Eccoci qui, con l'illustrazione dell'altra volta, in QUESTO TUTORIAL. Una volta fatto ciò che non era texture (ma non è un ordine di colorazione da rispettare, a me serviva specificatamente per i tutorial) Ricordo che per 'texture' si intendono le trame, o, per definirla in termini di colorazione a copic, qualsiasi effetto che conferisca la sensazione che il disegno contenga materiali diversi o decorazioni che non siano realizzate con i contorni. Oggi mi andava di partire dal verde, quindi erba e fogliame! ecco qui la color chart con i colori usati... indicativa a dire il vero. In verità ho usato praticamente tutti i verdi che avevo: nonostante le basi siano simili ho variato le ombre per far sembrare che le piante siano di varietà diverse. Partiamo dall'erba. Non è difficile, tutti sanno come sono fatti i ciuffetti d'erba... meno scontato è magari il modo di dare loro un pò di profondità, quindi ecco qualche trucchetto. Per prima cosa, si stende il colore di base, può essere a tinta unita, o come in questo caso, sfumato. Una vota scelti accuratamente i colori e preparata la base, si utilizzano gli stessi per fare i ciuffetti, disposti in maniera tale che ogni colore si trovi a pennellare sulla base di quello leggermente più chiaro in scala. Bisogna fare attenzione, perchè se ci si sposta troppo verso i chiari, il contrasto tra la base e i ciuffi sarà maggiore, se invece ci si tiene molto vicini al colore di origine si vedranno poco e la texture sarà leggera, come si vede nelle prova in basso a sinistra fatta passando YG25. man mano che va verso YG00 diventa sempre più visibile. Invece procedere in senso opposto verso gli scuri sarebbe inutile, perchè il colore non si vedrebbe (a meno di non insistere e scaricare molto colore, nel qual caso i ciuffi verrebbero sbavati e grossi, sarebbe inutile). YG17 va a creare i ciuffetti sulla base YG25 e e BG49 li va a creare sulla base YG25. Altro trucchetto: nella foto sopra si vedono tre tipi di ciuffi d'erba, fatti tutti con piccole pennellate veloci. quelli più vicino all'osservatore, in basso, sono lunghi e ben visibili, e mano a mano che ci si allontana diventano più piccolini fino a sembrare puntolini, che daranno appena un pò di granulosità alla base, giusto per non farla sembrare piatta (gli esempi sempre nella foto sopra, in basso a destra). Non è necessario riempire ogni singolo centimetro di ciuffetti e texture, basta anche metterne solo un pò posizionata nei punti giusti! Qui sopra la lavorazione dell'erba nell'illustrazione seguendo il metodo appena descritto. fare una bella sfumatura lineare come la striscetta dell'esempio è facile, più difficile invece lavorare in zone piccole dove non si possono tirare lunghe e comode pennellate. In questo caso, assicuratevi quantomeno che le pennellate, se visibili, siano direzionate in verticale, o nella stessa direzione dei fili d'erba (inclinati se l'erba è mossa dal vento per esempio) in questo modo pur essendo imprecisioni entreranno a fare parte della texture! Ecco un altro esempio, con un'altra color chart, per non limitarvi solo a quello che si vede in questa illustrazione. Qui un procedimento inverso, in tutti i sensi: invece che fare i ciuffi con il colore più scuro (che è la versione più semplice) qui i ciuffi più esposti alla luce, quindi quelli proprio davanti a noi, sono rimasti bianchi. Questo effetto non è difficile, con un pò di pratica e concentrazione. si tratta di creare con il copic, con pellellate appuntite da entrambi i lati, le 'ombre', i vuoti presenti tra un ciuffo e l'altro. se non riuscite a tracciarli a mano libera, potete sempre disegnare le sagome in maniera leggera, magari col colore copic più chiaro della scala scelta, e seguire i contorni. Un tocco di classe, ma non obbligatorio, è fare il primo livello di ombre (YG95) con zone un pò abbondanti e con un colore che non sia troppo pesante, perchè con un tono più scuro (E35) andremo a fare la stessa cosa dentro a queste ombre. ossia creare un secondo livello di ombre di ciuffi. Passaggio successivo con Y28 (in riferimento alla sequenza con l'erba gialla). è servito a creare qualche ciuffetto d'ombra dietro al primo livello di fili ben definiti, ma stavolta non c'è bisogno di essere troppo precisi, perchè come detto prima, più ci si allontana meno dettagli servono. Per finire, con YR21 e Y21 ho creato una sfumatura (YR21 sotto e Y21 sopra) per ricoprire il tutto, terminando con ciuffetti gialli e molto sottili in lontananza. Passiamo alle foglie. Certo, a vederle così non sembrano 'texture'. e questo non è un tutorial sulla colorazione delle foglie, ma mi sembrava carino studiare l'elemento sotto diversi punti di vista. Le foglie diventano texture quando sono così lontane da risultare indisegnabili singolarmente e l'effetto può essere dato solo col colore, ecco perchè ve le faccio vedere in varie grandezze: per ogni grandezza c'è un modo diverso di colorarle, in relazione alla dimensione della punta del copic. Le più piccole e semplici, rapportate ad una pennellata libera. quelle meno definite si possono colorare con un solo tocco di colore al centro, quelle con la linea centrale possono essere riempite seguendo le due metà della foglia, generalmente partendo dal picciolo verso la punta, o in senso contrario, a seconda di come si vuole rendere la lucidità. Le ombre non sarebbero quasi necessarie, ma se proprio si vole farle, consiglio un piccolo tratto centrale come a voler suggerire una forma 'concava. Ecco una via di mezzo (quasi 2cm su carta). Il principio della direzione dei tratti è lo stesso di prima, ma ora le foglie son troppo grandi per essere riempite con una sola pennellata... bisogna quindi pensare a quali sono le linee che si potrebbero seguire per suddividere questo spazio in parti più piccole e adatte alla punta del pennarello. seguo quindi immaginarie venature in quelle parti che sono troppo grandi. Non in tutte le foglie ci sarà lo spazio per farle, non perdete tempo a fare dettagli inutili, fatelo soltanto se ciò rende più comodo e sicuro il processo. Foglie grandi. (circa 4 cm su carta) Qui per forza di cose bisogna ricorrere al trucchetto delle venature! addirittura, dato che le foglie sono grandi e quindi anche ben visibili, bisognerà farle ben gradevoli alla vista, quindi fare attenzione ai dettagli. come per le foglie medie ho piazzato alcune pennellate che vanno, a lisca di pesce, dal centro ai bordi e viceversa (esempio1). In questo modo rimangono delle piccole aree bianche che possono essere riempite avendo cura di lasciare dei bordini bianchi. Le ombre sono state date con lo stesso metodo, e poi col colore di base, risfumate leggermente alle estremità, per un effetto più accurato. ...oppure basterebbe colorare le foglie piatte con qualche semplice ombra, ma se fosse tutto troppo facile non avreste bisogno di me che ve lo spiego, no? :D Nell'illustrazione, comunque ci sono foglie medie e piccole, eccole colorate in due tonalità diverse, quelle basse con YG25, YG17 e qualche piccola ombra a BG49 (gli stessi toni dell'erba, insomma) Le foglie sopra, per un effetto diverso, sono ottenute con una base a BG49, qualche piccola ombra a G28 e tochi chiari a BG23 e YG00. Con gli stessi colori ho fatto il cespuglio centrale per dimostrazione. Come detto prima, i cespugli dietro sono fatti con lo stesso metodo che sto per scrivere, ma in colori diversi per simulare piante differenti. per prima cosa la base, una sfumatura con YG00 e BG11 (che ho dimenticato di segnare nel foglietto della color chart, mea culpa). Mi piace l'idea di un verde che tenda al blu per spezzare la monotonia del resto del disegno, ma non avendo dei buoni toni intermedi tra i BG e gli YG, ho optato per dare un tocco giallo alla base con quello che avevo a disposizione. Ho Preso subito BG49 e ho determinato subito le aree di ombra. i cespugli, come le chiome degli alberi, vanno pensate come un insieme di masse che hanno ciascuna una loro ombra, quindi posizionarle in fasce leggermente arrotondate aiuterà a rendere bene i volumi. Non è necessario che siano nette, tanto aggiungendo altri foglie e altri toni l'effetto si attenuerà. Infatti già passando il BG23 tutto risulta più morbido e Il colore è stato steso a piccole pennellate che simulino le foglie, ovviamente. Si notino anche piccoli tocchi più scuri di G28, dati per simulare quell'effetto di buio all'interno delle fronde. Poteva piacermi già così, ma ho continuato ad aggiungere foglioline con BG49 e BG23 finchè non sono stata soddisfatta dell'effetto. Ecco fatto, spero di aver dato qualche consiglio utile! La prossima volta si continua con il terriccio e la ghiaia. Alice.
Hello blogging friends and Happy Friday! Not too long ago Bazzill contacted me to see if I would like to try out some of their New Cardstock--Card Shoppe. Card Shoppe is a New cardstock that is perfect for card makers and paper crafters. It is smooth, heavy-weight (100 lbs), and folds with a crisp edge. It is prefect to use with Copic markers and it won't warp when using mists. Card Shoppe is available in 28 coordinating colors in 8.5 x 11 sheets. **NOTE--The Bazzill Basic Paper website has been doing some maintenance and once everything is up and going I will come back and add in all of the direct links. ;-) Over the next few weeks I will be sharing several projects with you using the Card Shoppe papers. Bazzill was very generous to send and extra paper pack so I will be having a fun give-away in the next couple of weeks too! So be sure to Follow, Subscribe or check back ofter--you won't want to miss out on this great prize!! Here is the card I designed using the Card Shoppe papers. I wanted to try a few different techniques with the paper just so I could see how it would hold up and the paper is Fantastic!! I did stamping, coloring with Copic markers, die cutting, embossing and paper shaping. To start I used Rich Cocoa ink and stamped the image on to Marshmallow (white) cardstock. Then I started to add color using Copic markers. I used four shades of blue for the flowers. Next I used two shades of green Copic markers to color the leaves. Sorry, but I forgot to take a picture of the bow after I colored it but I used three shades of pink to color the bow. I used S4-356 Floral Ovals die template to create the die cut. I wanted to air brush on the inside of the die cut so I left the die template in place and created a mask to put over the floral image. I used a yellow marker on the inside of the oval and a blue marker for the flowers on the outer edge. After die cutting, air brushing and removing the mask this is what the die cut looks like. Next I used Gumdrop (green) paper and S4-328 Foliage die templates to cut/emboss some leaves and then I used a green Copic marker to airbrush them. For the little flowers Icy Mint (lt. blue) Card Shoppe paper and two of the flower die templates from S5-089 Home Sweet Home. To shape the flowers and leaves I used a larger ball stylus and a foam pad. Here is a close up of the colored image and the die cut oval and flowers. I added Pearls for flower center and Diamond Clear Glitter to the flowers and leaves. The Pearls and Diamond Clear Glitter are both from The Rubber Cafe'. I added some May Arts Ribbon Sample Delicate Vintage Lace and May Arts 1/4'' Fuchsia Silk Ribbon from The Stamp Simply Ribbon Store. For the embossed background I used Icy Mint (lt. blue) Card Shoppe paper and EL-002 Regal M-Bossabilities Folder from Spellbinders. For the card base I used Gumball (med.blue) Card Shoppe paper. This is my first card using the Card Shoppe paper from Bazzill but I really like working with the papers. They are nice and smooth, work great with Copics and die cut and emboss beautifully! I am looking forward to creating more projects and trying more techniques with the Card Shoppe papers. Thank you so much for stopping by today and I hope you have a Wonderful Friday!! Hugs & Smiles, Heidi Supplies Stamps: JustRite Papercraft CR-03705 Botanical Medallions & Banners Paper: NEW Bazzill Basics Paper Card Shoppe Marshmallow (white), Icy Mint (lt. blue), Gumball (med.blue), Gumdrop (green) Ink: Tsukineko Memento Rich Cocoa; Copic Markers BG70, B000, B21, B34, RV10, R83, RV66, Y11, TG61, YG63 Dies: Spellbinders Grand Calibur, S4-356 Floral Ovals, S5-089 Home Sweet Home, S4-328 Foliage, EL-002 Regal M-Bossabilities Folder Accessories: The Rubber Cafe' Scrap Happy Sheer Glue, Diamond Clear Glitter, Pearls, Stick "EM" Tool; The Stamp Simply Ribbon Store May Arts Ribbon Sample Delicate Vintage Lace, May Arts 1/4'' Fuchsia Silk Ribbon; Scrapbook Adhesives by 3L 3D Foam Squares; Hot Glue
Oggi la seconda parte dell'argomento acqua. In realtà ci sarebbero un sacco di cose da dire su come rendere le superfici bagnate, le pozzanghere, i liquidi nei bicchieri e nei contenitori, i liquidi nei contenitori... Ma sarebbe diventato un argomento a tantissime puntate, per cui ho deciso di inserire in queste due parti le cose che mi sembravano più utili e importanti. Magari in futuro farò approfondimenti sui singoli argomenti! L'altra volta ho spiegato come rendere il mare disegnato, visto dall'esterno, come paesaggio, in sostanza. Ma come si trasformano le ondine sulla superficie se ci avviciniamo fino a guardare ai nostri piedi? L'angolazione da cui le vediamo cambia completamente e così anche il modo di dare luci e ombre. Inoltre, un corpo immerso nell'acqua riceve della luce riflessa del sole, per questo ci si abbronza anche quando si sta in acqua. Il modo di rendere questa illuminazione cambia da sotto a sopra la superficie, per cui nel tutorial di oggi spiegherò questi effetti. Ovviamente STILIZZATI. Che rimane sempre la parola chiave del manga. Quindi andiamo a vedere come in realtà le ondine fatte con le singole pennellate la volta scorsa, siano in realtà forme più grandi, una sorta di ovali informi, che noi vediamo schiacciati, da lontano. Questo disegno direi che rende bene l'idea. Per inchiostrare la parte immersa e quella emersa, ho usato due multiliner diversi, uno nero (0.05, la mia misura preferita) e uno Cobalt (0,3. Sarebbe stato meglio avere la stessa misura ma quelli colorati di solito sono grossini così, quindi ho cercato di ripassare sottile) per far capire che un oggetto è immerso ci sono molti modi di inchiostrarlo. per esempio, tenere come colore della lineart un tono simile a quello del liquido in cui è immerso (come in questo caso, blu), usare un colore grigio, o sbiadito, usare il colore dell'oggetto immerso invece del nero, non usarlo affatto (come le ginocchia nella primissima immagine di questo post) oppure inchiostrarlo tremolante, o con delle piccole increspature in senso orizzontale, per simulare la sensazione di distorsione della vista attraverso il liquido! per prima cosa, segno le ombre degli oggetti, in questo caso i piedi e soprattutto i pesciolini, così daranno l'idea di stare fluttuando, quindi nuotando sospesi nell'acqua. Per ombreggiare uso BG05, e dò piccole pennellate della stessa forma dei pesciolini a poca distanza dagli stessi. Più le ombre saranno lontane dai pesci, più significherà che questi sono lontani dal suolo, quindi si possono anche fare ad altezze diverse La scala che uso è la stessa dello scorso tutorial, cioè B00, B02 e BG05 e BG07 perchè mi piace quella punta di verde che fa sembrare tutto più turchese. Dato che l'acqua non è molto alta e il suolo ha un colore chiaro, uso BG05 perchè sarà il colore più scuro da usare in questa zona, dovrò rimanere tutto molto chiaro èper scurire man mano che l'acqua si allontana verso l'orizzonte ho aggiunto un pò di sfondo, in questo caso un pò di E50/E51, ma può essere il colore che volete, se per esempio il fondo fosse sassoso sarebbe utile una gamma di C. lo sapete che il mare è blu perchè riflette il colore del cielo, in realtà? Ecco perchè allontanandosi il colore diventerà più intenso, mentre ai nostri piedi sarà quasi trasparente, lasciando intravvedere i colori del fondo, ed ecco perchè ho inchiostrato le parti immerse di un colore più chiaro! Ora passo con B00 a dare la base... ci sono due modi in cui potete farlo: la prima è quella di calcolare già a mente dove andranno i riflessi bianchi dei bordi degli ovali, cosa molto difficile che mette in crisi anche me, oppure dare prima la base intera e poi tornare a riflessare col bianco, come l'opaque white della Copic o la penna acrilica bianca Molotow. Per questo tutorial procedo con la versione più semplice. In seguito, con B02 comincio a passare la forma degli ovali deformi, perchè come si vede nello schemino dei livelli qui sopra, le parti luminose, per risaltare, hanno bisogno di un pò di scuro intorno. Non è un vero concetto di luce e ombra quanto più un gioco di contrasti per far risaltare di più le varie parti! Intorno alla gambe mi assicuro di stringere gli ovali fino a farli diventare delle falci, che delineano la forma cilindrica delle gambe immerse.fatto questo, che sembra spaventosamente brutto, torno con B00, o anche con l'aiuto di B01, per chi non si sente sicuro a sfumare tutto. (assicuratevi quindi di avere una carta adatta alla quantità d'inchiostro) Questa è la parte che vediamo dall'alto, una volta sfumata per benino! Già così fa un bell'effetto... Comincio a pensare alla prospettiva, devo passare da questo A questo in maniera graduale. Per cui come la volta scorsa comincio a preparare una base che sfuma verso il colore più scuro, passando in successione B02 e BG05 E poi proseguo, sempre come nello scorso tutorial, a definire gli ovali con un gradino di colore più scuro della base, solo che stavolta devo assottigliarli sempre di più fino a trasformarli in ondine! E per finire, il bianco! Si vanno a delineare con un pennarellino acrilico a punta fine o con l'opaque white copic col pennellino finissimo, per tracciare i riflessi luminosi Quando avremo in questo modo definito le zone luminose, come abbiamo fatto all'inizio coi pesci, possiamo andare a tracciare la loro ombra a terra, anche approssimativa, in questo caso con B02. Un vero tocco di classe. E così abbiamo finito la parte dell'acqua! Ma! per completare l'illustrazione bisogna colorare le parti immerse, aggiungendo un tocco di E50 nelle parti sott'aqcqua. Non c'è bisogno di passarlo ovunque, basta che stia nelle zone chiare tra un riflesso e l'altro. per quanto riguarda invece gli oggetti immersi, prendiamo come cavia la mia piccola Vileda. Che già non è contenta di avere un nome che indica il suo stato d'animo, figuriamoci quando decido di bruciarla come un gambero per far vedere bene le sue gambette bianche in acqua! per prima cosa, con B00 e G00 sfumo la base. Ho deciso di tenere G00 sopra perchè contiene una puntina di giallo e mi fa pensare che sia più luminoso, che riceva quindi la luce solare. Con B12, sfumo un pò le estremità, in basso e in alto, , mischiandole con la base (quindi in alto blendo con G00 ein basso con B00) poi uso il trucchetto degli ovali, ma senza conferire profondità, dato che in questo caso la zona che sto colorando è una sezione di acqua marina, e non vedo la superfice che si allontana. Purtroppo per stanchezza mi sono scordata di fotografare un passaggio: non era indispensabile, ma almeno vi spiego perchè gli ovali sembrano sovrapporsi in certi punti: in pratica ho disegnato degli ovali su tutta la base, poi ho passato di nuovo B00 e G00 per schiarire un pò, e dopo aver fatto asciugare, ho fatto un'altro giro di ovali, ignorando le forme di quelli sotto, così che andassero a sovrapporsi casualmente, una specie di doppio livello. Verso il fondo vado a scurire gli ovali con un pò di V12 per scaldare il colore e creare una cangianza, ma dato che stacca troppo dal B12 di base lo mescolo blendando con un pò di B32, le gambette ora spiccano un sacco, sono belle rosee perchè il colore dell'acqua verso il fondo vira al V12, quindi ho preferito un tono caldo rispetto ad una pelle giallina che sarebbe sembrata verde. Col viola non mi sembrava un gran accostamento. Insomma, per farle diventare parte integrante del contesto faccio in modo che la luce si proietti sulla pelle attraverso la diversa angolazione della superficie increspata, dando origine ad un motivo a ovali deformati come prima. Tonalizzo le gambe con una base sfumata che parte dal basso con BV00, poi B12 e B00, fino a lasciare un pochino di carne rosea proprio sotto il pelo dell'acqua.(la colonnina di destra dell'immagine qui sopra) e poi faccio gli ovali secondo lo schema della colonna di sisnistra, V12, in basso, B32 a salire, B01 fino alla cima. (nel frattempo ho fatto anche un piccolo fondale, niente più che tre strati piatti di colori a scalare, in questo caso uno piccolino con B95, uno medio che sporge un pò con B23, e uno quasi evanescente con BV00) In questo modo sembrano davvero immerse nell'acqua. Per finire, una parte dei raggi di luce che batte sulle ombre, di solito rimbalza verso l'alto. Per evidenziarle meglio, in alcuni punti della pelle ho aggiunto una piccola sfumatura azzurrina, solo nelle parti del corpo rivolte verso il basso e solo in quelle più vicine all'acqua (quindi niente sul viso) e poi ho tracciato con la penna molotow delle ondine sottili, sempre seguendo la forma degli ovali. e per finire... L'acqua luccica. Quindi un sacco di puntini bianchi stanno bene! Ma solo in cima, non sotto il pelo dell'acqua, perchè sotto la luce bianca e brillante non arriva, al massimo qualche fascio evanescente. questo disegno mi è stato commissionato e i personaggi appartengono alle committenti Decisamente d'effetto! Sperando che vi sia stato utile, saluto tutti e alla prossima! Alice
Buondì. terza e ultima parte sulla panoramica dei capelli: stavolta vediamo come colorare i capelli in maniera da aiutare a renderne il movimento. un foglio solo di ragazze, poveri maschietti. ma dei capelli lunghi femminili mi sembravano più adatti, perchè presentano più riflessi e si vedono meglio le ombre. Partiamo con la roba 'difficile', molte ragazze ho visto che hanno problemi con i capelli mossi, in particolare i boccoli. Come si fa un bel boccolo morbido? Qui i capelli vanno pensati come fossero raggruppati in fasce, stilizzandoli diventano dei nastri che si avvolgono su loro stessi a spirale... ma quello che li rende veramente morbidi, è il fatto che il capello umano ha un suo naturale grado di elasticità: se una ragazza ha capelli lunghi e boccolosi, non saranno arrotolati nello stesso modo dall'inizio alla fine, anzi. I capelli più sono lunghi, più pesano, quindi la parte vicino all'attaccatura della testa sarà poco mossa o quasi liscia, tirata dal suo stesso peso, mentre in fondo faranno giri più stretti, terminando con un grazioso riccioletto. Nel primo step c'è una linea che indica il movimento, racchiusa in un cono. la forma conica è dovuta al fatto che stringendo le volute sul fondo, si stringe anche la forma. Qualche ciuffo sottile staccato dal 'nastro' principale darà un aspetto più morbido e naturale. Per quanto riguarda il colore ho scelto due toni di castano, uno che vira al dorato e uno che vira al mogano, cioè al rossiccio. Entrambe le scale cromatiche hanno 4 colori che partono con lo stesso tono scuro e vanno a cambiare man mano che si schiariscono. Parto con un E47 con le ombre. Il trucco per disporre le ombre è semplice: immaginare che il nastro in cui abbiamo stilizzato i capelli abbia due piani: uno davanti, che prende la luce sulla rotondità, e uno dietro, convesso, che essendo coperto dall'altro prende principalmente le ombre. Nel dubbio basta prendere una strisciolina di carta, colorarla da un lato immaginando che quelle siano le ombre e poi arrotolarla a spirale col lato bianco all'esterno, e si vede subito quali sono le parti più scure... non finirò mai di dirlo, stendere sempre il colore seguendo il movimento dei capelli. Continuo con E17 (per il dorato) e E19 (per il rosso) che sono gli ultimi colori che andranno nelle fasce in ombra, i colori da qui in poi (E35 e YR23 per il dorato e R02 e YR61 per il rosso) andranno solo nella parte chiara. I due colori finali vanno passati solo nelle zone vicino alle luci bianche per dare un tocco di saturazione che rinforzi la luminosità. A seguire, un mosso così lieve e semplice che credo non ci sia nemmeno bisogno di grandi passaggi. Sembrano tanti colori, ma solo perchè la base è tonalizzata in due nuance, quindi sono due colori per le basi, due per le ombre proprie e due per le ombre portate dietro al collo. Si tratta di sfumare lievemente i due colori di base, che sono E51 ed RV11, una sfumatura morbida e omogenea, con la predominanza di RV11, perchè velevo un tono rosa tonalizzato un pò al salmone. Con E93 ed RV23, che sono praticamente gli stessi toni su scala più scura, vado a dare un pò di ombre , qualche colpetto, per dare spessore alle ciocche. I restanti colori (prima V91, poi E04) sono stati usati per intensificare le ombre nella parte posteriore. lasciare qualche ciocca 'bucata' dai capelli che stanno davanti, quindi più chiari, per far vedere il colore più scuro sotto, aiuta staccare meglio i piani, e rende la massa di capelli più morbida, anche se la forma di queste ondine è volutamente compatta e un pò statica. Qui un sistema simpatico e veloce per fare i capelli riccissimi, tipo afro. Non c'è bisogno di disegnare ogni singolo riccio, basta dare la forma e disegnarne qualcuno in qualche punto strategico per dare l'idea della texture, dove per 'punto strategico' intendo dove si accumulerebbero le ombre, infatti le parti basse della capigliatura ne contengono di più. La base mi fa pensare tantissimo a questo ma l'ho fatta multicolore semplicemente per affrontare tonalità calde e fredde in un colpo solo. Tra tutti i colori segnati in questa color chart bastano un realtà un colore di base (o due se si vuole cangiare un pò) due grigi tonalizzati a Cool o Warm a seconda della base che si è scelta e un nero. a me il nero 100 non piace perchè copre completamente la lineart, quindi uso un T10. Una volta passate le basi colorate, che siano singole o sfumate tra di loro come in questo esempio, basta picchiettare con la punta del copic i toni più scuri: prima il grigio più chiaro, in scala un 3, sia della gamma W che C, e poi un 5. Poi si passa il nero o il suo equivalente, che viene distribuito principalmente nelle zone più scure, quelle interne e in ombra. Dopo il nero dò un'altra picchiettata di W-5/C-5. toccando e premendo con la punta durante la picchiettatura si rilascia più inchiostro di una semplice passata, quindi scioglierà il colore scuro, spargendolo un pò sulla carta. sarà come ottenere un tono intermedio, come un W-7/C-7. non è necessario ripassare il 5 su tutto il nero, basta darlo nelle parti più esterne, in modo di lasciare anche un pò di T10 puro. Si può rifinire con qualche punto di bianchetto per dare lucidità. Tutto questo si poteva fare anche in scala di grigi, ma una cosa che apprezzo particolarmente del manga è l'uso del colore per saturare e vivacizzare tutto. infatti anche quando faccio i capelli neri li tonalizzo, anche solo un semplice viola-blu. Due appunti per i capelli intrecciati: in questo caso la colorazione è molto semplice, tono su tono, tre semplici passaggi. Per chi possiede pochi copic possono bastarne anche due. Si tratta di decidere da che direzione vengono le luci e tenere un riflesso luminoso in quella direzione in ogni spicchio di treccia. Al contrario dei codini e delle code, che sono un raggruppamento di capelli che oltre l'elastico sono liberi e sciolti - e quindi necessitano generalmente di riflessi lunghi - la treccia è fatta di piccole porzioni che necessitano ciascuna della sua luce e della sua ombra. Un raccolto. qui è palese come il colore viene steso seguendo la direzione dei capelli. Le luci sono piccolissime, per dare un effetto sobrio e leggermente opaco, inoltre fa apparire la massa molto compatta. In questo caso i colori passati non sono in scala, ma alternati. per intenderci, invece che 1, 2, 3, 4, 5, vengono passati in quest'ordine: 1, 3, 2, 5, 4. Quindi parto col BV01 per la base, poi una passata di BV04, che sarebbe il terzo tono. successivamente ho passato il secondo, BV13, per sfumare tra loro i due toni, ma ho lasciato dei fili di BV04 tra le ciocche di capelli, perchè in quei punti c'è ombra. La luce proviene da sopra, quindi aggiungo le ombre nere (T10), perchè l'idea è che i capelli siano neri, anche se tonalizzati a viola e successivamente le sfumo con una passata di BV23. Qui un'altra gamma di viola, ma chiara e in tinte calde. i capelli chiari sono più facili da fare, perchè rendono bene anche con pochi colori. Sono partita con un BV13 una minima quantità nelle ombre pù forti seguito da un V17. questo colore in particolare è stato steso con movimenti rapidi ed una pressione calcolata per ottenere tratti appuntiti ad entrambe le estremità. Bisogna fare un pochino di pratica per prenderci la mano, ma fa sembrare i capelli molto fini e sottili. Per terminare il V05 sempre passato con tante pennellate sottili. Le luci sono nette e lunghe e solo perchè volevo far vedere che bastavano 3 colori non ho dato una passara di RV23, vicino alle luci per saturarle ancora di più. Per finire, una noticina, spero interessante: gli ultimi due tipi di capelli erano uno 'opaco' e uno 'lucido', quindi aggiungo un paio di color chart per abbinare i due effetti a capelli chiari e scuri. Sperando di aver stimolato una nutrita schiera di parrucchieri bidimensionali, non posso che augurarvi di sbizzarrirvi! Alice Qui i precedenti tutorial: 1- come distribuire luci e ombre sulla testa 2- come tonalizzare i capelli con le cangianze
A common challenge for a lot of us as Copic colorists is keeping the marker where we WANT it rather than where IT wants to go! In today’s post I’ll give you the things that I know cause it and some ideas how to fix it. While the cards are some of my epic scenes […]
Here is a very simple technique for rendering bushes, and can be applies to trees, or other plants. I use this technique more for bushes that are in the background, that you don't want to stand out or don't need much detail. Coloring Simple Background Bushes 1. Start by picking 3 colors. One nice thing about greens is that on a plant you don't need to be as careful about following the Natural blending family, as long as you have a light, middle and dark that aren't too different. Leaves in sunlight tend to look more yellow and bright so I usually pick a light YG in the 00's or 10's with a last digit of 0 - 3 for my highlight, and shadows tend to have more gray, so I go with a G or YG in the 60's-90's with a last digit of 7, 8 or 9 2. Think about the plants around your bush. If your bushes are exactly the same colors as your grass they may look a little strange, so I try to vary the two (I talked about coloring grass earlier). Have some bushes lighter and some bushes darker so people can tell they're not the same kind of plant. 3. Choose a highlight. Usually on top or slightly off to one side. 4. Begin Coloring There are few main ways I do bushes, but the ways I'll cover today are Smooth, Scribbling, or Stippling. The main thing to keep in mind is that bushes are irregular. Individual leaves pick up the light from different directions, but if you try to carefully draw every single leaf on a bush you'll go insane. So my methods are for simple coloring that gives the illusion of complexity without the hard work. Smooth Color with your lightest color first. For smooth blends, layer your next color while the base is still wet, add your next darker color, color back over the edges with your light color, then add your darkest color, again going over the edges with your middle and light colors until the edges disappear. For crisp edges between color layers let each color dry completely and don't go back over the edges with a lighter color each time. Too bad this doesn't look very believable- it's just a smooth lump of green, not really a bush. Scribble Scribble the base color on, since the uneven coloring helps accent the roughness of leaves. Then layer on your midtone, again coloring unevenly, and last add your dark. How much or how little of each color is a matter of personal taste. I like this method because I can leave some spots of white- areas that act as natural highlights, and it's much quicker than smooth coloring. Stippled Dot on your lightest color, leaving lots of white, Add dots of your darker color, and finally finish up with your darkest color. If you are using a Ciao or Sketch marker this is the easiest technique, and you have two options. You can have either round dots by mushing your tip straight down, or you can have individual leaves by using the side of the brush marker. Note: scribbled and stippled bushes will draw your eyes more than smooth bushes. Why? The crisper lines and bright white spots attract our attention more than a smoothly colored bush. So if you don't want the bushes to attract as much attention, leave less white areas and make sure the base color is more muted. Then the parts of your picture you care more about will stand out more. Remember also that our eyes are drawn to things with more contrast. If you don't want people to focus on your bushes then color them with less contrast. Also, if you color something in front of these bushes that has super smooth, beautiful blends and then you have scribbled or stippled bushes in the background it will look strange. In this case you've lost your continuity. It's like the bushes were an afterthought. Combo Here I want the feel of individual leaves, but I want them to not stand out as much, so my first two color layers are smooth, then I dotted on the darkest green. Now you get the feel of individual leaves, but it has less sharp contrast than stippled by itself. This technique was very quick, it goes with more foreground elements than scribbled or stippled only, and is not as fake looking as smooth bushes.
Allora, ultima fase di questo disegno. Avevo tenuto l'innaffiatoio da parte per studiare un pò i riflessi metallici. Essendo un argomento complesso, e soprattutto trovando complesso cercare un modo di spiegarlo in maniera semplice, ho pensato di dividerlo in due parti. Oggi, qui, tenterò di spiegare il principio con cui ragiono i riflessi metallici, e prossimamente, analizzarne le varie applicazioni sulle superfici. Ecco quindi una piccola introduzione. Il metallo, quello lucido, è uno specchio. Quindi, di fatto, al contrario di una superficie opaca che riflette solo la luce che riceve e le ombre che produce, una di metallo lucido è composta da ciò che la circonda. nella foto sopra è chiaramente visibile il flash dello scatto fotografico in quel puntino luminoso al centro, e sul lato sinistro, le altre sfere accanto a cui stava. Ovviamente se siete geni come me -e io non lo sonoXD- il cervello non può calcolare ogni variabile. Per questo si SINTETIZZA. l'importante è giocare di contrasti! partendo dall'esempio di una forma opaca, (due veloci passaggi della colorazione. faccio una sfumatura con una base B00 sopra e B12 da metà in giù. Nella parte più chiara mi sono aiutata con un blender 0 per sfumare un pò. Col b26 ombreggio la parte inferiore, il tutto mantenendo sempre la carta bagnata di inchiostro per avere sfumature morbide che si mescolano facilmente. Per 'Blendare' questo colore più scuro ho usato un tono intermedio tra questo e il B12, cioè, il B21, per rendere tutto più omogeneo.) al cui fianco, ho iniziato a lavorare la forma lucida. I colori sono meno, ma sono più distanti tra loro come gamma rispetto a quelli di prima. parto col più scuro, un B39. l'importante è stenderlo praticamente piatto, aiutandosi con la punta del pennarello per ottenere uscite molto appuntite. I bordi più lunghi possono anche essere leggermente imprecisi e tremolanti, aiuteranno a conferire un effetto più naturale alla superficie. Per esempio guardando una bottiglia, la linea bianca del riflesso di luce che si forma, non sempre è una striscia perfetta lungo il corpo cilindrico, nonostante al tatto e all'occhio la bottiglia sembri liscia. Così mi piace variare leggermente la pressione mentre stendo il colore, per ottenere spessori non uniformi. Continuo così. lascio posto per la luce in cima, lo scuro sotto, in mezzo il tono intermedio. solo che deve essere tutto più contrastato. Le due immagini che seguono potrebbero aiutarvi a capire meglio il procedimento mentale che bisogna fare: disposizione delle zone di luce- ombra. da paragonare con la sagoma opaca una sfera opaca contrastata grezzamente a photoshop aiuta a capire come attorno alla luce vi sia una zona più scura del centro Per finire, con B00 riempio lo spazio rimasto, facendo attenzione a lasciare del bianco puro in alcuni punti dove la luce è più forte, in aree ben circoscritte (infatti per delinearle meglio ho ripassato un pò di B05, un pò più scuro, attorno ai bordi bianchi) Ho scelto di usare una gamma cromatica, in questo caso azzurro-blu, perché si vedessero meglio le differenze tra i toni. Ma in veritá assomiglia più ad una pietra preziosa che ad un metallo, vero? In realtà è solo un'impressione perché il modo di stilizzare i riflessi lucidi è lo stesso, ma se tolgo saturazione alla foto e metto tutto in scala di grigi... ecco qui che l'effetto cambia. un ciottolo e un pezzo di metallo! Un argomento che vorrei trattare prossimamente è la modellazione delle luci e delle ombre metalliche su forme complesse, perchè mi pare una cosa che richieda una descrizione approfondita, ma come infarinatura generale, ecco un paio di piccoli esempi. la forma allungata a nocciolina serve a mostrare come i riflessi (e con riflessi intendo anche quelli dell'ombra, insomma, le fasce di colore, non solo quelle di luce) seguano le forme dell'oggetto. La maschera è solo una versione più complessa, come esempio. i riflessi seguono la forma dell'oggetto fluidamente Le tre sfere, invece, servono per mostrare come in un disegno non serva dettagliare così tanto ogni volta: dimensioni maggiori permettono maggiore quantità di dettagli, mentre per piccoli oggetti (poniamo, orecchini, piccoli gioielli) è necessario sintetizzare al massimo, o alla fine non si distingueranno più le fasce di colore e sembrerà un unica pallina pacioccata di inchiostro colorato! Sono partita dalle ombre date con E47. come sopra, tutte le uscite sono appuntite. sulla maschera si può identificare un'unica striscia verticale che segue la forma del viso dalla fronte al mento, a destra. Dove questa fascia incontra il sopracciglio e l'occhio, si interrompe parzialmente, ma non sembra mai un rettangolo. quando una fascia viene spezzata è importante che il taglio abbia dei giochi di curve e punte. per rendere il concetto. La fascia può essere singola, o come nella maschera, doppia, accompagnata da una più sottile accanto. come tono intermedio ho scelto YR23. è un bel giallo ocra, molto caldo, adatto all'effetto oro giallo! Come nella sfera grande, si possono anche sfumare leggermente tra di loro i vari toni, purché mantengano sempre almeno un lato netto che fornisca contrasto Per completare, lo spazio rimasto riceve un tocco di un bel colore brillante, Y15, per risaltare la lucentezza. i riflessi bianchi vengono così ben delineati. Bene! Dopo aver parlato di tutto questo, posso applicarlo al disegno! e ottenere questo bell'innaffiatoio. Ecco, per prima cosa sono partita dalle ombre. le ho date col T-10, e sono più sottili e discrete rispetto a quelle viste prima. Questo perché l'innaffiatoio non è un oggetto di lusso, quindi non sarà di un metallo lucido, ma leggermente opacizzato dall'usura. Quindi i contrasti saranno meno forti, sia per luci che per ombre, una via di mezzo tra lucido e opaco Di seguito ho dato un grigio C-5, tonalizzato con un BV13. Dato che la luce proviene dall'alto a sinistra e accanto a destra c'è una folta pianta, ho tenuto il lato di destra in ombra. Per contrastare ho tenuto luce e ombra a T10 a contatto, sul lato sinistro. Stessa cosa sul tubo dell'innaffiatoio, il becco. (successivamente ho anche scurito un pò una striscia per aggiungere l'ombra portata dal becco sulla superficie del corpo dell'innaffiatoio) La zona centrale è chiara, riempita con un B60, e così tutto il resto. Come dicevo prima è un oggetto leggermente opaco, quindi a parte qualche puntino di luce che ho dato alla fine con una penna acrilica Molotow bianca, non ci sono altri riflessi di luce pura. Tutto quello che è chiaro è B60. Il tocco di classe finale è riprodurre sulla superficie un riflesso un pò indefinito di ciò che circonda l'innaffiatoio (che da noi si chiama anche annaffiatoio, perdonatemi se l'ho scritto male, sono sicura che da qualche parte mi sia sfuggito!) Con un blender 0 premo la punta e schiarisco leggermente certe zone rotonde, che sarebbero i sassi, poi con dei verdi (G21, che è un verde chiaro molto spento, ottimo da usare su una base grigiastra come questa) tonalizzo la parte bassa che sta nell'erba e i riflessi delle foglie più vicine all'annaffiatoio. Sempre col blender aiuto a diluire una puntina di marrone per la terra e di azzurro per il cielo, e voila! Ecco il risultato finale, stavolta finale davvero! Qualche piccolo dettaglio con la penna molotow bianca, e finalmente questa illustrazione è arrivata ad essere completa! Alla prossima per studiare un pò meglio i riflessi metallici! Alice.
Oggi la seconda parte dell'argomento acqua. In realtà ci sarebbero un sacco di cose da dire su come rendere le superfici bagnate, le pozzanghere, i liquidi nei bicchieri e nei contenitori, i liquidi nei contenitori... Ma sarebbe diventato un argomento a tantissime puntate, per cui ho deciso di inserire in queste due parti le cose che mi sembravano più utili e importanti. Magari in futuro farò approfondimenti sui singoli argomenti! L'altra volta ho spiegato come rendere il mare disegnato, visto dall'esterno, come paesaggio, in sostanza. Ma come si trasformano le ondine sulla superficie se ci avviciniamo fino a guardare ai nostri piedi? L'angolazione da cui le vediamo cambia completamente e così anche il modo di dare luci e ombre. Inoltre, un corpo immerso nell'acqua riceve della luce riflessa del sole, per questo ci si abbronza anche quando si sta in acqua. Il modo di rendere questa illuminazione cambia da sotto a sopra la superficie, per cui nel tutorial di oggi spiegherò questi effetti. Ovviamente STILIZZATI. Che rimane sempre la parola chiave del manga. Quindi andiamo a vedere come in realtà le ondine fatte con le singole pennellate la volta scorsa, siano in realtà forme più grandi, una sorta di ovali informi, che noi vediamo schiacciati, da lontano. Questo disegno direi che rende bene l'idea. Per inchiostrare la parte immersa e quella emersa, ho usato due multiliner diversi, uno nero (0.05, la mia misura preferita) e uno Cobalt (0,3. Sarebbe stato meglio avere la stessa misura ma quelli colorati di solito sono grossini così, quindi ho cercato di ripassare sottile) per far capire che un oggetto è immerso ci sono molti modi di inchiostrarlo. per esempio, tenere come colore della lineart un tono simile a quello del liquido in cui è immerso (come in questo caso, blu), usare un colore grigio, o sbiadito, usare il colore dell'oggetto immerso invece del nero, non usarlo affatto (come le ginocchia nella primissima immagine di questo post) oppure inchiostrarlo tremolante, o con delle piccole increspature in senso orizzontale, per simulare la sensazione di distorsione della vista attraverso il liquido! per prima cosa, segno le ombre degli oggetti, in questo caso i piedi e soprattutto i pesciolini, così daranno l'idea di stare fluttuando, quindi nuotando sospesi nell'acqua. Per ombreggiare uso BG05, e dò piccole pennellate della stessa forma dei pesciolini a poca distanza dagli stessi. Più le ombre saranno lontane dai pesci, più significherà che questi sono lontani dal suolo, quindi si possono anche fare ad altezze diverse La scala che uso è la stessa dello scorso tutorial, cioè B00, B02 e BG05 e BG07 perchè mi piace quella punta di verde che fa sembrare tutto più turchese. Dato che l'acqua non è molto alta e il suolo ha un colore chiaro, uso BG05 perchè sarà il colore più scuro da usare in questa zona, dovrò rimanere tutto molto chiaro èper scurire man mano che l'acqua si allontana verso l'orizzonte ho aggiunto un pò di sfondo, in questo caso un pò di E50/E51, ma può essere il colore che volete, se per esempio il fondo fosse sassoso sarebbe utile una gamma di C. lo sapete che il mare è blu perchè riflette il colore del cielo, in realtà? Ecco perchè allontanandosi il colore diventerà più intenso, mentre ai nostri piedi sarà quasi trasparente, lasciando intravvedere i colori del fondo, ed ecco perchè ho inchiostrato le parti immerse di un colore più chiaro! Ora passo con B00 a dare la base... ci sono due modi in cui potete farlo: la prima è quella di calcolare già a mente dove andranno i riflessi bianchi dei bordi degli ovali, cosa molto difficile che mette in crisi anche me, oppure dare prima la base intera e poi tornare a riflessare col bianco, come l'opaque white della Copic o la penna acrilica bianca Molotow. Per questo tutorial procedo con la versione più semplice. In seguito, con B02 comincio a passare la forma degli ovali deformi, perchè come si vede nello schemino dei livelli qui sopra, le parti luminose, per risaltare, hanno bisogno di un pò di scuro intorno. Non è un vero concetto di luce e ombra quanto più un gioco di contrasti per far risaltare di più le varie parti! Intorno alla gambe mi assicuro di stringere gli ovali fino a farli diventare delle falci, che delineano la forma cilindrica delle gambe immerse.fatto questo, che sembra spaventosamente brutto, torno con B00, o anche con l'aiuto di B01, per chi non si sente sicuro a sfumare tutto. (assicuratevi quindi di avere una carta adatta alla quantità d'inchiostro) Questa è la parte che vediamo dall'alto, una volta sfumata per benino! Già così fa un bell'effetto... Comincio a pensare alla prospettiva, devo passare da questo A questo in maniera graduale. Per cui come la volta scorsa comincio a preparare una base che sfuma verso il colore più scuro, passando in successione B02 e BG05 E poi proseguo, sempre come nello scorso tutorial, a definire gli ovali con un gradino di colore più scuro della base, solo che stavolta devo assottigliarli sempre di più fino a trasformarli in ondine! E per finire, il bianco! Si vanno a delineare con un pennarellino acrilico a punta fine o con l'opaque white copic col pennellino finissimo, per tracciare i riflessi luminosi Quando avremo in questo modo definito le zone luminose, come abbiamo fatto all'inizio coi pesci, possiamo andare a tracciare la loro ombra a terra, anche approssimativa, in questo caso con B02. Un vero tocco di classe. E così abbiamo finito la parte dell'acqua! Ma! per completare l'illustrazione bisogna colorare le parti immerse, aggiungendo un tocco di E50 nelle parti sott'aqcqua. Non c'è bisogno di passarlo ovunque, basta che stia nelle zone chiare tra un riflesso e l'altro. per quanto riguarda invece gli oggetti immersi, prendiamo come cavia la mia piccola Vileda. Che già non è contenta di avere un nome che indica il suo stato d'animo, figuriamoci quando decido di bruciarla come un gambero per far vedere bene le sue gambette bianche in acqua! per prima cosa, con B00 e G00 sfumo la base. Ho deciso di tenere G00 sopra perchè contiene una puntina di giallo e mi fa pensare che sia più luminoso, che riceva quindi la luce solare. Con B12, sfumo un pò le estremità, in basso e in alto, , mischiandole con la base (quindi in alto blendo con G00 ein basso con B00) poi uso il trucchetto degli ovali, ma senza conferire profondità, dato che in questo caso la zona che sto colorando è una sezione di acqua marina, e non vedo la superfice che si allontana. Purtroppo per stanchezza mi sono scordata di fotografare un passaggio: non era indispensabile, ma almeno vi spiego perchè gli ovali sembrano sovrapporsi in certi punti: in pratica ho disegnato degli ovali su tutta la base, poi ho passato di nuovo B00 e G00 per schiarire un pò, e dopo aver fatto asciugare, ho fatto un'altro giro di ovali, ignorando le forme di quelli sotto, così che andassero a sovrapporsi casualmente, una specie di doppio livello. Verso il fondo vado a scurire gli ovali con un pò di V12 per scaldare il colore e creare una cangianza, ma dato che stacca troppo dal B12 di base lo mescolo blendando con un pò di B32, le gambette ora spiccano un sacco, sono belle rosee perchè il colore dell'acqua verso il fondo vira al V12, quindi ho preferito un tono caldo rispetto ad una pelle giallina che sarebbe sembrata verde. Col viola non mi sembrava un gran accostamento. Insomma, per farle diventare parte integrante del contesto faccio in modo che la luce si proietti sulla pelle attraverso la diversa angolazione della superficie increspata, dando origine ad un motivo a ovali deformati come prima. Tonalizzo le gambe con una base sfumata che parte dal basso con BV00, poi B12 e B00, fino a lasciare un pochino di carne rosea proprio sotto il pelo dell'acqua.(la colonnina di destra dell'immagine qui sopra) e poi faccio gli ovali secondo lo schema della colonna di sisnistra, V12, in basso, B32 a salire, B01 fino alla cima. (nel frattempo ho fatto anche un piccolo fondale, niente più che tre strati piatti di colori a scalare, in questo caso uno piccolino con B95, uno medio che sporge un pò con B23, e uno quasi evanescente con BV00) In questo modo sembrano davvero immerse nell'acqua. Per finire, una parte dei raggi di luce che batte sulle ombre, di solito rimbalza verso l'alto. Per evidenziarle meglio, in alcuni punti della pelle ho aggiunto una piccola sfumatura azzurrina, solo nelle parti del corpo rivolte verso il basso e solo in quelle più vicine all'acqua (quindi niente sul viso) e poi ho tracciato con la penna molotow delle ondine sottili, sempre seguendo la forma degli ovali. e per finire... L'acqua luccica. Quindi un sacco di puntini bianchi stanno bene! Ma solo in cima, non sotto il pelo dell'acqua, perchè sotto la luce bianca e brillante non arriva, al massimo qualche fascio evanescente. questo disegno mi è stato commissionato e i personaggi appartengono alle committenti Decisamente d'effetto! Sperando che vi sia stato utile, saluto tutti e alla prossima! Alice
finalmente dopo un pò di inattività (dicesi anche: "meritato riposo"), un certificato da Copic Instructor e due fiere, riesco a tornare coi tutorial. Oggi una cosa elegante e sfiziosa, le venature del legno. Per arricchire i disegni e farli sembrare più tridimensionali, curati. per prima cosa bisogna scegliere i colori, essere sicuri che abbiano una buona armonia o un buon contrasto a seconda del tipo di legno che si vuole ottenere, o più che altro al bilanciamento dei toni dell'illustrazione. Possono variare sui toni del marrone, del rosso, nero, giallo e grigio, o nel caso di legni trattati, anche si qualsiasi tipo di colore. Io, da bambina, avevo un bellissimo parquet verdeacqua nella mia cameretta. Per farvi vedere le fasi parto con una color chart composta da una base di E35 (tonalizzata in un esempio con E13) e venature con E47 Si parte dalla base. Analizzo i tre esempi fatti con gli stessi colori per evidenziare le differenze tra le tecniche. A- stendo la base, E35, in maniera uniforme e con cura. Per farla ben uniforme la stendo con la punta a scalpello, ripassando un paio di volta per appianare eventuali strisciate di colore più intenso. Il colore risulterà quindi più carico. B- la base viene stesa con la punta a pennello, partendo da una direzione con un colore(E35)e da quella opposta con un altro (E13). Il tono non deve essere molto diverso, in questo caso è un pò più caldo/rosato, ma non devono avere troppa differenza o le venature rischiano di risaltare troppo in alcuni punti e troppo poco in altri, attirando troppo l'occhio. C- Stendo la base con la punta a scalpello. Dato che farò le venature in maniera più particolare scelgo volutamente di lasciare delle strisciate più scure, senza badare alla precisione e all'uniformità di colore. Ciò che importa davvero è che queste imprecisioni, se lunghe, seguano la direzione delle venature e quindi anche della lunghezza dell'asse (penso a questi esempi come piccole assi di legno) Lascio asciugare e passo alle venature, che, come detto prima devono seguire la stessa direzione. Le venature sono composte da linee, leggermente ondulate, così da conferire un aspetto naturale. Le ondulazioni maggiori si ottengono facendo correre la venatura accanto ad alcuni occhielli, di solito ovali al centro, che si 'stirano' sempre di più con l'aumentare delle linee concentriche, fino ad appuntirsi all'estremità e diventare loro stessi linee lunghe. Vediamo nel dettaglio. A- Con il tono più scuro, E47, traccio, utilizzando solo la punta del pennello, quindi con molta leggerezza, gli occhielli e le linee. Non fitte come il risultato finale, ma solo alcune, per definire l'andamento. B- stessa cosa. E volendo, come pure sopra, se vi trema un pò la mano e la pressione del tratto non è uniforme, va bene lo stesso, anzi, conferisce un aspetto più naturale. In alcuni punti ho premuto apposta di più per ottenere bordi più spessi. C- per quest'asse ho in mente un effetto un pò più...rustico. Grezzo. Quel tipo di legno non trattato e lisciato quindi farò in modo che le dimensioni del tratto varino ulteriormente. In pratica, faccio tremolare la mano verticalmente mentre stendo la linea. A seguire, il secondo passaggio di venature, che faccio sempre col colore di base, ossia E35. A seconda del modo in cui la base è stata stesa, queste seconde venature saranno più o meno visibili. Fare prove aiuta a capire anche questo genere di cose e se l'effetto non vi piace potete scegliere un tono più adeguato invece che lo stesso della base. Le venature si stendono esattamente attraverso gli spazi lasciati da quelle più scure. L'ideale sarebbe avere una proporzione di 2 o 3 a 1. Ossia, per ogni linea scura, sarebbe bene averne almeno due chiare. In questo modo, da lontano l'occhio percepirà di più quelle scure, avendo una chiara visione della texture del legno, ma non troppo pesante, senza tuttavia percepire come un vuoto innaturale tra una linea e l'altra. A-le seconde venature saranno appena visibili poichè la base è stata ripassata per bene ed è intensa. B-qui, ci saranno punti in cui le venature saranno meno visibili e altri in cui lo saranno di più, a seconda di quanto contrasto crea il secondo colore utilizzato per la base. è ottimo per aree grandi (per esempio pareti di legno.per spezzare l'uniformità si possono alternare punti di un colore e dell'altro) C-In questo caso la base è chiara e strisciata quindi le venature saranno ben visibili. Poichè ho optato per un effetto grezzo, e il colore è lo stesso della base, posso permettermi di giocare di più su spessore e intensità del tratto. Come si nota, ci sono punti piuttosto larghi le cui estremità non solo si appuntiscono ma si alleggeriscono anche, sfumandosi con la base stessa. Questo effetto crea all'occhio l'illusione che la superficie non sia liscia ma ondulata con creste in prossimità delle venature. Come legna tagliata a mano. Il tipo di pennellata per la venatura C Giocando di sfumature, sempre con E35 vado a pennellare delicatamente di punta alcune piccole parti delle venature più scure così da alleggerirle e fonderle meglio col resto. Come vedete non è molto difficile. Forse, il terzo esempio, può necessitare di un pò di pratica per imparare a dare spessore alle venature e controllare il movimento del polso per evitare di sovrapporre o incrociare le linee. Ovviamente, più un disegno è piccolo, meno occorreranno dettagli, o sarà impossibile e invece che venature sembreranno assi pitturate male. In caso di piccoli effetti consiglio di utilizzare un multiliner seppia per disegnare le venature e gli occhielli invece di colorarli. Come esempio di applicazione pratica, un disegnino semplice semplice. A sinistra ho segnato i colori usati usati per il legno e a destra quelli di tutto il resto. Due step veloci della colorazione semplice semplice del personaggio... Come tecnica ho usato la B, utilizzando E31 e Y28 per sfumare la base. Ovviamente ho fatto in modo di sfumare i colori in modo che un pò di quello più scuro (Y28) finisse a contatto con il personaggio così da rinforzare l'effetto dell'ombra dello stesso sulla panchina. Prima ho dato un tono di ombra più scuro con E71 dietro la schiena e sul bordo. Le ombre vanno passate prima delle venature, perchè se passate dopo potrebbero 'squagliare' le loro linee sottili e renderle troppo poco visibili. In questo caso, per le venature ho usato uno dei colori di base, Y28, e un tono di intensità simile, a colore diverso, più caldo, per creare n pò di contrasto o in mezzo a tanto lilla e arancio vivace la panchina sarebbe stata troppo spenta. Così ho usato un E13, più caldo. Fatto! Vi lascio con un paio di esempi, e sperando che sia stato utile vi rimando alla prossima! Alice
I have been working on this for some time. I am a visual person and I have accumulated lists and lists of Copic blending families from my favorite guru's but, never could visualize them. One day I was in my LSS... Be Creative in Pitt Meadows, B.C. and Lisa Strahl had hers there. I thought what a wonderful idea! So...I began. I started with 4-1/4 by 5-1/2 but the pages were going to be too small and the book would be too thick so I started over and went with half-sheets. I decided to use my stock of Gina K Pure Luxury as: 1) I was not a fan of the paper (I know people rave about it but, I have way too much trouble blending on it) and 2) It was nice and thick with no bleed-through to the other side....perfect for my book. I got all the paper cut to size, my binding coil at hand, my Cinch ready to bind and I picked up a sheet of heavy-duty acetate/mylar stuff...cut it in half and it was perfect for the front and back protective covers. I started at the internet with digital clip art. I could have stamped it all but, I am such a newbie at stamping and there were so many images to do....I decided to go with digital instead. I searched until I found the images I wanted to represent my swatches....blank faces, hair, flowers, leaves, etc. I created my templates and printed off all my pages.....sat down one night with my Copics and colored the pages in. I split each section by color and representation. I was not concerned with the actual representation of....say a leaf or a barrel but, with the laying down of my color blending families. I am really, really happy with it. I can sit down now...open the book...look for a color family I want...see the main color, the highlight and the shadow....grab my markers and color. No more guessing! Have a wonderful day!
Si, lo so, ultimamente non riesco a tenere il ritmo coi tutorial, ma fortunatamente prossimamente qualcuno arriverà in mio soccorso! Oggi voglio parlarvi di ACQUA. Pensavo di dividere il tutorial in due parti: la prima, questa, su come realizzare l'acqua vista dall'esterno, per esempio rappresentare mari, laghi, onde, mentre la seconda analizzerà più che altro gli effetti ravvicinati e come la luce si rifrange sugli oggetti attraverso l'acqua. 1 2 Partiamo quindi con una color chart standard, azzurra, nel mio caso composta da B00, B02, BG05 e BG07. Ad un certo punto sono passata dal B al BG perchè mi piace avere una nota verdeacqua o violacea quando faccio l'acqua. Il concetto si basa su due livelli di lavoro, un pò come er il tutorial della texture del legno: prima una base, nel caso dell'acqua, sfumata da un tono chiaro ad uno più scuro per dare profondità, e successivamente i volumi dati dalle increspature delle onde sull'acqua. Come vedete, la colonna di sinistra indica la sfumatura della base e quella di destra la texture delle onde. Passiamo quindi ad applicare le fasi. Per prima, la base a B00. è sempre consigliabile stendere il colore con pennellate orizzontali, così, se la sfumatura non dovesse venire uniforme e mostrare delle righe, verrebbero facilmente coperte dalle successive onde, mascherandone le imperfezioni. Continuiamo con tutti i passaggi con i colori in sequenza, fino ad aver completato la sfumatura. Ora è il momento di passare alle onde, assicurandosi di aver lasciato asciugare bene la base. L'ordine del passaggio dei colori, se da chiaro a scuro o da scuro a chiaro, è indifferente, ma se non vi sentite sicuri, partire da quelli chiari è meglio, si può sempre scurire dopo. E infatti riparto dal B02. Non posso fare onde con B00, perchè passato sulla sua stessa base non si vedrebbe nulla. Ecco quindi perchè tutti i colori sono scalati di un gradino: il B02 deve fare le onde sulla base B00, il BG05 deve fare le onde sulla base B02, e così via. Per fare le onde utilizzo la pennellata appuntita da entrambe le estremità. Non deve essere precisa, se la parte centrale risulta anzi un pò spigolosa è persino meglio! ecco un piccolo video dei passaggi, si vedono chiaramente le fasce di colore. Così chiaramente che in alcuni piccoli punti ho dovuto passare qualche trattino di colore più scuro dentro le onde del colore precedente, per rendere meno netto lo stacco. Per non lasciare troppo vuota la parte rimasta chiara, dove si vede solo un pò di B00, ho usato l'opaque white extra fine per creare dei riflessi di luce sulla superficie. E qui sotto, ecco un altro modo di visualizzare gli strati di colore. se non volete fare prima le basi e poi le onde, potete mescolare insieme i due passaggi, lavorando come se fossero livelli di Photoshop, per chi magari se ne intende un pò. Basta colorare piatto fino ad un certo punto, poi, prima di interrompere bruscamente, 'sfumare' con qualche onda grande che diventa via via più piccina. Questo si ripete ad ogni livello, ad ogni, cambio di colore, diminuendo la superficie piena man mano che si procede verso gli scuri. Come vedete, ilivello B00 occupa 4 tacche piene, il livello B02 tre tacche piene e una di onde, il livello BG05 Due tacche piene e una di onde, e il livello BG07 una tacca piena e una di onde. Bene, questa è la base. Ora bisogna applicare questa modalità ad un disegno vero e proprio, e qui entra in gioco la prospettiva. In una striscia di mare, le onde saranno più grandi e visibili nelle fasce più basse, divenendo più piccole man mano che ci si allontana e salgono verso l'orizzonte. Proviamo ora qualcosa di un pochino più complesso.... Le onde. In questo caso specifico, un'onda di quelle grandi, da surfisti: se riuscite a fare questa, non avrete difficoltà anche con quelle più piccole. Partendo dal mare piatto, le linee con cui tracciamo le ondine sono tutte orizzontali. Più ci avviciniamo al punto in cui desideriamo posizionare l'ombra grande, invece, più dobbiamo 'muovere' queste linee, disegnarle arrotondate in basso con quella tipica puntina all'insù. a sinistra, il mare piatto di base e l'indicazione della direzione dell'onda. a destra, il mare mosso con il risultato finale L'onda va pensata come un cono, o un tubo, cavi all'interno. Come questi due oggetti, ci sono delle sone d'ombre da rispettare: per esempio, venendo la luce da sopra, la parte appena sotto lo strato superiore sarà in ombra. La cosa più importante è stendere il colore facendo seguire alle pennellate la direzione dell'acqua, in questo caso circolare. è FONDAMENTALE perchè è ciò che darà movimento a tutto. con il bianco fine e la penna bianca acrilica Molotow ho passato inile degli effetti non solo luminosi, ma anche che simulino la schiuma, che si forma quando l'acqua viene mossa velocemente. Anche in cima alla punta delle ondine.uso due strumenti diversi perchè il pennellino fine mi permette di fare linee sottili e ben definite, mentre la penna è utile per fare dei puntini ben netti. Sperando che sia stato utile, un abbraccione a tutti! Alice
You do not have to be a genius to make beautiful Copic Marker blends!No Mensa membership required! Coloring with markers is a skill. That’s good news; because if it's a skill, that means that it’s completely learnable!Everyone can learn to color well with Copic markers.But there is a learning curve-- and how quickly you progress depends upon your ability to diagnose the flaws in your technique…
Вы когда-нибудь задумывались, что о характере человека можно судить по длине его мизинцев? Это может звучать абсурдно, но стоит взглянуть на результаты, как сразу становится ясно – это и правда работает! Сравните результаты и убедитесь в этом! Взгляните на представленные рисунки и сравните их со своими пальцами. Выберете подходящий вариант, а именно буквы А, В или С. И прочитайте результаты с точным описанием вашего характера.
creating Marker tutorials and illustrations
So you want to get into Copic art markers? Well, this beginner’s guide is a great place to start! You’ve probably drawn with Crayola markers before but
I wanted to share some of my favorite Copic combinations for skin and hair with you. Please feel free to print this out, link to it, and sh...
Ecco qui: oggi, tra le varie idee che abbiamo da parte per i tutorial, ho scelto di dedicarmi alla trama scozzese, detta anche tartan. Ricordo che quando provavo a farla le prime volte, sembrava sempre un qualche tipo di tovaglia da pic-nic a quadretti, quindi mi sono messa ad osservare diverse foto per imparare, e voglio condividere con voi quello che ho appreso. Ho deciso di suddividere il tutorial in due parti, la prima su come realizzare effettivamente il motivo tartan, gli spessori delle linee e le sovrapposizioni. Nella seconda parte, programmata per il 13 di luglio, vedremo invece come applicare la trama su forme, volumi e soprattutto pieghe, dato che si parla di un disegno nato per la stoffa. Per questo prima di applicare la trama direttamente sul disegno qui sopra vi farò vedere come nascono le linee e gli intrecci con questi esempi piatti, perchè deformarle e modellarle su un corpo richiede l'abilità di aver già capito il meccanismo. In questo tutorial intendo affrontare due tipo di motivi, diversi per complessità e colori, partiamo dal più semplice Partiamo da un semplice incrocio. in questo caso mi torna utile la punta a scalpello! Se siete particolarmente insicuri o non avete mano ferma, anche un righello può tornare utile. Parto dal grigio W-3, dando strisce verticali e orizzontali in due fasi, lasciando asciugare bene tra le une e le altre in modo che nei punti in cui si sovrappongono ci sia un'intensificazione del colore: Se la carta fosse ancora umida di inchiostro si potrebbe ottenere una griglia quasi uniforme, e toccherebbe scurire i quadratini a mano con un tono più scuro. L'equivalente di una gran rottura di scatole, insomma, anche se a volte lo faccio lo stesso per dare più risalto. Aggiungiamo accanto altre linee, fatte nello stesso modo, ma più sottili. Lo spessore rispetto alle prime è a piacere, possono essere uguali o più sottili. in questo caso uso la punta a scalpello trascinandola in direzione del lato sottile, e come prima aspetto di asciugare per incrociarle nell'altro senso. Avrei potuto fare tutto in due sole fasi, prima tutte le verticali e poi le orizzontali, e in effetti io avrei fatto così, ma per chi comincia e non ha l'occhio ben abituato è difficile capire quanto sarà pieno il disegno alla fine, col rischio che venga troppo scuro o troppo predominante solo un certo colore. in questo modo, giocando con gli spessori possiamo aggiungere colore man mano e sentirci più tranquilli. Per completare, delle sottili linee rosse per creare un pò di contrasto: l'ideale sarebbe avere la punta di un copic marker classico, ma in alternativa qualunque strumento sottile del colore che desiderate sarà utile: una bic rossa, una matita colorata, un Multiliner. Come prima, l'unica cosa da assicurarsi nelle misure è che siano ripetute sempre uguali, se decidiamo che le più sottili siano a destra delle principali, per ognuna delle successive dovrà essere a destra, e così le altre. Ecco qui una texture chiara, facile, con infinite variazioni sul tema. Linee grandi beige e sottili nere, o marroni. Il colore chiaro può essere sostituito da un qualsiasi tono pastello, un rosa per bambine, per esempio, e il secondo colore va a gusto, ma ricordate che una volta rimpicciolita la trama e applicata su un disegno, il colore generale che l'occhio percepirà sarà una mescolanza del due: uno scozzese con linee azzurre e gialle verrà percepito come verde, per esempio, quindi se volete rimanere sullo stesso tono assicuratevi di giocare tra chiari e scuri. Ecco un paio di esempio possibili, variando anche leggermente la posizione delle linee sottili e aggiungendone eventualmente l'altra fila: Passiamo ad un intreccio più complicato: c'è una maggiore varietà di colori e spessori. è un classico verde e rosso, ma ho scelto anche due toni che virano al blu, vi spiego il motivo: Spesso sul tartan classico ci sono strisce nere e blu, le ho scelte perchè devo considerare che al contrario dell'intreccio dei fili, dove i colori si intensificano quando si incrociano,-anche quelli chiari- il copic va solo per sovrapposizione, scurendo inevitabilmente tutto. Di conseguenza ho scelto un blu scuro un poco spento, B99, che sovrapposto agli altri diventa quasi nero. in modo che l'occhio legga sia quello, sia il blu. Stessa cosa per il BG49. ho aumentato la componente di blu a partire dal YG17 che avevo scelto, e quello è un buon compromesso tra verde e blu. Dato che la componente rossa è minima, sono partita da questa per assicurarmi di non coprirla troppo con altri colori. ho scelto un motivo a doppia linea, dello stesso spessore. (il lato della punta che userete dipende dalla grandezza del disegno e dal gusto personale!) lasciando molto spazio bianco tra le coppie per inserire i verdi. riempio le linee con BG49, cercando di non 'mangiare' troppo i bordi rossi. poi con YG03 passato di scalpello largo affianco gli esterni delle linee rosse, prima in un verso e poi nell'altro, anche qui senza sovrapporre al rosso, devono solo combaciare. se rimane un filino bianco in mezzo non succede nulla, anzi diventa pure più bello a patto che riusciate a riprodurlo in ogni gruppo di linee. (io non ci sono riuscita, lol). Il passo successivo è contornare le linee verdi con dei bordi BG49, così per dare un po' di movimento. e per finire, senza obbligo, ho passato dei fili sottili di YG03 e R46 per riempire un po' gli spazi bianche che mi sembravano troppo dominanti. questo non è d'obbligo perchè dipende da quanto spazio avete lasciato inizialmente tra le linee rosse. Come tocco di classe, uso dei colori coprenti per creare ulteriori movimenti negli intrecci: in questo caso un pennarellino a punta fine dorato, opaco, che stava bene coi toni verdi, e per i fili bianchi ho usato il copic opaque white extra fine col pennellino a punta finissima, ma si può usare anche una penna acrilica Molotow o una penna gel, ricordando che la penna gel non è perfettamente coprente (il che non è un male, dei giochi di trasparenze sono sempre interessanti). ed ecco fatto! il numero di linee e colori da aggiungere è a piacere, ricordatevi sempre di fare qualche prova prima, però! la disposizione di un colore o lo spessore delle sue linee determinano il tono complessivo finale. in questo caso, molto verde. Ma cosa succede se faccio lo stesso motivo, con gli stessi colori, invertendo le posizioni di YG03 e R46? ecco qui sotto a sinistra. (essendo solo una prova colore, è grezzo e stortarello, chiedo veniaXD) inoltre ho lasciato un pò meno spazio tra le linee iniziali e quindi la quantità di bianco è drasticamente diminuita, diventando uno scozzese classico a base rossa. non ho passato l'oro ma un doppio filo di bianco, e l'effetto è completamente diverso. Un'altra variante, a destra. BG49 ha preso il posto del rosso iniziale, il verde è al solito posto, ma le righe sottili sono azzurre e aranciate. ho scelto YR23 perchè è sempre stimolante mettere un colore che stacchi. (rosso e verde infatti sono addirittura complementari sul cerchio di Itten) Qui non ho passato nessun filo bianco, ma la base è stata tonalizzata con Y11 invece del semplice fondo bianco, e per creare più contrasto, ho ripassato con un colore più scuro i punti in cui le linee BG49 si incrociano. Quindi sperimentate, e trovate le combinazioni che vi piacciono di più! Una piccola anteprima del prossimo tutorial, su come modellare gli intrecci sulle forme del corpo. per questo disegno ho scelto di usare un tartan semplice e scuro e uno complesso e chiaro, per differenziare le diverse parti del vestito.. tuttavia per non farlo diventare un pastone di colori ho optato per abbinare le parti del vestito a due a due, per alternarle. fiocco e calze, manicotti e gonna, e nel complesso riprendono il blu della maglietta e l'arancio dei capelli Vi aspetto alla prossima per spiegarvi tutto il resto! Alice
era tanto che progettavo questo argomento, ma mi è sempre mancato il tempo di strutturarlo bene.... quindi, dopo tanto tergiversare, ecco a voi... il FUOCO. Mi era stato chiesto da molto di farlo, ma il mio solito problema è che io, le cose, le faccio a sentimento, a occhio. non so come faccio, vado di prove e di solito ci azzecco, quindi la parte più complessa dei tutorial è sempre cercare di trovare un senso in quello che faccio e tradurlo in passaggi semplici: pertanto ho strutturato l'argomento in due fasi. In questo tutorial, studieremo la forma delle fiamme, ossia come disegnarle, gli strati di colore che le compongono e come queste reagiscono su fondo chiaro e fondo scuro. Il prossimo sarà più incentrato sulla magia, ossia come applicare le fiamme ad oggetti, fiamme in movimento, fiamme di diversi colori e i bagliori diffusi che generano sugli oggetti circostanti. Oggi mi avvalgo dell'aiuto di Horan, un mio personaggio originale, da Stone Motion! Il signorino qui, di fiamme se ne intende abbastanza, quindi sarà la mia adorata cav... *coff* il mio adorato assistente in questi due tutorial. allora... H: esattamente. A: capisco. Allora qui intervengo nello specificare che siamo abituati fin da bambini a vedere i fuochi stilizzati come grosse gocce rosse e arancioni frastagliate, (vedi sotto) quindi possiamo stabilire una forma generale a matita, leggera, prima, e poi segnare la direzione delle varie lingue. H: e poi si nota che le lingue sono separate, ma partono da un'unica base! quindi... Per un fattore estetico, soprattutto se il fuoco viene disegnato direttamente a copic, è importante che le linee NON SI INCROCINO MAI. far incrociare le lingue le fa sembrare sporche, pelose, e per niente fiammeggianti. se abbiamo dei punti di incontro o delle sovrapposizioni tra le linee di costruzione va bene, ma bisogna fare attenzione a ripassarle in modo da ottenere una sagoma unica e pulita. Piccolo appunto: una volta fatto qualche esercizio di solito si impara a disegnare le fiamme anche senza la costruzione, ma se le inchiostrate prima di colorarle e non vi sentite ancora sicuri, conviene farle a matita sotto. Tutto un altro paio di maniche è se invece volete una fiamma senza contorni, fatta direttamente a copic. in questo caso la matita non si può usare, perchè una volta che ci viene passato sopra il colore, l'alcol fissa la grafite al foglio e non si cancella più, lasciando tutti i segni grigi antiestetici sotto. In questo caso è meglio costruire le linee con un pastello colorato dello stesso tono, per esempio giallo o arancio leggero, in modo che non si intravvedano troppo. in alternativa, anche un copic molto molto chiaro può andare, come un YR30, o un Y00. H: *coff* ehi, riprendiamo? Perchè c'è poi da specificare che le fiamme piccine, come le candele, hanno una forma molto pulita e affusolata, mentre più la fiamma è grande, più il movimento dell'aria calda che sale le frastaglia, agitandola. A: ...l'avevo detto che se ne intendeva. <3 Questo per quanto riguarda la forma delle fiamme. la scelta di tracciare i contorni a matita, pastello colorato, a multiliner nero o colorato, o direttamente a copic è solo vostra e dipende dal tipo di disegno che fate e dal gusto per gli effetti particolari. Una cosa luminosa generalmente non ha contorni, ma un tipo di disegno molto semplice, per esempio, può stare bene con i bordi scuri. Un'immagine di stampo realistico o più curata nei dettagli della colorazione, invece rende meglio senza, con fuoco reso a colori direttamente. H: oh, è per questo che qui sotto, nel disegno di destra, la mia fiamma in certi punti è contornata col... coso... seppia? A: ...Multiliner, Horan. *sospira* Multiliner Sepia 1.0, per la precisione. H: ...Ecco, sì. Come dici tu. A: torniamo all'argomento, và... Per queste fiamme sono stati usati i seguenti copic: Y15 nella parte chiara, YR04 in quella più scura e un pò di Y38 per amalgamarli un pò. Ecco alcuni esempi tratti da manga shonen, (cioè per un pubblico maschile giovane) che sono quelli in cui le fiamme sono più semplici da trovare XD. Come vedete, alcune hanno forme curve e morbide, alcune quasi seghettate, alcune hanno i contorni, altre no. Ma i punti fondamentali ci sono tutti, e il modo in cui viene resa la consistenza della fiamma è solo una questione di gusto personale. Io, per esempio, le preferisco spigolose piuttosto che morbide e ondeggianti. Passiamo ai colori: Quante volte avete poeticamente sentito dire 'rosso fuoco'? ma il fuoco non è rosso. O almeno, in condizioni di luce normale, se notate i colori dominanti sono rosso, arancio, giallo e bianco. Rosso molto poco, a dire il vero. Questo colore è più facile trovarlo negli sfondi o nel bordo più esterno della fiamma,(nell'immagine sopra, il terzo esempio, delle Clamp) ma a farla da padrone sono giallo e arancio. Il bianco indica una forte luminosità e calore, come il magma, per intenderci. qui per esempio, il rosso è semplicemente il colore che collega l'arancio del magma al nero della roccia. come notate dagli esempi di autori famosi messi sopra, potete notare che sono ben distinguibili i tre strati di colore, col bianco al centro. Non è che ci sia una regola precisa, in fondo il manga tratta di stilizzazione, e il bianco al centro dà l'illusione di essere luminoso. C'è anche chi tiene il colore più scuro al centro, come si vede qui sotto. A: cos'è credevi di essere un personaggio originale, a infuocarti le mani? *lol* H: ... A: ti voglio bene lo stesso, tranquillo <3 Dopo aver demolito l'autostima di Horan, posso dire che la scelta dei colori è sempre personale, e io prediligo quelli brillanti e vivaci, quindi come colore luminoso un bel Y15, senza sfociare nei toni evidenziatore. Come tono intermedio un Y38, o comunque un arancio tendente al giallo, mentre per la parte scura un YR04, oppure un R22, che passato sopra all'arancio intermedio, lo scalda. Parto dal colore più scuro, R22, perchè mi dà la possibilità di delineare la forma delle fiamme, dato che non uso costruzione. Variando la pressione del pennello ottengo spessori disomogenei ed estremità appuntite tipiche della punta del Copic, che conferiscono alla fiamma la sua consistenza fluida e l'idea di un movimento costante. Passo Y38 su tutta la parte già ricoperta di R22, per poi sbordare verso il centro del fuoco con alcune pennellate appuntite, per riprendere il movimento ondulatorio. Ogni tanto faccio qualche piccolo trattino appuntito per non far sembrare il tutto una sagoma piatta, ma come se avesse dei punti più profondi di altri... come i buchi del formaggio o dei solchi nella pietra. l'importante è che ogni strato di colore tocchi solo il successivo, e non sconfini in un tono troppo più chiaro. faccio poi la stessa cosa con Y15, passandolo sopra aY38 e premendo in alcuni punti per scioglierlo e ottenere qualche piccola sfumatura. Per finire, come dettagli di finitura, qualche scintilla scoppiettante ottenuta con puntini bianchi di Molotow bianco e una sfumatura uniforme che ammorbidisce il contrasto tra Y15 e bianco. E' ottenuta con Y000, (ma anche Y00 bastava) tirata dal colore più intenso e pennellata verso il bianco sfumandola in quella direzione, ed ecco fatto! A questo punto avrei dovuto parlare di come i colori dello sfondo interagiscono con le fiamme per sovrapposizione, chiari e scuri, ma mi sono accorta che questo argomento è troppo legato alle luci e ai bagliori che genera il fuoco e che si riflettono sugli oggetti circostanti, che fa parte del secondo blocco, quindi mi ripropongo di trattarlo nella seconda parte del tutorial per una migliore comprensione! Spero comunque che sia stato utile fin qui. Alice
Hello everyone! It's Delphine here today to share a little tutorial on how to colour smooth sand. Sometimes I like adding little dots to sand to create texture but I also really like smooth sand, creating texture just by simply blending, which is what I am showing you today. To colour sand, I usually use either the E30s (E30 to E35) or the E40s, which I have chosen for today's post. I'm only using E40, 41, 42, 43 here and the image I'm using is The Beach digi stamp by Make It Crafty. Step 1 Start with your darkest colour - E43 - and create small horizontal ripples with your marker. Put some E43 near the edge of the water which will be darker due to the sand being wet there. Step 2 Take your next lightest colour - E42 - and go over the ripples you have created, making them a little bit larger and longer. Step 3 Take your next colour - E41 - and again, go over what you have previously done and widen the areas you have already created. Colour following the direction of the ripples, making horizontal sweeping strokes. Make sure you leave some white "stripes", which will help give more depth to your sand. Step 4 Now take your lightest marker - E40 - and lightly fill the spaces you have left white, always colouring following the direction of the ripples. If you think your sand is not dark enough or if you want more contrast, you can repeat the 4 steps once, going again from dark to light. Next colour, the rest of your background. And finish your card in a way that you like :) Here, I have added a cute character by CC Designs, called Swiss Pixie Summer and created a frame with my By DIEzyne Big Stiched Rectangles. Skin: E000, 00, 01, 13, 71 Hair: B12, T5, 7, 9 Hairband: V09, 15, 17 Swimsuit: RV06, 09, V09, 15, 17, Y35 Shells: R00, 02, Y02, 21, 26, 28 Sand: E40, 41, 42, 43 Sea: B04, BG07, 45, 57, 75 Palm Trees: B96, 99, G94, E29 Sky: BG000, V000 Thank you very much for your visit, have a great weekend! Hugs, Delphine xx
Jennifer Dove's Copic Corner - Blender Solution http://just4funcrafts.blogspot.com Welcome back to the Copic Corner. There ar...
Oggi la seconda parte dell'argomento acqua. In realtà ci sarebbero un sacco di cose da dire su come rendere le superfici bagnate, le pozzanghere, i liquidi nei bicchieri e nei contenitori, i liquidi nei contenitori... Ma sarebbe diventato un argomento a tantissime puntate, per cui ho deciso di inserire in queste due parti le cose che mi sembravano più utili e importanti. Magari in futuro farò approfondimenti sui singoli argomenti! L'altra volta ho spiegato come rendere il mare disegnato, visto dall'esterno, come paesaggio, in sostanza. Ma come si trasformano le ondine sulla superficie se ci avviciniamo fino a guardare ai nostri piedi? L'angolazione da cui le vediamo cambia completamente e così anche il modo di dare luci e ombre. Inoltre, un corpo immerso nell'acqua riceve della luce riflessa del sole, per questo ci si abbronza anche quando si sta in acqua. Il modo di rendere questa illuminazione cambia da sotto a sopra la superficie, per cui nel tutorial di oggi spiegherò questi effetti. Ovviamente STILIZZATI. Che rimane sempre la parola chiave del manga. Quindi andiamo a vedere come in realtà le ondine fatte con le singole pennellate la volta scorsa, siano in realtà forme più grandi, una sorta di ovali informi, che noi vediamo schiacciati, da lontano. Questo disegno direi che rende bene l'idea. Per inchiostrare la parte immersa e quella emersa, ho usato due multiliner diversi, uno nero (0.05, la mia misura preferita) e uno Cobalt (0,3. Sarebbe stato meglio avere la stessa misura ma quelli colorati di solito sono grossini così, quindi ho cercato di ripassare sottile) per far capire che un oggetto è immerso ci sono molti modi di inchiostrarlo. per esempio, tenere come colore della lineart un tono simile a quello del liquido in cui è immerso (come in questo caso, blu), usare un colore grigio, o sbiadito, usare il colore dell'oggetto immerso invece del nero, non usarlo affatto (come le ginocchia nella primissima immagine di questo post) oppure inchiostrarlo tremolante, o con delle piccole increspature in senso orizzontale, per simulare la sensazione di distorsione della vista attraverso il liquido! per prima cosa, segno le ombre degli oggetti, in questo caso i piedi e soprattutto i pesciolini, così daranno l'idea di stare fluttuando, quindi nuotando sospesi nell'acqua. Per ombreggiare uso BG05, e dò piccole pennellate della stessa forma dei pesciolini a poca distanza dagli stessi. Più le ombre saranno lontane dai pesci, più significherà che questi sono lontani dal suolo, quindi si possono anche fare ad altezze diverse La scala che uso è la stessa dello scorso tutorial, cioè B00, B02 e BG05 e BG07 perchè mi piace quella punta di verde che fa sembrare tutto più turchese. Dato che l'acqua non è molto alta e il suolo ha un colore chiaro, uso BG05 perchè sarà il colore più scuro da usare in questa zona, dovrò rimanere tutto molto chiaro èper scurire man mano che l'acqua si allontana verso l'orizzonte ho aggiunto un pò di sfondo, in questo caso un pò di E50/E51, ma può essere il colore che volete, se per esempio il fondo fosse sassoso sarebbe utile una gamma di C. lo sapete che il mare è blu perchè riflette il colore del cielo, in realtà? Ecco perchè allontanandosi il colore diventerà più intenso, mentre ai nostri piedi sarà quasi trasparente, lasciando intravvedere i colori del fondo, ed ecco perchè ho inchiostrato le parti immerse di un colore più chiaro! Ora passo con B00 a dare la base... ci sono due modi in cui potete farlo: la prima è quella di calcolare già a mente dove andranno i riflessi bianchi dei bordi degli ovali, cosa molto difficile che mette in crisi anche me, oppure dare prima la base intera e poi tornare a riflessare col bianco, come l'opaque white della Copic o la penna acrilica bianca Molotow. Per questo tutorial procedo con la versione più semplice. In seguito, con B02 comincio a passare la forma degli ovali deformi, perchè come si vede nello schemino dei livelli qui sopra, le parti luminose, per risaltare, hanno bisogno di un pò di scuro intorno. Non è un vero concetto di luce e ombra quanto più un gioco di contrasti per far risaltare di più le varie parti! Intorno alla gambe mi assicuro di stringere gli ovali fino a farli diventare delle falci, che delineano la forma cilindrica delle gambe immerse.fatto questo, che sembra spaventosamente brutto, torno con B00, o anche con l'aiuto di B01, per chi non si sente sicuro a sfumare tutto. (assicuratevi quindi di avere una carta adatta alla quantità d'inchiostro) Questa è la parte che vediamo dall'alto, una volta sfumata per benino! Già così fa un bell'effetto... Comincio a pensare alla prospettiva, devo passare da questo A questo in maniera graduale. Per cui come la volta scorsa comincio a preparare una base che sfuma verso il colore più scuro, passando in successione B02 e BG05 E poi proseguo, sempre come nello scorso tutorial, a definire gli ovali con un gradino di colore più scuro della base, solo che stavolta devo assottigliarli sempre di più fino a trasformarli in ondine! E per finire, il bianco! Si vanno a delineare con un pennarellino acrilico a punta fine o con l'opaque white copic col pennellino finissimo, per tracciare i riflessi luminosi Quando avremo in questo modo definito le zone luminose, come abbiamo fatto all'inizio coi pesci, possiamo andare a tracciare la loro ombra a terra, anche approssimativa, in questo caso con B02. Un vero tocco di classe. E così abbiamo finito la parte dell'acqua! Ma! per completare l'illustrazione bisogna colorare le parti immerse, aggiungendo un tocco di E50 nelle parti sott'aqcqua. Non c'è bisogno di passarlo ovunque, basta che stia nelle zone chiare tra un riflesso e l'altro. per quanto riguarda invece gli oggetti immersi, prendiamo come cavia la mia piccola Vileda. Che già non è contenta di avere un nome che indica il suo stato d'animo, figuriamoci quando decido di bruciarla come un gambero per far vedere bene le sue gambette bianche in acqua! per prima cosa, con B00 e G00 sfumo la base. Ho deciso di tenere G00 sopra perchè contiene una puntina di giallo e mi fa pensare che sia più luminoso, che riceva quindi la luce solare. Con B12, sfumo un pò le estremità, in basso e in alto, , mischiandole con la base (quindi in alto blendo con G00 ein basso con B00) poi uso il trucchetto degli ovali, ma senza conferire profondità, dato che in questo caso la zona che sto colorando è una sezione di acqua marina, e non vedo la superfice che si allontana. Purtroppo per stanchezza mi sono scordata di fotografare un passaggio: non era indispensabile, ma almeno vi spiego perchè gli ovali sembrano sovrapporsi in certi punti: in pratica ho disegnato degli ovali su tutta la base, poi ho passato di nuovo B00 e G00 per schiarire un pò, e dopo aver fatto asciugare, ho fatto un'altro giro di ovali, ignorando le forme di quelli sotto, così che andassero a sovrapporsi casualmente, una specie di doppio livello. Verso il fondo vado a scurire gli ovali con un pò di V12 per scaldare il colore e creare una cangianza, ma dato che stacca troppo dal B12 di base lo mescolo blendando con un pò di B32, le gambette ora spiccano un sacco, sono belle rosee perchè il colore dell'acqua verso il fondo vira al V12, quindi ho preferito un tono caldo rispetto ad una pelle giallina che sarebbe sembrata verde. Col viola non mi sembrava un gran accostamento. Insomma, per farle diventare parte integrante del contesto faccio in modo che la luce si proietti sulla pelle attraverso la diversa angolazione della superficie increspata, dando origine ad un motivo a ovali deformati come prima. Tonalizzo le gambe con una base sfumata che parte dal basso con BV00, poi B12 e B00, fino a lasciare un pochino di carne rosea proprio sotto il pelo dell'acqua.(la colonnina di destra dell'immagine qui sopra) e poi faccio gli ovali secondo lo schema della colonna di sisnistra, V12, in basso, B32 a salire, B01 fino alla cima. (nel frattempo ho fatto anche un piccolo fondale, niente più che tre strati piatti di colori a scalare, in questo caso uno piccolino con B95, uno medio che sporge un pò con B23, e uno quasi evanescente con BV00) In questo modo sembrano davvero immerse nell'acqua. Per finire, una parte dei raggi di luce che batte sulle ombre, di solito rimbalza verso l'alto. Per evidenziarle meglio, in alcuni punti della pelle ho aggiunto una piccola sfumatura azzurrina, solo nelle parti del corpo rivolte verso il basso e solo in quelle più vicine all'acqua (quindi niente sul viso) e poi ho tracciato con la penna molotow delle ondine sottili, sempre seguendo la forma degli ovali. e per finire... L'acqua luccica. Quindi un sacco di puntini bianchi stanno bene! Ma solo in cima, non sotto il pelo dell'acqua, perchè sotto la luce bianca e brillante non arriva, al massimo qualche fascio evanescente. questo disegno mi è stato commissionato e i personaggi appartengono alle committenti Decisamente d'effetto! Sperando che vi sia stato utile, saluto tutti e alla prossima! Alice
Quello che dovevo dire sull'argomento acqua l'ho detto nei miei due tutorial precedenti (per quanto ci siano ancora cose interessanti da sapere, non escludo di fare in futuro qualcosa sui liquidi tipo bevande, o i cerchi nell'acqua che si formano quando sono dentro dei contenitori, o il modo in cui vi si riflette la luce in determinate ore del giorno.) Insomma ho pensato di concludere, dato che l'ho fatto anche con i metalli ed è stato molto apprezzato, con qualche combinazione colori particolare per fare l'acqua. Ce ne sono infinite, qui alcune classiche azzurre, più tenui o più scure, altre tendenti al verde o al viola, e un paio di illuminazioni particolari. Perchè l'acqua non è sempre blu, ed è vero che riflette il colore del cielo che ha sopra, ma in termini di illustrazione spesso è più importante che i colori siano bilanciati tra loro piuttosto che realistici, come piccolo esempio, metto qui alcuni piccoli sketch a matita colorati grezzi. Come si vede, ciascuna ragazza ha lo sfondo intonato diversamente. Aqua, Xion, Kairi e Naminè sono tutti personaggi provenienti dai vari capitoli della saga di videogiochi 'Kingdom Hearts' E come al solito spero sia stato utile, buone sperimentazioni! Alice
Salve a tutti! Oggi vediamo un po' come affrontare il discorso nuvole ... In questa prima parte vi mosterò il mio metodo ...
Coloring Objects to look like Metal I hope you have been practicing up on your coloring skills. For this tutorial, we are going to t...