Era il 2019 quando Giulia Mannucci venne catapultata nel 1968 costretta a vivere un’esperienza ne Il Collegio senza smartphone, trucchi e accessori alla moda.
Alcune schede per l'accoglienza dei bimbi di tre e quattro anni.
Rientrati dalle vacanze, i bambini non vedono l’ora di dire a tutti quello che hanno fatto durante l’estate. Ho pensato di creare allora questa semplice attività che permetterà ai vostr…
Durante il periodo dell'accoglienza, abbiamo deciso di introdurre i bambini alla costruzione della nozione del "tempo", aiutandoli a percepire il "tempo che scorre" e a periodizzarlo. Ci è venuta in ausilio la storia di Elmer, l'elefantino variopinto, il quale si traveste per noi con vari colori, uno diverso per ogni giorno della settimana: così il Lunedì si vestirà di rosso, il Martedì di giallo...sino alla Domenica dove tornerà ad essere variopinto per il giorno si festa. La filastrocca è molto semplice, ne abbiamo adattata una trovata su di una guida didattica ma utile perché ci ha permesso di utilizzare il codice colore per rendere spontaneo anche l'apprendimento lessicale. Abbiamo giocato con Elmer creando occasioni che ci hanno permesso di introdurre le successioni temporali (prima/dopo/adesso), il concetto di tempo lineare (ieri/oggi/domani) e ciclico (la settimana).
Tomaso Trussardi and Alfaholics have elevated the original sports sedan without shedding its identity.
Bruno Tognolini, Giulia Orecchia Il Ghiribizzo Motta Junior, 2014 Nascita di un Ghiribizzo IL GHIRIBIZZO è una storia su cui non avevo intenzione. Non solo nessuna intenzione di scrivere una…
Il mio nome è Giulia, ho 23 anni e cerco lavoro come Baby sitter, Tata, Petsitter, Dog Walker, Aiuto Compiti/Tutor individuale a Milano. Questo è il mio Profilo per l'area Generale
GIULIA D. amava danzare, danzare e danzare. Letture dai 3 anni. Un meraviglioso libro che ci racconta la magnifica e magica forza della musica.
A due anni i bambini dovrebbero essere già in grado di mangiare a tavola con la famiglia, senza pappe frullate od omogeneizzate: piatti semplici e poco conditi, ma uguali a quelli della famiglia, da mangiare in autonomia con le proprie posate (o anche un po' con le mani), a pezzetti piccoli. Ricordiamoci che il cibo
Leggere attraverso la biblioteca digitale mi permette di leggere libri che probabilmente non comprerei, non tanto perché non mi piacciano, ma semplicemente per una questione di costi. Così quando mi sono registrata al sito della biblioteca digitale di sala borsa mi sono divertita a spulciare il catalogo con i libri più richiesti e sono stata subito attratta dal romanzo di Sophie Kinsella Sono esaurita, eh sì già il titolo era una promessa, libro molto richiesto tanto che sono stata in lista di attesa per oltre tre mesi. Quando finalmente è arrivato il prestito, l’ho letto molto velocemente, il romanzo mi è piaciuto soprattutto nella prima parte quando racconta dei problemi lavorativi e di come la protagonista si sente. Avevo già iniziato a scrivere questo post quando è arrivata la notizia della malattia della scrittrice, un colpo al cuore, mi dispiace molto e spero che ci sia una possibilità di guarigione anche se un glioblastoma al cervello non sembra lasciare scampo. Già la morte di Michela Murgia lo scorso anno mi ha addolorata e lasciata senza parole. Tornando al libro, leggendolo, mi sono resa conto che certe dinamiche delle attuali situazioni lavorative sono ormai diventate universali, la causa è quello che è diventato il mondo del lavoro, ma anche le nuove tecnologie che permettono una deriva pericolosa, ossia impadronirsi del tempo anche fuori dagli orari e dagli spazi del lavoro. Il mondo attuale gira a ritmi frenetici e tutti vivono nella costante sensazione di essere in debito con il tempo. Troppe mail, troppe notifiche sullo smartphone, troppe invasioni del proprio tempo libero che libero non è più. È necessario - ora più che mai - arginare queste invasioni di campo e mettere dei paletti. Il lavoro non deve succhiare via ogni energia vitale. Bisogna lavorare per vivere e non vivere per lavorare. Dalla rete vi riporto una definizione del burnout: uno stato di esaurimento fisico, emotivo e mentale causato da un’eccessiva e prolungata esposizione allo stress lavorativo o da situazioni di lavoro intense e disfunzionali. Si manifesta con sintomi come stanchezza cronica, irritabilità, disillusione, e una sensazione di inefficacia e impotenza. Il burnout può compromettere seriamente il benessere e le prestazioni sul lavoro, oltre alla salute mentale e fisica della persona coinvolta. Nel romanzo Sono esaurita il tema è trattato con maestria e competenza, oltre che con la solita vena comica dello stile dell’autrice. Sasha ha un bellissimo lavoro, era il lavoro dei suoi sogni, la responsabile di un settore in una start up di grande successo “Non sono le mail a mandarmi nel panico. Non sono neanche le mail che ti inseguono. Sono quelle che inseguono le mail che ti inseguono. Quelle con ‼️ due punti esclamativi rossi. Queste sono le mail che mi provocano una fitta al petto e il tremito all’occhio sinistro.” Io sono la responsabile del reparto offerte speciali, che copre quattordici territori. Ed è davvero un lavoro figo. Sulla carta. Zoose è una realtà giovane, sta crescendo velocemente, nel nostro ufficio open space c'è una parete di piante verdi e le tisane sono gratis. Quando ho cominciato mi sono sentita fortunata. Tutte le mattine mi svegliavo e pensavo "beata me". Ma a un certo punto quel pensiero si è trasformato in: "Oh, mio Dio, non posso farcela, quante mail ho, quante riunioni, cosa ho dimenticato, come me la caverò, che faccio adesso?" Non so bene quando è successo. Ma mi sembra di essere in questa condizione da sempre. Una specie di tunnel, in cui l'unica scelta possibile è continuare ad andare avanti. Solo andare avanti. I momenti drammatici e divertenti (con un sorriso però un po' amaro) sono quando la responsabile di Sasha le ricorda che non ha mai scritto nulla sulla "bacheca delle aspirazioni" una bacheca creata per il benessere del personale dove ognuno dovrebbe condividere "i momenti di gioia". Dove lo trovo il tempo per riflettere? Come faccio a vivere momenti di gioia se sono perennemente in preda al panico? Come posso scrivere le mie aspirazioni quando la mia unica aspirazione è "stare al passo con la vita" e non ci riesco? La verità è che Sasha svolge il lavoro di tre persone da quando due collaboratori si sono licenziati e non si parla assolutamente di rimpiazzi, una situazione generalizzata e che mi ricorda qualcosa...e la bacheca delle aspirazioni mi fa pensare ai questionari che ogni tanto manda la mia azienda sulla soddisfazione dei dipendenti, sulla conciliazione lavoro-vita privata degli orari di lavoro. Sono questionari dove puoi rispondere solo sì o no a domande pilotate e alla fine sembra che tutto sia idilliaco, ho smesso di compilarli da tempo. E così questo libro mi ha fatto arrabbiare ma anche sorridere, forse sperare che il lieto fine ci sia. La mia recensione su Goodreads Il romanzo tocca un tema importante, il burnout e l’autrice lo tratta con la sua solita verve umoristica. La prima parte del romanzo è davvero efficace nel descrivere la situazione che si crea sul lavoro quando si chiede troppo. “…faccio il lavoro di tre persone e continuo a perdermi dei pezzi”; “Ogni sera, quando rientro, mi sento come se avessi fatto la maratona trascinandomi appresso un elefante”. Queste alcune delle frasi che rendono pienamente il senso della situazione. Così Sacha, ormai in piena crisi, non riesce a vedere una soluzione tranne quella di scappare dal lavoro e rifugiarsi in un luogo di mare, una vacanza fuori stagione per ritrovare se stessa. Dopo varie situazioni paradossali arrivano tanti lieti fine, l’amore e la rivincita sul lavoro e tante altre cose magnifiche, sarebbe bello credere che arrivino anche nella realtà, ma intanto accontentiamoci di sognare leggendo questo romanzo. E visto che è appena passato il primo maggio, non posso non fare una breve considerazione sul lavoro in generale e su quello che ci dobbiamo augurare: stabilità, non precariato, salari dignitosi, non elemosine, sicurezza (di non morire o farsi male) sempre. Mi sembra che tutto questo non ci sia, anzi stiamo perdendo sempre più dei diritti e mi chiedo se stiamo facendo davvero tutto il possibile per evitare questa deriva sociale generalizzata. A me viene in mente un film visto tempo fa che, sempre in forma di commedia tragica, parlava del mondo del lavoro. Vi lascio il link
Ciao a tutti, altro laboratorio a tema Haring, di questo pittore abbiamo già parlato con le uova da decorare. Altro lavoretto con stampabile!
Régalez-vous avec cette recette de tourte au poulet et aux champignons, dans l'esprit des chicken and mushroom pies servis dans les pubs outre manche. Délicieux
Buenos días! Continuamos en nuestra asamblea??? Aquí os preparo un mural sobre el mes de marzo para ir tachando el día que es y escribir la fecha entre todos. Es muy importante que no perdamos el norte y sepamos el día en que vivimos...Además, en asamblea también hacemos ejercicios para trabajar el esquema corporal del responsable. La suerte es que ahora cada uno de vuestr@s peques son los responsables todos los días. Es muy importante que a la hora de dibujarnos no se nos olvide ningún elemento