante: l'uso corretto dello strumento. Come si impugna correttamente una forbice? Come si tiene il foglio con l'altra mano mentre si taglia? Tagliare linee dritte non è per niente facile e bisogna allenarsi molto cercando di tagliare linee rette precise di diversi spessori. Da quella finissima a quella più grossa. Ma quando una linea smette di essere linea e diventa un rettangolo? Attraverso la manipolazione della carta-linea, come per l'esperienza grafica, anche qui nascono linee a zig-zag, linee ondulate, attorcigliate, annodate, arrotondate... Una composizione di linee in terza dimensione. Linee fuori e dentro, davanti e dietro, sotto e sopra. E infine linee materiche. Alcuni consigli di libri che parlano di linee. William Wondriska, Non perdere il filo, Corraini edizioni 2010 Serge Bloch La grande storia di un piccolo tratto, Edizioni Clichy 2017 Jimi Lee, In linea, Minedition 2013 Sieb Posthuma, Il filo di Alexander Calder, WS Kids 2016 Véronique Cauchy, Laurent Simon, La linea e il punto, WS Kids 2014 E in ultimo come non ricordare "La Linea" di Osvaldo Cavandoli.
Questa attività prende spunto dall’opera di Bruno Munari (1907-1998), artista e designer italiano. Realizzeremo la ciotola Maldive disegnata nel 1960. Guarda con attenzione il video in…
Guardiamoci negli occhi/ Look into my Eyes , Corraini Edizioni , 1992 Con segni di diverso tipo vengono costruiti volti dalle caratteristic...
Aria, luce, vento, orizzonte, suono, colore, emozione, ricordo, bosco, città, deserto, montagna, mare, fiume... Ognuna di queste parole può ricordare un paesaggio? Cos'è un paesaggio? Com'è un paesaggio? Quali parole si associano al paesaggio? Se si pensa al paesaggio inevitabilmente riaffiorano ricordi. Ricordi di vacanze o di luoghi cari. Se si pensa ad un paesaggio può ritornare alla mente un colore o un profumo. Paesaggio è terra, acqua, luce, ma non solo. Paesaggio è un luogo misterioso letto in un libro. Paesaggio è rumore o musica. Ci sono i paesaggi delle stagioni. I paesaggi dei luoghi come il paesaggio di mare, di montagna, di città. Il paesaggio collinare, desertico, marittimo... Il paesaggio è qualcosa che muta. Cambia durante un'intera giornata. Un paesaggio al tramonto è diverso da un paesaggio mattutino. Cambia lungo il corso degli anni. Ricordo una delle mie canzoni preferite che racconta la nostalgia di un vecchio che racconta ad un bambino gli inevitabili cambiamenti. "E il vecchio diceva, guardando lontano: Immagina questo coperto di grano, immagina i frutti e immagina i fiori e pensa alle voci e pensa ai colori e in questa pianura, fin dove si perde, crescevano gli alberi e tutto era verde, cadeva la pioggia, segnavano i soli il ritmo dell' uomo e delle stagioni..." "Il vecchio e il bambino" di Francesco Guccini Di paesaggi, i bambini della scuola dell'infanzia di Stabio ne hanno parlato, visto attraverso immagini, raccontato grazie ai propri ricordi. E i paesaggi li hanno anche sperimentati grazie a due tecniche, quella del frottage e del collage. Cominciamo con il creare alcune carte che ci serviranno per comporre il paesaggio grazie alla tecnica del frottage (parlo in maniera più approfondita della tecnica qui). Sul tavolo intanto ho allestito tante carte verdi differenti, alcune che ho portato io, altre invece portate dai bambini con l'aiuto dei genitori e delle insegnanti. Aggiungiamo anche i fogli decorati con il frottage e ora è tutto pronto per progettare i paesaggi. I bambini strappano tanti pezzi di carta, le loro preferite, e cominciano a comporre un paesaggio collinare con le carte sovrapposte tra loro. Una volta composto il paesaggio i bambini lo arricchiscono con l'aggiunta di fiori utilizzando un gioco di Italian Toy, Flora Zu, sempre utilizzando la tecnica del frottage che abbiamo precedentemente sperimentato. E voilà i paesaggi... tutti differenti tra loro. Scuola dell'infanzia – Stabio
Sperimentare è sicuramente una delle cose più importanti del Metodo Bruno Munari®. Si sperimenta per fare nuove scoperte. Scoperte di una tecnica, un materiale o uno strumento. La sperimentazione è quella parte del laboratorio nella quale si ha la possibilità di "fare senza pensare" secondo il proprio modo di essere. Si è liberi. Si sperimenta per raccogliere dati. Si sperimenta per capire. Una sperimentazione può anche però essere vincolata da regole, ma queste ultime sono fatte anche per essere trasgredite. Ci può essere una logica nello sperimentare, ma può anche non esserci. Dal momento in cui durante la sperimentazione si sono raccolti più dati possibili è fondamentale ordinare questi dati per poter creare relazioni tra le cose e proseguire con la nascita di un progetto. Ne ho già parlato qui, qui e qui. Così continuando l'esperienza sulla linea (ne ho parlato qui) i bambini della Scuola dell'infanzia hanno ordinato e catalogato le linee in base alla loro forma. Qui invece hanno catalogato in base agli strumenti. A seguito della sperimentazione e classificazione è nato un piccolo progetto. Le linee le troviamo ovunque. Fanno parte delle cose e con esse ci si può esprimere in tante maniere differenti. Le linee ci ricordano delle cose come le onde del mare o lo zig-zag di una montagna. Possono essere anche divise. Da una linea a pallini se tagliata possono nascere ruote per un auto o motociclette. Oppure tanti fiocchi di neve. Una linea a tratti se posizionata verticalmente può diventare la pioggia... E così grazie alla creatività nasce un progetto.
Questa attività prende spunto dall’opera di Bruno Munari (1907-1998), artista e designer italiano. Realizzeremo la ciotola Maldive disegnata nel 1960. Guarda con attenzione il video in…